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Di Alessandro LugliDopo ben undici stagioni, l’avventura di Marek Hamsik con la maglia del Napoli sembra giunta al termine. Il capitano azzurro ha ricevuto grosse offerte dalla Cina e dopo alcune settimane di riflessione pare abbia deciso di lasciare la città partenopea. Secondo quanto riporta Ciro Venerato, giornalista della Rai, lo Shandong è la squadra più vicina allo slovacco ed avrebbe trovato l’accordo con l’agente Venglos con bonus economici legati alla firma e ai risultati. Si partirebbe dai tredici milioni di euro a salire. Come già riferito nelle scorse ore Aurelio De Laurentiis avrebbe chiesto 30 milioni di euro per lasciare partire l’ex Brescia, ma se dovesse arrivare un’offerta da 22-23 il patron azzurro non si opporrebbe.
Potrebbe essere l’addio più doloroso quello del capitano Marek Hamsik, ma anche quello che potrebbe portare un nuovo acquisto di assoluto livello. Qualità, fisicità e ingaggio contenuto è Fabian Ruiz del Betis Siviglia il prossimo colpo per Ancelotti. Per il classe ’96 servono 30 milioni, esattamente la cifra della clausola rescissoria dello slovacco. che lo Shandong Luneng, club cinese, è pronto a pagare per avere Hamsik con sé. Il centrocampista è ancora indeciso ma De Laurentiis ha già l’accordo con il 22enne spagnolo.
Diversa, invece, la situazione di Jorginho. Il centrocampista è da tempo nel mirino del Manchester City. Qui, in ballo ci sono diversi milioni di euro. Il numero uno del Napoli non ha intenzione di fare sconti agli inglesi. Oltre 50 milioni la richiesta del patron partenopeo, il club di Guardiola non vorrebbe andare oltre quella cifra ma non è detto che poi non possa anche accontentare il Napoli. Con un tesoretto di almeno 80 milioni dunque, il club azzurro avrebbe tutte le carte in regola per trovare le giuste soluzioni. Torreira della Sampdoria è solo uno dei nomi accostati alla squadra di Ancelotti, Paredes dello Zenit San Pietroburgo, Badelj della Fiorentina e Seri del Nizza gli altri che potrebbero girare attorno all’orbita azzurra. Il nuovo Napoli sta nascendo e le cessioni di Hamsik e Jorginho saranno subito coperte.
Quasi sfumato Rui Patricio e con Leno in in stand-by, il Napoli continua a sondare il mercato alla ricerca del nuovo portiere per la prossima stagione. Un ruolo delicato quello dell’estremo difensore e sul quale Carlo Ancelotti ha espresso un veto alla dirigenza partenopea: puntare su un profilo di caratura internazionale, un giocatore che possa fare la differenza sia in Italia ma soprattutto in Europa e dotato già di buona esperienza. Tutte caratteristiche che pochi portieri in Serie A possono vantare, ma tra questi vi è sicuramente l’interista Samir Handanovic.
Trentaquattro anni da compiere il prossimo 14 luglio, Handanovic infatti è diventato l’obiettivo numero uno del nuovo Napoli targato Ancelotti, convinto che l’acquisto dello sloveno garantisca alla squadra quel salto di qualità tra i pali che potrebbe fare la differenza nella lotta scudetto. E c’è di più, perché proprio in queste ore il direttore sportivo Giuntoli si è messo in contatto con la dirigenza nerazzurra per capire se ci siano margini per una trattativa e la risposta non è stata assolutamente negativa: l’Inter non vorrebbe privarsene proprio nell’anno del ritorno in Champions, ma se dovessero arrivare offerte irrinunciabili (da 25/30 milioni) potrebbe sedersi al tavolo delle trattative.
Va ricordato, inoltre, che entro il prossimo 30 giugno la società con a capo il gruppo Suning dovrà rientrare di 40 milioni per il Fair Play finanziario imposto dalla Uefa, cifra finora raggiunta soltanto parzialmente dalle cessioni di Nagatomo, Murillo, Medel, Kondogbia e Jovetic. Un’eventuale partenza di Handanovic metterebbe a posto i conti nerazzurri, dando il tempo poi al ds Piero Ausilio di operare sul mercato alla ricerca di un nuovo numero uno per la prossima stagione. Handanovic-Napoli: la strada è in salita, ma dopo tanti tentativi andati a vuoto questa può davvero essere la volta buona per un matrimonio tra le parti.
