Finale play-off Serie B: Pescara in A, Trapani a testa alta

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PescaraTrapani – Pescara 1-1 (and. 0-2, tot. 1-3)

5′ Citro (T), 56′ Verre (P)

Dopo la promozione, a sorpresa, del Crotone in massima Serie, non si concretizza l’altro auspicato miracolo di stagione. In A risale il Pescara di Massimo Oddo, mentre l’ottimo Trapani targato Cosmi si deve arrendere al termine di una doppia finale play-off davvero palpitante.

Gli abruzzesi avevano in qualche modo messo una bella ipoteca sul salto di categoria già nella gara di andata, vinta 2-0. Ma i siciliani, determinati e di buona cifra tecnica, non partivano già sconfitti seppure orfani dello squalificato Scozzarella, espulso nel match dell’Adriatico.

Il Provinciale di Trapani è carico, spinge i granata alla ricerca di quel gol che dimezzerebbe subito lo svantaggio e riaprirebbe ogni discorso. Detto fatto e dopo cinque minuti Citro ha la palla buona che batte Fiorillo e concretizza il profetizzato 1-0.  Il Pescara non vacilla, anzi, prova ad approfittare con le ripartenze nelle praterie concesse dai padroni di casa, riversatisi nella metà campo bianco-azzurra alla ricerca della rete che pareggerebbe i conti.

Dunque tocca al portiere trapanese Nicolas disinnescare a più riprese i tentativi di Pasquato, Lapadula e Caprari; la barca resta a galla, ma la sensazione è che sul lungo periodo possa essere il Pescara a soverchiare il Trapani e non il contrario. Nella ripresa ecco che si conferma questa idea. A pochi spicci dall’ora di gioco, la retroguardia di casa combina il pasticcio sugli sviluppi di una rimessa laterale: Nicolas serve con le mani verso Petkovic che sbaglia l’appoggio e favorisce Verre, abile e folle e lesto a calciare subito da 40 metri verso la porta lasciata sguarnita dallo stesso Nicolas. Rete che vale un 1-1 prezioso per il Pescara e che diventa pietra tombale per giocatori e pubblico del Trapani. Cala il silenzio e, in parte, il sipario. La partita resta tuttavia viva e un po’ spigolosa (tanti i cartellini gialli, incluso il doppio comminato a Scognamiglio che vale un’altra inferiorità numerica per la banda di Cosmi), ma non succede più nulla di eclatante.

Dopo quattro anni, quindi, il Pescara ritrova la massima divisione grazie alla sapienza e allo spirito di Oddo (celebrato sui social da tanti ex compagni di Club e Nazionale, Del Piero in testa) e al talento dei suoi condottieri, Lapadula su tutti. Per il Trapani restano gli applausi del generoso pubblico siciliano, che molto prima del fischio finale aveva iniziato a omaggiare una squadra capace di arrivare a un passo dalla A dopo sole tre partecipazione in cadetteria. Resterà negli occhi di tanti il pianto di Cosmi, che non ha retto alla delusione e alle emozioni di una doppia sfida davvero elettrica. Così come resteranno impresse le immagini di Oddo che lo consola e che rinvia i festeggiamenti per un traguardo di prestigio come la promozione in A. Stima e amicizia prima di tutto. Anche questo è sport.


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