Perotti: “Monchi ottimo direttore sportivo. Nainggolan non andrà via dalla Roma”

A Pinzolo prosegue la preparazione della Roma in vista della prossima stagione. Attorno alla squadra giallorossa serpeggia un leggero malumore, dettato prevalentemente dalle illustri cessioni che hanno caratterizzato questo inizio di calciomercato. Dopo gli addii di Salah e Paredes, vanno aggiunti quelli di Rudiger e Mario Rui, sperando che Nainggolan non infoltisca tale gruppo. A tal proposito, nella giornata di ieri, durante la conferenza stampa, Perotti ha espresso il suo parere proprio su questa possibilità di perdere il “ninja”. Domenica, vi è stato un caso mediatico sorto da alcuni commenti rilasciati sotto un post di Strootman intento a salutare l’oramai ex compagno di squadra, Rudiger, approdato al Chelsea. Il centrocampista olandese si augurava che quello del difensore, potesse essere l’ultima partenza altisonante in casa Roma, ma dopo pochi istanti Nainggolan, attraverso il suo smartphone, ha commentato con un enigmatico “ non credo….”, lasciando vagamente presagire un suo addio dalla Capitale. Subito dopo si è acceso un tam tam mediatico in merito a ciò, anche se Perotti, nelle vesti di pompiere, ha smorzato tale situazione, esprimendo un concetto molto chiaro e diretto, ossia che la Roma vorrà puntare sul centrocampista belga-indonesiano, nutrendo grandi ambizioni sia in campionato che in Champions League, motivo per cui dal club giallorosso non partirà più nessuno. La verità, però, è che il rinnovo contrattuale con la Lupa tarda ad arrivare e sul “ninja” è forte l’interessamento da parte dell’Inter di Spalletti, pronta ad offrire alla Roma 45/50 milioni di euro, e al calciatore un ingaggio da 6 milioni di euro a stagione. Cifre importanti che potrebbero far vacillare qualsiasi società, ma non quella giallorossa che con l’eventuale partenza di Radja rischierebbe di indebolirsi notevolmente, con la conseguenza di dover far fronte alla rabbia mista a perplessità dei propri sostenitori. Spostando, poi, l’attenzione sul d.s Monchi, Perotti ha affermato di conoscerlo bene e di essere al corrente del suo modo di lavorare, attento e meticoloso. Ovunque sia stato, il direttore sportivo spagnolo, ha lasciato il segno, scovando calciatori casomai non particolarmente noti che poi si sono rivelati veri e propri crack. Nel frattempo, sul rettangolo di gioco, prosegue la preparazione della squadra sotto gli ordini di Eusebio Di Francesco, al ritmo di due allenamenti quotidiani, con particolare attenzione verso la fase difensiva, non lesinando, altresì, schemi d’attacco, verticalizzazioni e triangolazioni. Sul fronte mercato, indubbiamente, si lavorerà molto in entrata, visto che il tecnico abruzzese ha dichiarato che occorrano ancora cinque nuovi innesti. In porta, vista la più che probabile partenza di Skorupski, si lavora per reperire un vice-Alisson, e il nome in pole-position è quello di Diego Alves, brasiliano in forza al Valencia. Dopo la partenza di Mario Rui, rimane scoperto un posto sulla corsia sinistra di difesa e nelle ultime ore è stato segnalato un interessamento per il greco Kostas Stafylidis dell’Augsburg, mentre in attacco, al fine di sopperire all’addio di Salah, il primo nome in cima alla lista dei desideri è quello di Defrel, già nello scorso gennaio accostato al club capitolino. Il Sassuolo, al momento, chiede 25 milioni di euro, mentre la prima offerta formulata dalla Roma è di 18. Permane ancora una certa distanza tra le due parti ma il calciatore sarebbe ben lieto di approdare in una piazza importante, come quella giallorossa, abbracciando il suo mentore Di Francesco. La Roma punta in alto nonostante qualche cessione dolorosa ma indispensabile per far quadrare i conti. Fondamentale sarà trattenere Nainggolan per non veder disperdere completamente quanto di ottimo compiuto nella passata stagione.