Zenga al capolinea. In pole position per la sostituzione c’è Montella

Di

zengadi Lorenzo Cristallo
Scossone in casa Samp. La debacle interna di domenica sera contro la Fiorentina, non è stata gradita dalla dirigenza blucerchiata e dal pubblico di Marassi che ha invocato a gran voce il presidente Ferrero a mandar via Zenga. Per l’ “uomo ragno” l’accoglienza non era stata delle migliori già al termine della prima frazione di gioco, quando i viola erano in vantaggio per uno a zero. Zenga era stato fischiato a lungo per poi essere subissato completamente al termine dei novanta minuti di gioco, con una tifoseria oramai esausta del suo rendimento. La Samp è reduce da una sola vittoria nelle ultime sette partite, un magro bottino che ha spinto il vulcanico presidente Ferrero e il direttore sportivo Osti a continue riunioni, in un lunedì frenetico, per contattare il sostituto di Zenga. L’ “uomo ragno” attualmente non è in Italia ma al termine del match contro la Fiorentina, in accordo con la società è volato a Dubai per raggiungere la sua famiglia per alcuni giorni considerando la sosta del campionato dovuta agli impegni delle nazionali. WZ comunque può considerarsi esonerato, non vi è ancora il comunicato ufficiale da parte del club ma oramai il legame tra l’ex portierone nerazzurro e il club guidato dal “viperetta” può definirsi completamente dissolto.
Alle origini di questa decisione non vi è solamente la sconfitta di domenica sera che rappresenta la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, il malessere tra dirigenza, tifoseria e allenatore proviene da lontano. Innanzitutto non è stata gradita ai più la prematura eliminazione nel mese di agosto dal preliminare di Europa League per mano del modesto Vojvodina. Una sconfitta, soprattutto quella rimediata in casa per 0-4 che mise in discussione anche in quel caso la posizione in panchina dell’ “uomo ragno”. Poi occorre aggiungere anche il rapporto non propriamente esaltante con Cassano, idolo della gradinata blucerchiata, relegato in ruolo assolutamente marginale nello scacchiere tattico di Zenga. Emblematico il fuori onda andato in scena, domenica sera, a ridosso degli spogliatoi quando Giuseppe Rossi chiedendo a Cassano come stesse, il numero novantanove blucerchiato non ha esitato nel commentare la sua situazione attuale “..una vera merda”. Sintomo di grande malessere e scarsa intesa con l’attuale tecnico che poi ha concesso a fantantonio un scampolo di partita, inserendolo a dieci minuti dal termine a risultato già ampiamente compromesso.
Zenga tranne clamorosi sviluppi dell’ultim’ora lascia la squadra al decimo posto, con sedici punti all’attivo e un cammino in trasferta davvero negativo collezionando tre sconfitte contro Torino, Atalanta e Frosinone e racimolando solo due punti al cospetto di Napoli e Chievo Verona.
Al posto dell’ “uomo ragno” sono stati contattati vari tecnici da Corini a Del Neri ma la scelta definitiva sembra prendere il nome di Vincenzo Montella. Allenatore di spessore reduce da stagioni positive in casa viola. L’accordo tra l’ “aeroplanino” e la società blucerchiata pare esserci sulla base di un contratto fino a giugno 2017, l’unico scoglio da superare è la clausola rescissoria che occorrerà pagare ai Della Valle, di ben 5 milioni di euro considerando che Montella è ancora legato contrattualmente alla Fiorentina. Entro oggi dovrebbero esserci sviluppi importanti e definitivi in merito.
Per l’ “aeroplanino” sarebbe un ritorno gradito nella sponda blucerchiata di Genova, dopo aver vestito la maglia sampdoriana da calciatore dal 1996 al 1999 per poi tornare di nuovo per una sola stagione nel 2007/2008.
Oggi la Sampdoria torna a lavoro nel centro sportivo di Bogliasco e l’allenamento sarà diretto dall’attuale allenatore in seconda Pedone. Anche qui c’è un altro buco nero della parentesi Zenga con l’allontanamento nel ruolo di vice di Gigi Cagni che venne espressamente richiesto in estate dallo stesso ex tecnico doriano come suo fido collaboratore.
Si sta per alzare il sipario su una nuova era in casa blucerchiata, l’avvento di Montella, uomo sempre apprezzato ed amato da queste latitudini e chissà che riuscirà a ridare nuova linfa ad un Cassano poco utilizzato fino ad ora e relegato ai margini della squadra.


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