Secondo il quotidiano catalano “Sport”, dopo Rui Patricio e Leno il Napoli starebbe prendendo in considerazione anche il portiere olandese del Barcellona, tutt’altro che soddisfatto dello spazio trovato in blaugrana dove Valverde gli ha concesso nell’ultima stagione solo il palcoscenico della Coppa del Re. Cillessen e’ stufo di fare il secondo di Ter Stegen e ha chiesto al Barcellona di valutare le possibili offerte che arriveranno per lui ma dovranno almeno avvicinarsi alla clausola rescissoria da 60 milioni di euro.
A Radio Crc è intervenuto Alessandro Iori, giornalista: “Non so quale sia la volontà di Hamsik, ma se vuole andar via, il Napoli deve assecondarlo. La carriera dello slovacco è stata bella e lunga in azzurro e andare in Cina significa sistemassi per la vita, ma anche tagliarsi fuori dal calcio vero perché poi diventa difficile anche essere presi in considerazione dalla Nazionale, come è accaduto ad esempio a Pellè. Restare a Napoli, invece significherebbe rimettersi in gioco perché con Ancelotti neppure Hamsik avrebbe il posto assicurato ed è per questo che la Cina potrebbe essere l’ultimo treno economico della sua carriera”.
Michele Pazienza, allenatore: “Mi piacerebbe allenare una squadra per trasferirle tutte le mie idee di calcio, ma vediamo perché qualcosa si sta muovendo. Hamsik si sente troppo responsabile della situazione Napoli e si sta chiedendo se può dare ancora alla squadra lo stesso rendimento di sempre. Immagino stia valutando la sua condizione perché Napoli gli ha dato tanto e in questo momento deve capire se è giusto proseguire insieme. Il mio Napoli non era fatto da fuoriclasse, ma avevamo una voglia ed una grinta pazzesca ed è sempre stata la determinazione e l’unione la nostra forza. Il Napoli quest’anno è stato grandissimo ed ha reagito quando doveva farlo. Ci sono stati degli episodi che hanno condizionato le sorti del campionato, ma vanno fatti i compimenti alla Juve che ha retto fino alla fine”.
Matteo Fittavolini, match analyst: “Dennis Praet per caratteristiche è molto più mezz’ala rispetto a Ruiz e promette di essere un buonissimo giocatore. Forse non arriverà ai livelli di Hamsik che secondo me è sottovalutato, ma diventerà bravissimo. Non ho ancora capito come vorrà giocare Ancelotti, ma è difficile immaginare che voglia partite con due uomini offensivi larghi. Sarà il mercato a farci capire in che direzione andrà l’allenatore e se a centrocampo Diawara fosse il prescelto, qualcosa cambierà. Rispetto a Jorginho, Diawara ha un raggio di azione più ampio, pressa anche più avanti per cui alle due mezz’ala si chiederà un lavoro differente, con più corsa e meno inserimento. Penso che il Napoli abbia dato un’occhiata a Kelvin Amian Adou, lo ha seguito e si tratta di un buon calciatore. E’ attento in fase difensiva e non ruba l’occhio, ma ragiona da difensore e nella metà campo avversaria si traveste da ala”.
Pierluigi Pardo, giornalista: “Non ho grandi dubbi sulla forza del Napoli e sul fatto che farà gli investimenti. Dall’altra parte ci sarà la solita Juve che anche in chiave mercato gioca d’anticipo perché Perin è un grande colpo. Ancelotti lo stimo e lo considero uno dei più grandi allenatori e a Napoli vorrà costruire un’altra grandissima storia della sua carriera. Hamsik deve fare ciò che vuole perché per quello che ha dato alla causa Napoli merita riconoscenza. Poi, il fattore Ancelotti potrebbe convincerlo a rimanere se lo considerasse imprescindibile, ma il calcio Napoli non finirà in caso di partenza di Hamsik che resta un giocatore di grande qualità anche se probabilmente il meglio della sua carriera lo ha fatto già vedere. E’ arrivato il momento di Zielinski che lo considero un titolare, ma se c’è abbondanza nei reparti, non può che fare bene al Napoli”.
