Zeman torna a Cagliari: Zemanlandia non va in pensione
Di francodi Lorenzo Cristallo
Cambio di guardia al Cagliari. Dopo le ultime pesanti sconfitte della squadra sarda, ultima in ordine di tempo la debacle di sabato pomeriggio a Marassi contro la Sampdoria, il presidente dei rossoblu, Giulini, ha deciso di richiamare al capezzale il tecnico boemo Zdenek Zeman.
Con una squadra relegata al terz’ultimo posto, con soli venti punti, agguantata dal Cesena e a quattro lunghezze dall’Atalanta al quart’ultimo posto, si è deciso di dare una sterzata ad una squadra che sembra depressa e in crisi di risultati. La cura Zola non ha portato gli effetti sperati, la compagine sarda appare abulica e inconcludente in attacco e molto vulnerabile in difesa. Un cocktail disastroso per chi ha l’obiettivo principale di restare nella massima serie. Dopo un susseguirsi di nomi sul possibile successore del tamburino sardo, da Delio Rossi a Serse Cosmi, passando per la scelta interna Pusceddu-Suazo ecco tornare all’isola il boemo Zeman, ancora sotto contratto con il sodalizio sardo dopo l’esonero avvenuto lo scorso 23 dicembre a seguito della sconfitta per 1-3 contro la Juventus.
Zeman torna al Cagliari e porta con sé tutto l’entusiasmo di una piazza che voleva tornare a vivere l’entusiasmo che solo il boemo sa regalare. Il suo marchio di fabbrica, il 4-3-3, il suo gioco offensivo, la sua naturale predilezione a realizzare goal piuttosto che soffermarsi a non prenderli, ha stregato l’intera isola oltre che tutte le piazze che hanno potuto godere delle gesta del boemo, da Foggia a Roma, passando per Pescara.
E’ raro che ovunque Zeman vadi non lasci il segno. Un personaggio senza le mezze misure, o lo si ama o lo si odia. Protagonista indiscusso fuori e dentro il campo. La sua aria sorniona, silenziosa, avvolta nel fumo della sua immancabile sigaretta non e’ mai banale. E Cagliari si affida proprio a lui per questa missione tutt’altro che facile. Conquistare una salvezza che avrebbe il sapore di uno scudetto per i rossoblu. Il calendario si presenta in salita ma per ZZ non c’e’ problema, le missioni impossibili non lo hanno mai spaventato e tutti i tifosi sognano con lui.
Con il ritorno del boemo ci si attende tanto dagli uomini che erano saliti in cattedra nella sua gestione fino al mese di dicembre. Un nome su tutti quello di Avelar, che nelle ultime giornate appariva abulico e spento, lontano parente da quello ammirato con il boemo in panchina. Il tecnico affiderà a Ekdal le chiavi del centrocampo, responsabilizzerà il giovane Crisetig e non potrà fare a meno dell’inossidabile cuore rossoblu Conti, capitano dalle mille battaglie.
In attacco, il reparto che Zeman esalta più di ogni altra cosa, ci si attende molto da Sau fino ad ora in ombra a causa dei vari problemi fisici che hanno condizionato in negativo la sua stagione, e siamo sicuri che con il boemo elementi come Joao Pedro e il semi sconosciuto M’Poku troveranno quella notorietà e sapranno mettersi in evidenza. Zeman è un grande scopritore di talenti e da questo punto di vista non delude mai.
La giostra di Zemanlandia è tornata a Cagliari, Zeman atto secondo. Tutti giurano che ci sarà da divertirsi, la missione salvezza è complicata, in salita, piena di ostacoli ma il boemo è lì con il suo sguardo rivolto lontano, con la sua sigaretta che avvolge i pensieri e le sue strategie da tecnico navigato dal carisma assoluto.
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