Ventura si gode i giovani interessanti di un Toro arrembante”
Di nicolettadi Lorenzo Cristallo
La città di Torino vive uno strano ed inedito dominio per ciò che concerne il campionato. Dopo appena due giornate, la classifica recita: Torino sei punti e Juventus zero. Una situazione paradossale, al limite dell’impronosticabile. Lo stesso tecnico Giampiero Ventura ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti al termine di Torino-Fiorentina, che sarebbe cosa gradita scattare una foto alla classifica attuale e farne un quadro perché difficilmente una situazione così potrà protrarsi a lungo.
Ovviamente e molto più saggiamente a lungo andare i veri equilibri usciranno fuori e di certo le big del nostro torneo andranno a posizionarsi nei quartieri alti della graduatoria, intanto in questi primi centottanta minuti di serie A i granata hanno ben impressionato mettendo in evidenza un gioco collaudato, un’ottima organizzazione e giovani interessanti dal futuro assicurato.
Baselli è il nome più in auge tra i tifosi granata. L’ex centrocampista atalantino giunto quest’estate presso la corte di Ventura ha siglato due reti nelle prime due giornate di campionato, goal di alta fattura ed inoltre ha dimostrato una buona maturità e un pieno inserimento negli schemi del tecnico granata. Il calciatore vola basso, dice di ispirarsi a Pirlo ma ammette che c’è ancora tanta strada da percorrere. Lo stesso suggerimento proviene da Ventura che vuole preservare il suo gioiello da pericolosi voli pindarici, anzi, dopo i due goal realizzati vuole evitare che Baselli riviva la stessa situazione capitata nella scorsa stagione a Bruno Peres che dopo l’eurogoal nel derby della Mole, visse per un paio di mesi una fase di forte e preoccupante involuzione in termini di prestazioni di gioco. Il centrocampista dovrà rimanere umile e concentrato, solo così potrà raggiungere alti livelli nella sua carriera.
Il Toro non è solo Baselli, è un insieme di calciatori che fanno della grinta, della corsa, della rabbia agonistica un credo assoluto. Ed ecco come la figura di capitan Glik sia fondamentale per guidare sul terreno di gioco i tanti giovani dalle belle speranze. Il polacco è un baluardo in fase difensiva, potremmo quasi definirlo l’anima della squadra, il cuore pulsante del tifo Toro in campo. Le frecce nell’arco del tecnico granata non finiscono qui, c’è il nuovo innesto Avelar che fa della corsa, della velocità e della spinta propulsiva in avanti il suo mantra e poi il bomber Quagliarella, un’attaccante che nell’altra metà di Torino sta vivendo una seconda giovinezza. Il centravanti di Castellamare di Stabia ha iniziato il campionato così come lo aveva lasciato, ovvero sia a suon di goal. Peccato che il c.t. della nazionale Antonio Conte ancora lo prendi in considerazione, probabilmente alcune ruggini tra i due ai tempi della Juventus sono alla base di questa mancata convocazione.
In vista del match di domenica ad ora di pranzo al “Bentegodi” di Verona contro l’Hellas, il tecnico Ventura dovrà probabilmente fare a meno dal primo minuto di Zappacosta e Obi che sono rientrati da pochi giorni a lavorare in gruppo e non hanno ancora il ritmo partita nelle gambe. Invece resta il rebus in attacco per chi affiancherà Quagliarella. Nella prima giornata fu Maxi Lopez il partner d’attacco del bomber campano, nella seconda toccò a Martinez, ora sembra che tutte le strade portino a un inserimento dal primo minuto di Belotti, colpo prezioso nella campagna acquisti estiva. Il “gallo” è pronto a far innamorare il coriaceo pubblico granata e vorrà ricomporre con Quagliarella una coppia goal simile a quella ben nota composta da Pulici e Graziani che fece la storia del glorioso Torino.
Verona sarà un’importante banco di prova per una squadra che sembra proprio voglia stupire in questa stagione e riacciuffare quell’Europa che darebbe lustro e notorietà ad una società che in questi anni sta lavorando con grande acume e professionalità.
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