Aria tesa in casa nerazzurra dopo il ko di Crotone

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La sconfitta rimediata all’Ezio Scida di Crotone ha lasciato strascichi pesanti in casa nerazzurra. Dopo che il d.s. Ausilio ha parlato di prestazione da presuntuosi e arroganti da parte di Icardi e compagni, e con il tecnico, Stefano Pioli, che ha evidenziato preoccupanti passi indietro nelle ultime settimane, la decisione che è venuta fuori è stata quella di indire un allenamento anche nella giornata di ieri alle ore 8:30. Inoltre, a partire da giovedì, l’intera squadra resterà in ritiro ad Appiano Gentile per trovare la giusta concentrazione in vista del delicato derby della Madonnina, in programma sabato 15 aprile all’inusuale orario delle 12:30. In questo preciso momento della stagione, l’Inter appaiata al settimo posto con cinquantacinque punti all’attivo, rimarrebbe fuori dall’Europa League, risultato che renderebbe assolutamente deludente ed insoddisfacente tale annata. Nei prossimi giorni giungerà a Milano anche il numero uno del gruppo Suning: Zan Jindong che assisterà dal vivo alla stracittadina e sarà anche l’occasione per fare il punto della situazione sull’Inter che verrà. Per quanto riguarda la posizione dell’allenatore Stefano Pioli, il discorso di una sua eventuale permanenza corre a doppio filo con i risultati che otterrà nelle ultime sette giornate. Se i nerazzurri non si qualificheranno per la prossima edizione di Europa League, subendo, così, una grave perdita non solo dal punto di vista dell’immagine ma anche dei possibili introiti, si darebbe il via al casting per il suo successore. In pole resta il nome di Antonio Conte, figura graditissima al gruppo Suning, anche se il tecnico pugliese difficilmente lascerà il Chelsea per tornare in Italia. Un po’ più giù nella classifica di gradimento vi è il “cholo” Simeone sponsorizzato dal vice-presidente nerazzurro Javier Zanetti. Nell’eventualità che nessuno dei due, sopracitati, approdino alla corte dell’Inter, non è da escludere un ammiccamento nei riguardi di Spalletti, tecnico in rotta con la società giallorossa e di conseguenza in procinto di cambiare aria. Oltre al possibile cambio in panchina, i vertici nerazzurri non lesineranno cospicui esborsi economici per rafforzare la rosa e renderla maggiormente competitiva, in quanto dopo anni di magra, si ha nuovamente la volontà mista ad ambizione di lottare per lo scudetto. In primis bisognerà rafforzare il reparto difensivo, con il d.s. Ausilio, a cui nei prossimi giorni verrà rinnovato il contratto, che cercherà di portare sotto l’ombra della Madonnina uno tra Manolas, Rudiger e De Vrij, professionisti stimati nell’ambiente nerazzurro. Anche nel reparto avanzato sarà una prerogativa assoluta reperire sul mercato un vice-Icardi, così come sarà asfissiante il pressing per convincere Bernardeschi e Berardi, talenti assoluti che farebbero fare un elevato salto di qualità alla compagine interista. Tutto ciò per programmare una stagione, la prossima, che possa donare maggiori soddisfazioni ai tifosi dell’Inter, piuttosto amareggiati dagli ultimi risultati che stanno traghettando la banda di Pioli lontano dalla zona Europa. Il derby di sabato ad ora di pranzo rappresenta un passaggio cruciale. In caso di sconfitta, il Milan volerebbe a cinque punti di distanza, un gap che a questo punto diventerebbe arduo da colmare. Un’altra stagione fuori dal calcio che conta andrebbe ad intaccare le ambizioni e le velleità di un club che si proietta al futuro nelle vesti di protagonista. Le ultime sette giornate di campionato esprimeranno un verdetto definitivo sul cammino dell’Inter e sul domani di Pioli, ora più che mai, incerto e a tinte fosche.


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