Napoli, Sarri: “Col Crotone dobbiamo avere la giusta mentalità”

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Alla vigilia della gara Napoli-Crotone, valida come match, della 28ma giornata del massimo campionato, in progrmma alle ore 15.00, allo stadio San Paolo, Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza: Cosa ha lasciato in eredità la sfida al Real? “E’ importante per la crescita, è stata un’esperienza forte con riscontri positivi. Spero ci abbia lasciato anche un po’ di incazzatura perchè se vogliamo diventare una squadra forte dobbiamo essere arrabbiati dopo ogni sconfitta. Il clima del post di aver fatto una bella figura ci può togliere rabbia, ma i ragazzi affronteranno una gara non semplice in un momento in cui bisogna essere aggrappati alla classifica”.

Secondo posto e Coppa Italia gli obiettivi? “Gli obiettivi partono da domani, dobbiamo scendere in campo sempre determinati per vincere, più ci riusciamo più possiamo ottenere una classifica di livello. Pensiamo solo a domani, le gare dopo la Champions sono sempre difficili”.

Ipotizzabile il turnover? Gioca Milik? “Non lo so, vediamo anche l’allenamento di oggi e poi decidiamo. Ieri avevo la sensazione di un buon recupero di molti giocatori ed oggi andiamo a riscontri più scientifici”.

Tanti punti persi con le piccole, problema in parte risolto? “Non credo sia solo un problema nostro, le squadre nella nostra fascia sono nelle stesse condizioni. La Roma pure, la Lazio ha perso in casa col Chievo. Fatta eccezione per la Juventus, il nostro campionato è diverso dagli altri, il divario non è elevatissimo con le squadre di medio-basso livello che sono organizzate e difficili da affrontare, diverse da quelli di pari livello francesi, spagnole o tedesche”.

Primi per rendimento fuori casa, tanti punti persi in casa. Bisogna accelerare in casa? “Se fossimo primi fuori e dentro… ieri eravamo primi in casa, chiediti cosa è cambiato e datti una risposta. L’anno scorso c’era un centravanti che certe situazioni le risolveva, ora abbiamo altre situazioni e siamo diventati più competitivi fuori”.

Senza centravanti il tuo discorso, ma Milik? “In certe situazioni siamo stati sfortunati, l’infortunio di Milik ci ha permesso comunque di scoprire Mertens in un ruolo diverso, ma ha caratteristiche diverse. Milik è un’arma importante, ora è guarito, ma non è ancora al 100% come prima dell’infortunio, e questo è la normalità. L’anno scorso ci sono stati anche meno situazioni negative, per questo come ho già detto stiamo facendo anche meglio dell’anno scorso”.

Punti Champions? “Andiamo avanti gara per gara, senza troppe scalette. Il futuro è domani, tanto il resto è conseguenza. Pensiamo alla partita, poi ad Empoli, non oltre”.

Sul gol di Ramos e quello di Roma. “Quando prendi gol girano sempre. Gli inserimenti di Strootman sono una caratteristica della Roma, così come le palle inattive sono del Real. Ci possono stare, ma fanno rabbia, soprattutto il secondo era una palla che senza la deviazione di Mertens non ci avrebbe procurato pericoli. Nella prima bisogna migliorare, in fisicità non si può, ma in aggressività sì”.

Senza centravanti cambia anche il modo di difendere. “Ci ha innescato un modo di giocare più frenetico, che porta più palle perse e ci espone a più ripartenze. Davanti sono giocatori che tentano il dribbling, o passano o perdono palla”.

Come si passa dal Real al Crotone? “Serve mentalità, non c’è tempo per la stanchezza fisica o mentale. La squadra che ha le palle affronta l’avversario come se fosse il Real”.

Rog anche come vice-Callejon? “No, non ha quelle caratteristiche. Se questo spostamento a partita in corso può risparmiarci un cambio… ma non è un ruolo dove può esprimersi al meglio”.

Ieri altro episodio in Juve-Milan dopo quelli con Juve-Inter e Juve-Napoli, serve la tecnologia? “Non lo so, ieri sera sono stato con un mio amico nuovo, si chiama Ciro (il cane, ndr). Siamo stati in giardino”.

Si lamentano tutti a Torino? “Non lo so, può darsi siano tutte squadre di pazzi o che ci siano episodi. Non lo so, non faccio il presidente degli arbitri. Lui continua a dire che sono i più forti del mondo”.


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