Juventus: obiettivo Cardiff raggiunto, ora il piano per vincere la Champions

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Adesso è realtà: la Juventus è in finale di Champions League per la seconda volta in tre anni. Dopo il doppio confronto con il Monaco, i bianconeri staccano – come da pronostico – il biglietto per Cardiff. Il 2-0 dell’andata al Louis II forniva indicazioni importanti, il 2-1 di ieri allo Juventus Stadium ha certificato la maturità del gruppo di Allegri, al netto del primo gol subìto da 690 minuti e di qualche momento di difficoltà.

Ma nulla è stato davvero fatto. Parole di Buffon, di Allegri e in generale del coro juventino al completo; da Bonucci a Dybala, c’è unanimità nel sottoscrivere le parole dette a suo tempo da Boniperti: vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. Soprattutto per il numero uno bianconero che, davanti ai microfoni nel post gara, non è apparso in vena di festa anticipata. Godersi l’arrivo in finale sì, ma deve prevalere la consapevolezza che manca ancora un passo importante per entrare nella storia. Non tanto per il Triplete (ossessione più giornalistica che della Juventus), quanto per la conquista di una Coppa che manca da oltre vent’anni.

Buffon, alla terza finale di Champions della propria carriera, sa che arrivare all’ultimo atto ormai non conta nulla. “Due anni fa pensavo potesse essere la mia ultima finale, per fortuna gioco in una squadra di campioni che mi permette di poter sognare anche a 39 anni. Volevamo arrivarci, era l’obiettivo da inizio stagione, la squadra si è rinforzata per questo. Ma esserci arrivati, adesso, conta poco”. Questo, in sostanza, il pensiero del capitano bianconero, cui fa eco Leonardo Bonucci: “Nel 2015 eravamo la sorpresa, ora siamo consapevoli dei nostri mezzi e vogliamo andare a Cardiff per vincere la Champions”.

Presumibilmente l’avversario dell Juventus sarà il Real Madrid, che questa sera affronterà al Calderòn i cugini dell’Atletico forte del 3-0 griffato CR7 una settimana fa. Il calcio non è una scienza esatta e, quindi, non diamo per scontata la partenza dei Blancos per Cardiff. Certo la bilancia pende verso Zidane & Co., ma ad Allegri importa poco: che sia Real o sia Atletico, ciò che dovranno fare i suoi sarà vivere la gara con la massima attenzione per i dettagli. “In gara secca contano più gli accorgimenti tattici, gli episodi,” ha detto Allegri in conferenza stampa, “abbiamo quasi un mese per prepararci e non dobbiamo assolutamente staccare la spina da qui al 3 giugno. Sarebbe poi difficile riattaccarla”.

Sembra impossibile che la Juventus stacchi la spina, proprio adesso poi: soltanto 3 reti al passivo in 12 gare di Coppa, 690′ di imbattibilità per Buffon e all’orizzonte il secondo match point scudetto, giusto contro la Roma. Subito oltre, la finale di Coppa Italia con la Lazio, anticipata al 17 maggio. Insomma, Allegri sa che i suoi hanno parecchio materiale per tenere altissima la concentrazione, per ridurre al minimo le distrazioni. E per tentare di vincere scudetto, Coppa Italia e Champions League.

 


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