Ibra, il fenomeno è chi lo dimentica

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ima2 Prima dell’inizio della stagione, ha detto: “Appena gli avversari ci vedono, devono temerci”. Poi ha cominciato ad aiutare a più non posso Adriano, un ragazzo tanto possente dal punto di vista fisico quanto deboluccio dal lato mentale. Infine, è stato l’unico nerazzurro che, nella partita con il Psv di Champions, si è opposto all’espulsione di Suazo, assolutamente ingiusta.

Ibra all’Inter è diventato un inimitabile fuoriclasse per le sue giocate in campo, ma anche per il modo di comportarsi fuori dal campo: un po’ di vita scanzonata mescolata a una ferocia agonistica senza pari che trasmette ai compagni.

Ma perché allora, vi chiederete, non è fra i migliori secondo la Fifa? Semplice: perché i giurati di quella commissione ragionano con i paraocchi: sono questi – forse – i veri fenomeni. Per loro, esiste soltanto la Champions. E siccome Ibra (con Totti) è uscito presto dalla coppa nella stagione scorsa, ecco che sono rimasti nel dimenticatoio.


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