Europa League: Lazio, pari d’oro e quarti più vicini

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Lazio-SpartaSparta Praga – Lazio 1-1 (1-1)

13′ Frydek (S), 38′ Parolo (L)

Al momento del sorteggio degli ottavi di Europa League, molti addetti ai lavori hanno salutato l’accoppiamento della Lazio con lo Sparta Praga come un segnale positivo. Nella Top 16 della competizione, i ciechi rappresentavano una tra le compagini più abbordabili per i biancocelesti. Ma i tifosi laziali, al contrario, sapevano e sanno perfettamente quali sono i limiti di Candreva & C. e la gara di ieri sera ha confermato quanto nessun avversario sia per la Lazio una passeggiata di salute.

Come pure la Lazio stessa, anche lo Sparta è imbattuto in Europa League da 10 gare (vinte, tra l’altro, le ultime 4). Quindi squadra da prendere con le molle, anche perché nel proprio campionato i ciechi vengono da 10 successi nelle ultime 11 partite disputate. Altra cosa rispetto alla Lazio, balbettante in Serie A, fuori dalla Coppa Italia da un pezzo e con la zona europea parecchio distante. Di qui la necessità biancoceleste di arrivare a mettere le mani sulla Coppa per garantirsi un’altra stagione carica di significati. Ed essendo anche la sola italiana rimasta nel torneo, c’è anche forse un po’ di orgoglio nazionale da mettere in campo.

Pioli e i suoi partono subito forte contro gli uomini di Scasny, soprattutto grazie a Keita (preferito a Lulic), mobile e sempre in grado di puntare e saltare l’uomo. Proprio da una sua iniziativa nasce il tiro a botta sicura di Parolo, respinto però da Zahustel con una scivolata disperata. Dal corner successivo una nuova potenziale occasione, ma Milinkovic-Savic non inquadra la porta di testa. Nonostante il piglio giusto, la Lazio deve fare i conti con le dormite difensive che spesso le sono costate caro, tipo reti subite nei primi 15′ di gioco. Non fa eccezione lo Sparta, che al primo affondo vero passa in vantaggio: il centrale serbo Bisevac si fa sorprendere dal taglio di  Frydek, bravo poi a fulminare Marchetti con un tiro al volo di rara bellezza.

La Lazio ci mette un po’ a ritrovare il filo del discorso, complice anche la sospensione del match a causa di “buu” razzisti all’indirizzo del difensore Costa (Zimbabwe) partiti dalla curva biancoceleste – pare con infiltrazione di tifosi del Wisla Cracovia e del Levski Sofia, acerrimi rivali dello Sparta. La Lazio si riaccende al minuto 37: in acrobazia Candreva scalda i guanti a Bicik che è costretto a riparare in calcio d’angolo. Dalla palla inattiva seguente arriva la zuccata di Hoedt; Bicik para ma non trattiene e Parolo, ben appostato, piazza il tap-in vincente. Lo Sparta non subiva gol da 303 minuti e questo è il sigillo che rischia di fare più male in ottica qualificazione.

Nella ripresa Pioli controlla la gara ma perde i pezzi: prima fuori Konko, poi Basta che gli era subentrato; insieme a loro vanno ko anche Radu e Bisevac, quest’ultimo costretto a rimanere in campo perché la Lazio aveva esaurito i cambi. Nonostante l’infausta seconda parte, i capitolini rischiano di ribaltare del tutto il match con Candreva, che al 58′ colpisce la traversa e strozza in gola l’urlo per una rete che sarebbe stata tra le più belle della sua carriera. Il solo brivido per Marchetti arriva dal rasoterra da fuori area di Marecek: ottima la parata a terra.

Giovedì prossimo, tra le mura amiche dell’Olimpico (si spera non deserte a causa di possibili sanzioni per i cori razzisti), la Lazio dovrà tenere alta la guardia e fare la conta dei superstiti: l’obiettivo quarti di finale pende dalla parte di Pioli, ma lo Sparta non andrà a Roma in gita di piacere.

ALTRI RISULTATI OTTAVI EUROPA LEAGUE:

Shakhtar D. – Anderlecht 3-1

Basilea – Siviglia 0-0

Villareal – Bayer L. 2-0

Athletic B. – Valencia 1-0

Liverpoolo – Manchestere Utd. 2-0

Borussia D. – Tottenham 3-0

Fenerbahçe – Braga 1-0


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