Il punto sulla situazione di Sampdoria e Genoa
Di francodi Lorenzo Cristallo
“Con quella faccia un po’ cosi, quell’espressione un po’ così che abbiamo noi, prima di andare a Genova”. Cantava Paolo Conte, e questo motivetto potrebbe rappresentare il leitmotiv di questa stagione di serie A per le squadre del capoluogo ligure. Genova che stupisce, Genova che sorprende, Genova che guarda tutti dai piani alti della classifica. Genova che supera la Milano rossonerazzurra e fa battere i cuori di genoani e doriani.
La Sampdoria del vulcanico presidente Ferrero, alla sua prima esperienza nel mondo del pallone, è lì in piena zona Europa League condotta egregiamente da un meticoloso Mihajlovic che si sta dimostrando tecnico altamente valido e pronto per una chiamata da una big del nostro calcio. I risultati arrivano, le prestazioni sono soddisfacenti, i colpi a vuoto sono stati pochi e sporadici (pesante sconfitta a Roma contro la Lazio per 3-0 e tonfo a Torino contro i granata per 5-1) ma nonostante queste sconfitte la truppa blucerchiata convince e si sta rivelando la sorpresa di questa stagione. Rosa ora impreziosita in questo mercato di gennaio dall’arrivo di Samuel Eto’o, un innesto di grande qualità, di spessore internazionale, ma per Sinisa, tecnico di ferro, in rosa sono tutti uguali, tanto è vero che nei primi giorni dell’avventura sampdoriana del camerunense non è mancato un diverbio con il tecnico per la mancata partecipazione ad un allenamento pomeridiano imposto dal mister. Scintilla subito rientrata, però questo gesto testimonia come per Mihajlovic sono tutti uguali in rosa e solo così l’ambiente potrà essere protetto da smanie da” prima donna” e tutti potranno lottare per raggiungere un unico traguardo. La vulcanicità del “viperetta” testimonia l’entusiasmo e la grinta che contraddistingue ad oggi il popolo doriano.
Dall’altra sponda la Genova rossoblu sorride per l’ultima vittoria conquistata in trasferta a Roma contro la Lazio. Il Genoa si avvicina prepotentemente in zona Europa League e per mister Gasperini, allenatore dal grande acume tattico, sarà importante far mantenere i nervi saldi ai suoi uomini e gestire un gruppo ampio ma dalle buone singole individualità. Sono esplosi in maglia rossoblu giocatori fino ad ora sconosciuti: Perotti è diventato elemento in attacco insostituibile per il Gasp, così come è emersa tutta la classe e la vivacità di Iago, proveniente dalla scuola Juve, Bertolacci è diventato oramai un pilastro del centrocampo genoano ed è entrato nelle mire della Nazionale di Antonio Conte. In porta padroneggia Perin, portiere dalle doti preziose e dai più etichettato come l’erede naturale di Gigi Buffon. Il mercato come sempre accade ai rossoblu ha portato a degli addii importanti come quelli di Sturaro,accasatosi alla Juventus e del capitano Antonelli approdato al Milan ma in compenso sono stati chiamati al capezzale un rigenerato Niang (migliore in campo nel match di lunedì sera contro la Lazio) e Borriello, il quale ha sempre espresso il meglio nella sua carriera alla corte di Gasperini. Se il Genoa prosegue con il suo gioco veloce, dinamico e con ottime individualità, conquistare l’Europa non sarà un’utopia. Genova sogna con i colori rossoblu e blucerchiati che stanno portando alto il nome di una città piena di storia, cultura e ma a secco da tanti anni da successi sportivi gloriosi. Forse quest’astinenza sta per concludersi…
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