Pareggio fra Frosinone-Fiorentina. Il Parma espugna Torino. Parità fra Spal-Cagliari.
Di Alessandro LugliContinua la serie di pareggi per la Fiorentina che si accontenta dell’1-1 contro il Frosinone allo stadio Stirpe in occasione dell’anticipo della dodicesima giornata di Serie A. Si tratta del quarto punto in quattro giornate per i viola senza vittorie ormai da cinque partite. Quarto risultato utile consecutivo per il Frosinone che alla sua cinquantesima partita in Serie A si presenta con un atteggiamento propositivo e un baricentro alto al fine di dettare il ritmo sin dal primo minuto. Ma e’ la Fiorentina a rendersi piu’ pericolosa in avvio: come al 14′ quando Simeone in transizione offensiva vince il duello fisico con Chibsah e calcia da posizione defilata trovando la parata col piede di Sportiello. Pochi minuti dopo un’altra occasione per i viola: Biraghi su punizione dal limite calcia sul palo del portiere bravo a salvarsi in angolo. Al 20′ c’e’ il primo squillo del Frosinone al termine di una azione tutta in verticale che porta al tiro Beghetto la cui conclusione impegna Lafont.
Ma e’ solo la prima chance nel primo tempo per i ciociari che alla mezz’ora di gioco prendono coraggio: al 33′ sugli sviluppi di un calcio piazzato Capuano di testa ha la palla dell’1-0 ma la spreca sfiorando il palo a botta sicura. Nonostante i ritmi bassi, la partita e’ divertente: al 39′ Biraghi disegna un cross dalla destra sul quale Beghetto, spinto da Pjaca, colpisce di testa verso la sua porta trovando il palo. L’occasione spaventa il Frosinone che abbassa il baricentro: l’ultima occasione del primo tempo e’ per la Fiorentina ma al 43′ Benassi da buona posizione calcia a lato. Nella ripresa Federico Chiesa si accende definitivamente e il vantaggio viola e’ immediato: l’esterno azzurro porta a spasso Goldaniga e crossa per l’accorrente Benassi che con l’aiuto della spalla mette in rete per l’1-0. Il Frosinone prova a reagire e ad accelerare il ritmo a caccia del pareggio ma la Fiorentina, forte della terza miglior difesa del campionato, respinge i tentativi degli uomini di Longo. Ciofani e compagni prediligono la via dalla distanza ma Lafont non ha problemi a neutralizzare le conclusioni di Chibsah prima e Cassata poi.
Al 77′ serve il salvataggio strepitoso di testa di Biraghi per anticipare Zampano in procinto di battere a rete sugli sviluppi di un cross di Soddimo. La Fiorentina arretra e all’82’ gli uomini di Longo hanno la palla dell’1-1 con Soddimo che dal centro dell’area calcia in posizione centrale senza impensierire Lafont. Dal canto suo il Frosinone e’ costretto a concedere spazi e all’86’ serve il miglior Sportiello per deviare il diagonale di Chiesa. Ma all’89’ c’e’ il pareggio ciociaro: Pinamonti riceve palla da fuori area ed esplode un destro che si infila all’incrocio dei pali. Dopo quattro minuti di recupero, il risultato non cambia e le due squadre si spartiscono un punto: rimpianti per i viola a secco di tre punti da cinque turni, un punto d’oro per il Frosinone che sale a sette punti in classifica.
Un Cagliari mai domo ha recuperato due reti e ha pareggiato fuori casa (2-2) contro la Spal. Al “Mazza” di Ferrara padroni di casa avanti grazie a Petagna e Antenucci, ai quali hanno risposto per i sardi Pavoletti e Ionita.
Il Parma ha espugnato lo stadio Olimpico Grande Torino, battendo per 2-1 i granata. A firmare il successo dei ducali Gervinho e Inglese; inutile invece la marcatura di Baselli.
Festeggia con i tre punti dunque il neo presidente degli emiliani Pietro Pizzarotti. Nei padroni di cassa, orfani soltanto dello squalificato Meite’, Walter Mazzarri si e’ affidato a Soriano, modificando leggermente il modulo di gioco, schierando in avvio i suoi con il 3-4-2-1.
In scena Izzo, Nkoulou e Djidji a protezione di Sirigu; De Silvestri, Baselli, Rincon e Aina lungo la linea mediana; con Iago Falque e Soriano a sostegno di Belotti, volenteroso di riconquistare l’azzurro. A inizio ripresa in campo Zaza (con passaggio a un 4-4-2 offensivo). Negli ospiti, privi degli indisponibili Dezi, Dimarco, Munari e Sierralta e degli squalificati Calaio’ e Stulac (ben sostituito da Scozzarella), Roberto D’Aversa ha potuto puntare dal primo minuto, per la prima volta in questa stagione, su Grassi e sul super-tridente costruito in estate.
Nel solito 4-3-3 dei ducali spazio quindi a Iacoponi, Bruno Alves, Bastoni e Gagliolo, posizionati davanti a Sepe; a Grassi, Scozzarella e Barilla’, nella zona nevralgica; con Biabiany, Inglese e Gervinho in avanti. Dopo una piccola fase di studio, i ducali sono passati in vantaggio al 9′: Gervinho ha sfruttato un’incomprensione fra Izzo e Nkoulou e si e’ presentato a tu per tu con Sirigu, battendolo sul primo palo.