Ciro Venerato, giornalista: “Nella cena tra De Laurentiis e Venglos credo che l’agente di Hamsik abbia detto al patron che dalla Cina realmente vogliono lo slovacco, con lo Shandong avanti a tutti. De Laurentiis però, pretende una base d’asta da 30 milioni. In questo momento nessun calciatore è vicino al Napoli, ma tanti sono in orbita Napoli. Mi sembra che il giocatore che di fatto sia più accostabile è Fabian Ruiz ma il problema è il Betis. Praet pure è spendibile perché in quel mini vertice con la Sampdoria, si è parlato anche di Praet che non piace solo al Napoli. Soriano mi pare di capire che è stato più proposto che cercato. Anni fa piaceva molto, ma non sono stati fatti passi avanti e anche Torreira mi sembra sempre più lontano dal Napoli. Badelj? Il Napoli si è interessato a lui, ma c’è un club estero che ha offerto più delle italiane e sembra sia lo Spartak Mosca. Sul terzino il Napoli continua a seguire Darmian ed ha anche avuto un colloqui con l’entourage. 18 milioni sono stati offerti allo United. Si lavora sempre su Vrsaljko su cui però si è fondata anche l’Inter oltre alla Roma. Verdi? E’ tutto fatto e al momento gli agenti stanno studiando tutte le clausole legate al contratto. Magari i tempi si sono allungati e probabilmente bisognerà aspettare la settimana prossima, ma non mi risulta ci siano problemi”.
I tifosi di calcio rischiano di dover sottoscrivere due abbonamenti per poter vedere le partite di Serie A. E’ quanto emerge al termine dell’assemblea della Lega Calcio che ha attribuito i diritti tv per gli anni 2018-2021, privilegiando un bando per prodotti e non per piattaforme che non tiene conto della suddivisione per squadre. Tre i pacchetti principali che dovranno essere presto assegnati, ma nessuno degli operatori che si è detto interessato – Mediapro, Sky, Perform, Mediaset, Tim e Italia Way – potrà acquistarli tutti, in teoria ciò si traduce in almeno due ‘vincitori’ quindi in due abbonamenti per vedere la massima serie. In pratica, però, l’operatore che si aggiudica un pacchetto potrà consentire la ‘ritrasmissione’ ad altro operatore con un apposito accordo. Al tifoso, altrimenti, non resterà altra strada che sottoscrivere un abbonamento e andare a seguire le altre partite al bar. La scelta di questo tipo bandi garantisce alla Lega un guadagno maggiore quantificato in 300 milioni di euro.
La Lega Calcio, al termine di una trattativa serrata di confronto con gli operatori presenti sul mercato, aveva davanti a sé un bivio: puntare su un bando legato al prodotto o alla piattaforma. La scelta unanime è ricaduta sul primo modello per garantire un maggiore guadagno, tornare al grande appuntamento sugli schermi, porre fine all”’anomalia” italiana, oltre che combattere la pirateria. Chi riuscirà ad aggiudicarsi un pacchetto per fasce orario (ben otto le combinazioni possibili in Serie A) e non per squadra avrà il vantaggio di una vera esclusiva e di poter veicolare il match su più piattaforme, ‘strizzando’ così l’occhio ai millennials abituati a una visione ‘portatile’ su pc e cellulari.
I pacchetti principali della Serie A (spariti i pacchetti opzionali), avranno la novità legata ai Pic (8 per ciascuno dei primi due pacchetti e quattro per il terzo): i venti big match saranno scelti dai ‘vincitori’ e si concentreranno verosimilmente nelle prime serate di sabato e domenica. Una possibilità che di fatto rende più appetibile, ma anche più costoso, il primo pacchetto. Il pezzo minimo complessivo è confermato ed è pari a 1,1 miliardi di euro. Le offerte dovranno arrivare nella mattina di martedì 13 giugno (con possibilità di rilanci immediati), giornata in cui la Lega Calcio conta di chiudere l’iter, a circa di due mesi dall’inizio del campionato.
