Juventus formato Europa: la legge dello Stadium e i tabù del Barça
Di Emanuele SaccardoParafrasando Sandro Piccinini, storica voce del calcio targato Mediaset, l’attesa è quasi finita. Juventus e Barcellona sono alle prese con le ultime ore di vigilia verso l’appuntamento più importante per entrambe: l’andata dei quarti di Champions League. Questa sera (ore 20:45, gara trasmessa in chiaro da Canale 5 con la telecronaca dello stesso Piccinini), lo Juventus Stadium ospiterà i primi 90 minuti della sfida stellare tra i penta campioni d’Italia e i blaugrana. Il ritorno è previsto il 19 aprile al Camp Nou.
Impossibile azzardare qualsiasi pronostico, specie in considerazione di quel che ha combinato la squadra di Luis Enrique negli ottavi: sconfitta 4-0 al Parco dei Principi per mano del Psg, ha saputo realizzare l’inimmaginabile tra le mura amiche vincendo 6-1 la gara di ritorno. Ma la Juventus non è il Psg, l’esperienza e la coesione del gruppo che tanto la società quanto Allegri hanno saputo costruire porta a ipotizzare un confronto equilibrato. Non sarà soltanto una questione di talento l’accesso alle semifinali, certamente conterà, ma in questi appuntamenti spesso la differenza la fanno fortuna e determinazione.
Sulla carta sembra stare meglio la Juventus, reduce dalla conquista di un posto in finale di Tim Cup e dal successo contro il Chievo in campionato. Assorbita la botta psicologica per l’infortunio di Pjaca in Nazionale, Allegri ha recuperato Mandzukic e visto crescere la condizione di alcuni interpreti chiave: Higuain, Dybala e Cuadrado su tutti. Sul fronte Barcellona le cose filano un po’ meno, a conferma di una stagione vissuta sull’altalena: i catalani sono infatti incappati nella sconfitta contro il Malaga (2-0 per gli andalusi) e adesso la Liga rischia di scappare tra le braccia del Real Madrid, in vetta con un +3 sul Barça e con un match da recuperare.
Ma le gare di Champions, soprattutto quando si tratta di eliminazione diretta, fanno storia a sé. La Juventus avrà dalla sua il vantaggio ambientale, perché la casa bianconera, quando si parla di Europa, conforta con statistiche importanti: nelle ultime 21 partite disputate, per la Juve sono arrivate 12 vittorie e 9 pareggi. Zero alla casella sconfitte. E, più in generale, il Barcellona a Torino non ha mai strappato il successo: sin qui sono 4 i precedenti, con 2 pareggi e 2 vittorie della Vecchia Signora. L’ultimo scontro nella tana di Buffon & C. risale alla stagione 2002-2003, sempre ai quarti: al vecchio Delle Alpi finì 1-1 (al ritorno andò in scena l’epico supplementare risolto da Zalayeta al 114′, sulla strada per la finale di Manchester poi persa dalla Juventus contro il Milan).
Ma il passato recente racconta della finale di Berlino, anno di grazia 2015: terminò 3-1 per Neymar e compagni (quinto titolo per gli spagnoli), sancendo dolorosamente la fine del sogno Triplete per la banda di Allegri. Il tecnico toscano e i reduci di quella sera non hanno dimenticato: al di là della vendetta sportiva, il sogno del Treble scudetto-Coppa Italia-Champions è vivo e vegeto dalle parti di Vinovo. E tanti sono gli interpreti juventini che hanno un conto in sospeso con il Barcellona: dal grande ex Dani Alves, quasi scaricato in malo modo dai blaugrana prima di approdare a Torino, a Khedira e Higuain, ex madridisti che altro non vogliono se non surclassare i catalani, passando per Mandzukic che con la maglia dell’Atletico Madrid ha battagliato diverse volte contro Messi e soci. Prepariamoci dunque a un grande spettacolo.
PROBABILI FORMAZIONI:
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; A. Sandro, Chiellini, Bonucci, D. Alves; Pjanic, Khedira; Mandzukic, Dybala, Cuadrado; Higuain. All. Allegri. NOTE: assenti per infortunio Pjaca e Kean.
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; J. Alba, Umtiti, Piquè, S. Roberto; Iniesta, Mascherano, Rakitic; Neymar, Suarez, Messi. All. L. Enrique. NOTE: tutti convocati, anche gli infortunati e lo squalificato Busquets. Per sostituire il centrocampista, probabile avanzamento in mediana di Mascherano. Favorito Umtiti per affiancare Piquè in difesa.
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