Groenlandia: il calcio tra i ghiacci dimenticato dall’Uefa
Di Daniele GrattieriIl caldo torrido invita a viaggiare, almeno idealmente, verso territori freschi. La magra pallonara di un calciomercato asfittico non produce novità rilevanti come un tempo. E allora Gazzetta.it – oltre ai gossip su Valentino Rossi e le fidanzate dei calciatori – trova spazio per parlare del campionato di calcio della Groenlandia. Sull’isola più estesa del mondo si svolge un campionato che dura una settimana. Colpa del tempo inconciliabile con calcio giocato e soprattutto con le dimenticanze dell’Uefa, che non considera la Groenlandia una nazionale ufficiale. Dunque, senza l’appoggio di una federazione, il calcio tra i ghiacci del polo deve vivere di autarchia, sui campi in terra ghiacciata e senza una straccio di campo sintetico.Eppure traspare entusiasmo, voglia di fare, impegno, dedizione. Attributi che il calcio nostrano, oggi opulento, un tempo aveva in abbondanza. Ma è un tempo lontano, che si perde tra l’eco dei ghiacciai del Nord.
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