Fifa: niente mercato per Real Madrid e Atletico fino al 2018
Di Emanuele SaccardoIn queste ore tira un’aria strana dalle parti di Madrid. Se non brutta, almeno tesa. Real e Atletico sono nell’occhio del ciclone, è infatti arrivata la tegola della Fifa che ha confermato quanto emerso lo scorso gennaio: Blancos e Rojiblancos non potranno fare operazioni di mercato in entrata fino al 2018.
L’appello presentato da Real Madrid e Colchoneros, dunque, è stato respinto con perdite. Come accaduto al Barcellona nel 2015, i campioni e i vice campioni d’Europa in carica saranno interdetti al mercato nelle prossime due sessioni (gennaio e giugno 2017). Zidane e Simeone, dunque, potranno soltanto fare operazioni in uscita o richiamare al massimo i tesserati in prestito altrove.
La questione nata intorno alle irregolarità nell’ingaggio di calciatori minorenni (la medesima che bloccò il mercato del Barça), ha avuto il suo epilogo. Almeno il primo: sì, perché ovviamente Real Madrid e Atletico stanno già preparando il ricorso da sottoporre al Tas di Losanna, il Tribunale Arbitrale dello Sport. In una nota diffusa dalla Casa Blanca, si legge infatti che “si tratta di un provvedimento profondamente ingiusto, che vìola i principi del diritto”. Fermo restando che secondo la Fifa le violazioni ci sono state eccome e riguardano una manciata di articoli (5, 9, 19 e 19 bis del regolamento sul tesseramento di minori).
Forse, e non è difficile crederlo, l’obiettivo dei due club di Madrid è quello di ottenere almeno una sospensiva, così come accaduto nel gennaio passato. In questo caso, almeno la prossima sessione invernale di Real Madrid e Atletico sarebbe salvo. Si sa che a gennaio, di norma, non si fanno grandissimi affari, ma Merengues e Colchoneros contano già su rose più che competitive – per usare un eufemismo -, il punto sarà come sempre piazzare qualche toppa là dove serve.
Stando al presente, le toppe servirebbero già all’Atletico, partito malino nella Liga 2016-17: due pareggi su altrettante gare disputate ed entrambe contro formazioni neopromosse, il Leganés (comunità madrilena) al debutto assoluto in Primera Divisiòn e i baschi dell’Alavés al ritorno in massima serie dopo dieci anni. Senza dubbio se la passa meglio il Real Madrid, a punteggio pieno dopo i primi 180′: la squadra di Zidane, chiamata a confermare la bontà del lavoro che ha portato all’Undécima di San Siro, viaggia a braccetto del solito Barcellona e del sorprendente Las Palmas. Il campionato è lungo, ma con la spada di Damocle griffata Fifa/Tas, rischia di diventarlo ancora di più.
La testa di Real Madrid e Atletico dovrà senz’altro restare sul campo piuttosto che spostarsi in un’aula di tribunale. Da parte dei Blancos per non invertire la tendenza di inizio campionato, sulla sponda opposta del Manzanarre per non alimentare il presagio sputato fuori con rabbia da Griezmann all’indomani del pari contro il Leganés: “Se continueremo così, finiremo per retrocedere”.
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