Il calcio rischia anche di ‘sparire’ dai palinsesti in chiaro della domenica pomeriggio. Chi acquisterà i diritti di trasmettere una partita avrà una garanzia di esclusiva molto maggiore, gli highlight potranno essere trasmessi sul web (pacchetto Digital) solo dopo tre ore, mentre i gol in chiaro potranno essere trasmessi solo dopo le 22 della domenica (anche rispetto ai match del sabato). Per chi è abituato a vedere le trasmissioni della domenica pomeriggio questo si trasforma in un blackout fino alla domenica sera, fatto salvo il diritto di cronaca: i gol saranno visibili nei telegiornali. La scelta del bando per prodotto, deciso dalla Lega, è che ogni partita sarà trasmessa da un solo operatore (per fascia oraria e non più per esclusiva per squadra) ma chi acquista il match non ha vincoli di piattaforma (pc, cellulari).
In merito “allo scenario che si va definendo relativamente all’acquisto dei diritti televisivi del campionato di calcio di Serie A per le prossime tre stagioni” la Rai, si legge in una nota di Viale Mazzini, “evidenzia con stupore che si è davanti ad un rischio grave e incomprensibile per il servizio pubblico: non far vedere a tutti gli italiani il sabato sera e la domenica pomeriggio le immagini salienti delle partite, come avvenuto per oltre mezzo secolo, ma solo a chi può permettersi abbonamenti con privati”. “La Rai, che ha contribuito, nel corso degli anni, a rendere il calcio lo sport più popolare, potrebbe essere costretta a rinunciare a trasmissioni storiche come ’90esimo Minuto’. Chiediamo pertanto ai presidenti delle società di Serie A di rivedere questa decisione che danneggia prima di tutto i loro stessi tifosi e tutti gli appassionati di calcio”, conclude la nota dell’azienda.
La procura federale della Federcalcio ha deferito al tribunale federale nazionale sezione disciplinare i vertici di Perugia e Atalanta. Il procedimento è legato ai contratti di cessione dei calciatori Gianluca Mancini e Alessandro Santopadre. Il nodo riguarderebbe l’aver indicato “un valore fittizio di cessione di gran lunga inferiore rispetto all’effettivo valore del calciatore stesso” per quanto concerne il difensore Mancini, e “un valore fittizio di cessione di gran lunga superiore” per il portiere Alessandro Santopadre. Il provvedimento, riferito ad operazioni di mercato del gennaio 2017, tocca il presidente della società umbra Massimiliano Santropadre e il responsabile dell’area tecnica Roberto Goretti, così come il numero uno dell’Atalanta Luca Percassi e il responsabile dell’area tecnica del club bergamasco Giovanni Sartori. Deferite “per responsabilità diretta e oggettiva” le due società.
Allo stadio Druso di Bolzano, il Sudtirol trova la vittoria all’ultimo respiro con il Cosenza nel corso dell’andata delle semifinali dei play-off di Serie C. Ai padroni di casa basta un tiro in porta per portare trovare il gol, grazia alla rete di Michael Cia al 91′. Niente da fare per gli ospiti, che al 76′ si sono visti anche annullare un gol per un fallo in attacco di Perez. Tutto si deciderà ora nella gara di ritorno che si disputerà domenica sera alle ore 20.30.
“Spero di farcela a scendere in campo con l’Egitto nella partita contro l’Uruguay” di venerdì 15 giugno. L’attaccante egiziano Momo Salah si sta riprendendo dopo l’infortunio per lo scontro con Ramos nella finale di Champions, ma verso il rivale che lo ha messo fuori combattimento non ha parole tenere. In un’intervista a Marca l’ex attaccante della Roma dice: “L’infortunio di Kiev è stato il peggior momento della mia carriera: quando sono caduto ho sentito dolore e mi sono subito preoccupato, ho provato rabbia e tristezza per non poter continuare a giocare la finale. Poco dopo ho anche pensato di poter perdere i Mondiali, è stato un pensiero devastante”. A Ramos (“con una infiltrazione Salah avrebbe potuto continuare a giocare”), il campione egiziano replica: “È una buona cosa quando chi ti ha fatto piangere poi ti fa ridere, forse potrebbe a questo punto dirmi se posso o meno giocare ai Mondiali”. E sul messaggio ricevuto proprio dallo spagnolo? “Me lo ha mandato, ma mai gli ho ammesso di stare bene”.
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