Crisi Inter: esonerato Stefano Pioli

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La situazione drammatica in casa nerazzurra ha toccato il punto più alto nella serata di ieri. Intorno alle 22:30 è pervenuta la nota ufficiale da parte della società interista in cui veniva comunicato l’esonero di Stefano Pioli. Ringraziando lui e il suo staff per quanto svolto fino ad ora, la dirigenza Suning ha deciso di cambiare rotta in queste ultime tre giornate di campionato, provando a dare l’ennesima scossa ad un ambiente, ad oggi, particolarmente demoralizzato. Al suo posto è stato promosso ad allenatore della prima squadra, Stefano Vecchi, attuale tecnico della Primavera. Pioli lascia il club di corso Vittorio Emanuele al settimo gradino con cinquantasei punti all’attivo, a tre lunghezze dalla sesta piazza che vorrebbe dire accesso al preliminare di Europa League. L’ex allenatore emiliano subentrato a De Boer nella tredicesima giornata, ha collezionato dodici vittorie, tre pareggi e otto sconfitte. Il dato più disarmante proviene dalle ultime sette gare, in cui i nerazzurri hanno assaggiato l’amaro sapore del ko in ben cinque occasioni. Determinante, in tal senso, la sconfitta rimediata domenica scorsa a Marassi conto il Genoa, quando Icardi e compagni sono apparsi incomprensibilmente svuotati nella carica agonistica e per nulla pungenti. Un altro dato che testimonia la situazione di profonda crisi in casa nerazzurra è dato dalle reti subite nelle ultime sette giornate, ossia quindici a dispetto dei goal messi a segno, ovvero dieci. La vittoria latita dallo scorso 12 marzo in occasione del roboante 7-1 rifilato all’Atalanta, mentre in trasferta i nerazzurri non conquistano l’intera posta dal 5 marzo, giorno dell’ 1-5 nei confronti del Cagliari. I dirigenti Suning hanno percepito che Pioli non avesse più in mano le redini della squadra. La sostituzione di Icardi, nella sfida contro il Genoa, ha rappresentato il segnale di resa da parte dell’ex tecnico biancoceleste, oramai abbandonato da tutti i suoi uomini. Inoltre i dirigenti nerazzurri non hanno gradito lo scarso minutaggio concesso, durante la sua gestione, a Gabriel Barbosa, attaccante brasiliano, fiore all’occhiello della scorsa campagna acquisti estiva interista. Ora il timone passerà, provvisoriamente, alle mani di Stefano Vecchi che ha già diretto l’Inter ,in questa stagione, per ben due occasioni: in Europa League contro l’Hapoel Beer Sheva e in campionato con il Crotone. Per il club di corso Vittorio Emanuele si tratta della quarta successione in panchina in quest’annata. Dopo l’esonero ad agosto di Mancini, giunse quello di De Boer nel novembre scorso. A seguire il breve interregno di Vecchi per poi passare il testimone a Pioli. Un valzer che non ha portato i benefici sperati, visto che a duecentosettanta minuti dal termine del campionato, l’Inter rischia seriamente di restare fuori dall’Europa. Domenica, alle 12:30, in occasione della gara interna con il Sassuolo, il pubblico interista sicuramente non lesinerà fischi e contestazioni nei riguardi della società e dei calciatori, rei a loro dire della situazione disperata che sta attraversando la squadra. Nella serata di ieri, oltre all’esonero a sorpresa di Pioli, è giunta, altresì, la comunicazione di aver affidato a Walter Sabatini, il ruolo di responsabile dell’area tecnica di tutte le squadre gestite dal gruppo Suning. Una decisione che apre scenari interessanti, soprattutto per quanto concerne il futuro della panchina nerazzurra, con l’ipotesi Spalletti che prende inevitabilmente quota, considerando l’ottimo rapporto che intercorre tra il tecnico di Certaldo e l’ex d.s giallorosso, maturato negli anni trascorsi alla Roma.


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