Tre minuti piu’ tardi il Torino ha sfiorato il pareggio: su sponda di testa di Soriano, Belotti in spaccata da ottima posizione ha spedito la sfera alta sopra a traversa. Cosi’, al 25′, e’ giunto il secondo sigillo del Parma: su una grande ripartenza, Gagliolo da sinistra ha crossato al centro, dove Inglese ha colpito con un bel tocco di esterno destro. Alla mezzora, poi, Sirigu ha respinto un conclusione violenta ma centrale di Biabiany. Quindi, al 37′, il Torino ha accorciato le distanze: dopo un batti e ribatti nell’area dei ducali, Baselli, appostato al limite, ha lasciato partire una botta di controbalzo di destro, lasciando senza scampo Sepe. Qui la gara si e’ accesa e i granata hanno ritrovato forza e coraggio, fino a sfiorare il 2-2 con De Silvestri, servito alla grande in profondita’ da Belotti.
Intensa anche la ripresa, aperta al 9′ da una traversa piena colpita da Inglese, su assist al bacio di Gervinho, protagonista della “solita” ripartenza a mille all’ora. Al 21′ Sepe ha respinto un tiro beffardo del neo entrato Berenguer. Al 26′ Gervinho e’ ripartito per l’ennesima volta e ha provato l’eurogol ma il suo pallonetto e’ uscito di un soffio.
Al 42′ Sirigu ha salvato due volte il Torino, sventando altrettante conclusioni insidiose sferrate da Gagliolo. Qui di fatto sono terminate le ostilita’: grande gioia per i ducali; qualche fischio (ingiusto) per i granata.
Il Comnebol, attraverso il proprio account di Twitter, ha comunicato che Boca Juniors e River Plate recupereranno domani pomeriggio, con inizio alle 16 argentine (le 20 italiane), la finale d’andata della Coppa Libertadores che si sarebbe dovuta giocare oggi.
La partita è stata rinviata per impraticabilità del campo della ‘Bombonera’, investita da un violentissimo nubifragio. Le squadre di Boca e River, prima ancora che la notizia del rinvio fosse ufficializzata, erano tornate già nei rispettivi alberghi.
Con il Manchester “l’altra sera abbiamo giocato una bellissima partita, così tutti sono contenti, e abbiamo perso. E questo mi dà fastidio, perché come dico non si ragiona sulle partite belle, ma su quelle vinte. Infatti ne abbiamo persa una da aprile e già si inizia aparlare”. Così Massimiliano Allegri alla vigilia diMilan-Juventus.
“Domani è Milan-Juventus che è sempre stata una partita equilibrata. Ci sarà uno stadio che spingerà il Milan, dovremo fare una grande partita fisica e tecnica per uscire da San Siro con un risultato positivo”. Il Milan è in un gran momento, delle ultime 6 partite ne ha persa solo una al novantesimo, il derby. Bisogna chiudere nel migliore dei modi prima della sosta”.
Il tecnico livornese si aspetta una grande prova dai suoi giocatori: “Il risultato non lo so, ma la Juve farà una grande partita. Poi la squadra sta bene, l’altro giorno lo ha dimostrato”.
Per Allegri uomini contati a centrocampo: “Domani ho bisogno di Khedira e Bentancur. Sami è rientrato dopo 2 mesi e l’altro giorno per 45 minuti ha fatto una grande partita. Domani un cambio che sia Bentancur, Khedira o Matuidi, me lo devo tenere perché due di questi tre potrebbero pagare il fatto di aver giocato molto. Lo stesso Matuidi che ho cercato di gestire facendolo giocare tre partite da 45 minuti, avrebbe bisogno di una settimana di recupero al mare. Se ci fosse stato Emre Can l’avrei mandato, ma non ce l’ho quindi deve continuare a correre”.
In attacco probabile il ritorno di Mandzukic dal 1′: “Mario domani potrebbe giocare. Ha recuperato un po’ di energie, dopo tanti impegni. Ha giocato la finale del campionato del mondo, quindi doveva recuperare energie mentali, più che fisiche. Domani o partiamo con i tre davanti (Mandzukic, Ronaldo e Dybala ndr) o se no uno dei tre fuori e si gioca con un esterno in più. Però stanno bene tutti, sono importanti i rientri di Douglas Costa e Bernardeschi perché sono due cambi importanti e Cuadrado è cresciuto tanto. Nonostante la sconfitta siamo in un bel momento fisico e mentale e domani dobbiamo fare una bella gara sotto tutti gli aspetti”.
In difesa torna Cancelo a destra e Bonucci-Chiellini confermati al centro: “A destra o gioca Cancelo o gioca De Sciglio, però il portoghese ha molte possibilità di partire dall’inizio. Bonucci e Chiellini non hanno bisogno di riposo. Al centro non è semplice scegliere i difensori, perché ne ho 5, tutti molto bravi. Abbiamo i migliori. Ogni tanto quando riposa uno va bene perché chi va in campo è all’altezza”, conclude Allegri.
Il Crotone combatte ma deve arrendersi al Curi contro il Perugia che vince 2-1 nell’anticipodel 12° turno di serie B. Una partita vivace, cominciata col piglio giusto dalla squadra di Oddo, pericolosa con Firenze e Sampirisi (6′ e 9′). Al Perugia, che spreca un ghiotto contropiede all’8, servono venti minuti per andare in pressing. Prima sfiorano il gol Melchiorri e Kinglsley, poi segna Verre (24′).
La prima vera risposta dei calabresi arriva al 38′, quando Firenze sfiora il pari di testa, ma trova Gabriel pronto fra i pali.
E’ all’11 della ripresa che arriva l’1-1: fallo in area di Gyomber, dal dischetto non sbaglia Nwankwo. Al 19′ proprio una deviazione di testa del nigeriano su punizione di Falasco a riportare in vantaggio i biancorossi, che nel finale non concretizzano due grandi occasioni.
Per la squadra di Nesta tre punti d’oro e il momentaneo quinto posto a 17 punti con la Salernitana.
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