Esageratamente Real. I blacons conquistano la Supercoppa Europea
Di Lorenzo CristalloLa nuova stagione agonistica ricomincia nello stesso modo in cui si congedò quella precedente. Il 3 giugno scorso, a Cardiff, le merengues alzarono al cielo la coppa dalle grandi orecchie, l’8 agosto sempre la banda guidata da Zinédine Zidane solleva con orgoglio e soddisfazione la Supercoppa Europea. Il Real supera per 2-1 il Manchester United ed ottiene la quarta Supercoppa della sua storia, la seconda consecutiva, eguagliando il record posto in essere dal Milan di Arrigo Sacchi negli anni 1989 e 1990. Tra l’altro per Zizou si tratta del sesto trofeo personale, da quando è allenatore del Real Madrid, ossia da venti mesi a questa parte. Un Liga, due Champions League, due Supercoppe Europee ed un Mondiale per club, questo è lo score trionfale del tecnico transalpino, che ha instaurato un primato assolutamente invidiabile, ovvero quello di ottenere la vittoria di un trofeo, mediamente, una volta ogni 97 giorni. Numeri a parte, le merengues, seppur prive di Cristiano Ronaldo dal primo minuto, hanno dimostrato un’organizzazione di gioco ed un valore qualitativo nettamente superiore ai Red Devils guidati da Josè Mourinho. Gli spagnoli hanno incalzato costantemente la retroguardia dello United, creando svariati pericoli. Il possesso palla è stato dalla parte dei blancos, i quali hanno evidenziato interessanti trame di gioco, mostrando uno stato di forma piuttosto convincente, nonostante vi siano ancora alcune settimane di distanza dall’inizio del campionato spagnolo. Per il Manchester vi è stato ben poco da fare. Nonostante la spiccata fisicità dei suoi elementi, tenere testa all’impianto di gioco ben collaudato degli uomini di Zidane è stato molto arduo, con la logica conseguenza ,che al triplice fischio finale, gli inglesi abbiano dovuto gettare a terra l’ascia di guerra, lasciando inevitabilmente il palcoscenico principale ai campioni d’Europa in carica, squadra che al momento rappresenta il top nel panorama calcistico internazionale. Sotto un clima rovente, dal punto di vista meteorologico, che ha avvolto l’”Arena Filippo II” di Skopje, la prima occasione degna di nota del match è a favore del Real Madrid con Marcelo che scodella in area un pallone invitante per Bale, il quale colpisce di prima intenzione ma non inquadra lo specchio della porta. A seguire sono nuovamente i blancos a cingere d’assedio la metà campo avversaria con Casemiro, che svetta di testa su cross da calcio d’angolo, ma la sfera impatta clamorosamente sulla traversa. Qualche minuto più tardi è ancora Casemiro a rendersi pericoloso, con un tiro dal limite dell’area, dopo aver raccolto una respinta di Smalling, che termina la sua corsa alta sopra il montante. Al 24’ minuto le merengues si portano in vantaggio: spiovente da fuori area di Carvajal, Casemiro si avventa sulla palla, in scivolata e di prima intenzione, non lasciando scampo a De Gea. Goal da parte del centrocampista brasiliano, tra i più temibili nella prima frazione di gioco. Inoltre rivedendo le immagini al rallentatore, Casemiro parte in posizione regolare, sul filo del fuorigioco, ragion per cui è ottima la decisione presa dall’arbitro Rocchi di convalidare la rete. Nella ripresa il leit-motiv iniziale è identico a quanto visto nei primi quarantacinque minuti, ossia Real all’attacco e Manchester United in netta difficoltà nell’arginare la furia agonistica dei blancos. Il primo grattacapo per la retroguardia dei Red Devils è griffato Kroos, il cui tiro dalla distanza, viene respinto magistralmente da De Gea. Al 52’ gli spagnoli siglano il bis attraverso una combinazione all’interno dell’area tra Bale ed Isco, con quest’ultimo astuto nello sfoderare dal cilindro una conclusione angolata che non lascia scampo all’estremo difensore degli inglesi. A questo punto il Manchester abbozza una reazione con Pogba, il cui tiro dall’interno dell’area piccola, viene respinto da Navas, a seguire la palla giunge dalle parti di Lukaku, che tenta il tap-in vincente, ma la traiettoria della sua conclusione non inquadra lo specchio della porta. La banda di Zidane non si ritrae all’indietro, anzi, crea un nuovo sussulto con Bale, la cui bordata, dall’interno dell’area, si infrange fragorosamente sulla traversa. Al 63’ gli uomini di Mourinho accorciano le distanze: tiro da fuori area di Matic, Navas non è irreprensibile nella respinta, ed in questa circostanza è cinico Lukaku che ribadisce in rete il più facile dei goal. Lo United appare galvanizzato e qualche minuto più tardi tenta di agguantare il pareggio con Rashford, il quale imbeccato in profondità da Mkhitaryan, giunge a tu per tu con Navas, ma il suo tiro angolato, viene abilmente deviato sul fondo dall’estremo difensore madridista. A seguire ci prova il neo entrato Fellaini ad impensierire il portiere costaricano del Real, attraverso un colpo di testa, ma Navas non si lascia sorprendere. L’ultima occasione del match è da parte degli uomini di Zidane con Lucas Vazquez che si invola sulla corsia di destra, per poi scodellare al centro, un pallone invitante per Asensio, il cui tiro di prima intenzione, viene deviato sul fondo da De Gea. Dopo ben sette minuti di recupero, l’arbitro Rocchi decreta la fine della gara, con il Real Madrid che conquista meritatamente la quarta Supercoppa Europea della sua storia. Intercettato dai giornalisti, Zidane ha così commentato l’ennesimo trionfo nella sua carriera di allenatore dei blancos: “Siamo tutti contenti perché giochiamo sempre per vincere le partite importanti. Abbiamo fatto molto bene, soffrendo un po’ nel secondo tempo, ma alla fine abbiamo vinto con carattere”. Per poi chiosare: “E’ solo l’inizio, la stagione è ancora lunga”. Di diverso avviso Mourinho che punta il dito contro la decisione presa, in occasione del primo goal subito, da parte dell’arbitro Rocchi: “Penso che avremmo potuto fare meglio, ma uno dei goal del Real era in offside e una sola rete di distacco rispecchia quanto s’è visto in campo. Con un buon VAR sarebbe stata 1-1 e tempi supplementari poi”. Il portoghese ha poi aggiunto: “ Stavamo giocando contro una squadra di giocatori fantastici e il risultato è rimasto in bilico fino alla fine. Ce la siamo giocata dandoli anche filo da torcere”. Prosegue imperterrita l’epopea del Real Madrid, che domenica prossima sarà impegnato nel match d’andata della finale di Supercoppa di Spagna, per tentare di conquistare tutto ciò che vi sia in palio, al fine di scrivere pagine sensazionali e memorabili per il club capeggiato da Florentino Perez.
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