Barcellona-Psg 1-1: catalani più umani del solito, ad Ancelotti non basta Pastore
Di Emanuele SaccardoLa copertina della sfida tra Barcellona e Psg è una sola: Leo Messi, relegato in panchina nonostante il recupero lampo dall’infortunio di una settimana fa, si alza e inizia il riscaldamento dopo la rete di Pastore. Senza che il suo tecnico, Vilanova, glielo abbia ordinato; ma non serve, lui è Messi, mica uno qualunque. Basta questo per ridare speranza e veemenza a uno stadio intero, fino a quel momento spaventato dalle incursioni di Ibrahimovic e compagni.
Il talismano argentino funziona, perché poco oltre il suo ingresso per un deludente Fabregas, è lui stesso ad avviare l’azione che porta alla sponda di Villa e quindi alla rasoiata di Pedro che vale l’1-1. Riavvolgiamo però il nastro e partiamo dall’inizio.
Il Psg di Ancelotti si presenta al Camp Nou con una sola missione: vincere, per annullare il vantaggio dei catalani, forti del 2-2 dell’andata. Tutto chiaro; Lavezzi, Pastore, Verratti e Ibra si mettono a macinare gioco, sfruttando le stesse armi dei padroni di casa: corsie laterali, ampiezza, velenosità negli ultimi sedici metri. Il risultato è che per la prima volta nella fase finale del torneo, una squadra arriva nella tana del Barça e lo sfida attraverso le sue stesse caratteristiche. Il Pallone d’Oro in panchina poi fa il resto: l’undici schierato da Vilanova pare più umano del solito e fatica a rispondere ai colpi francesi.
Il primo tempo è divertente e va in archivio sullo 0-0. Non si fa in tempo a rientrare sul terreno di gioco che un contropiede micidiale sull’asse Pastore-Ibra-Pastore, porta quest’ultimo a tu per tu con Valdes; rasoiata a incrociare e transalpini in vantaggio. Meritato. Vacilla il Camp Nou e, come detto, si alza la Pulce. A venti dalla fine Pedro rimette le cose a posto, a coronamento di un arrembaggio furioso che restituisce la semifinale alle tasche catalane e mostra di nuovo il lato extraterrestre del Barcellona. Per Ancelotti c’è il rammarico di uscire dalla Champions con due pareggi (il contrappasso colpisce ancora: nel 2003 fu lui ad arrivare alla finale dopo il doppio X nel derby contro l’Inter), ma resta la soddisfazione di avere messo per lunghi tratti alle corde una tra le squadre più forti del pianeta.
BARCELLONA-PSG 1-1 (and. 2-2, tot. 3-3: passa il Barcellona per il maggior numero di reti segnate in trasferta)
50′ Pastore (P), 70′ Pedro (B)
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