Sfogo De Laurentiis, Michel Platini sotto accusa
Di francodi Lorenzo Cristallo
Il dopo partita di Napoli-Dnipro, match di andata delle semifinali di Europa League, terminato 1-1 con un goal in netto fuorigioco degli ucraini con Seleznyov, è stato caratterizzato dalla sfuriata in sala stampa del numero uno partenopeo: Aurelio De Laurentiis. Uno sfogo dai connotati teatrali, tipici del produttore cinematografico. Il presidentissimo dinnanzi ai giornalisti ha scatenato la furia per questo pareggio amaro e beffardo che costringerà gli azzurri a conquistare la vittoria in terra ucraina per continuare a cullare il sogno di giungere alla finalissima di Varsavia. Il Napoli nell’arco dei novanta minuti aveva creato più occasioni da rete, non aveva subito nessuna iniziativa offensiva del Dnipro, e solo l’estremo difensore degli ucraini, Boyko, aveva impedito che il passivo fosse più ampio a vantaggio degli uomini di Benitez. Il pareggio giunto con un goal viziato in netto fuorigioco è stato il là per De Laurentiis per attaccare i poteri forti del calcio europeo, e soprattutto puntare il dito verso Platini. Secondo il numero uno del Napoli, “roi Michel” non è affatto all’altezza di organizzare un torneo europeo. A suo dire, pecca di saggezza e competenza. De Laurentiis sospetta di un disegno ben preciso per favorire le squadre spagnole sia in Champions che in Europa League. Ad un tratto della sua conferenza fiume, si pone la domanda, se sia tutto deciso, se sarà il Siviglia la squadra che si laureerà campione, se vi è un complotto contro i partenopei. ADL poi va giù duro sull’arbitro norvegese Moen, chiedendo ai giornalisti in sala, in modo provocatorio se lo conoscessero, se avesse i numeri per arbitrare una semifinale europea, se fosse un arbitro da oscar. Ed infine conclude affermando che il Napoli in caso di eliminazione, farà piangere un po’ la sua tasca, ma per fortuna ha l’altra che compensa. Invece chi dovrà riflettere sarà Platini, dovrà meditare sulla sua credibilità, invitandolo a fare una preghiera nella sua stanza da letto affinché alcuni errori come quelli accaduti giovedì sera al San Paolo non accadano più. Uno show in piena regola, uno sfogo cliccatissimo su internet, parole forti e al vetriolo, un attacco frontale al numero uno del calcio europeo. Per tutta risposta l’Uefa, ieri ha aperto un fascicolo contro il Napoli per alcune sregolatezza rilevate al San Paolo, ovvero sia il mancato funzionamento di alcune scale, l’utilizzo dei laser fluorescenti e i fuochi d’artificio sparati in cielo nel pre gara. Il 21 maggio il consiglio Uefa si riunirà per prendere una decisione in tal senso ed eventualmente sanzionare la società di ADL. Un atteggiamento quello dell’Uefa, che sa di ripicca, tipico di chi non ha digerito lo sfogo del presidente azzurro e vuole punire in qualche modo il club. Le parole di De Laurentiis sono state forti, dei tuoni in piena regola, l’unica perplessità che sorge è se fosse davvero necessario rilasciare dichiarazioni del genere, visto che vi è ancora un match di ritorno da disputare, rischiando di surriscaldare l’ambiente, mettere sotto pressione l’arbitro che verrà designato per la sfida in terra ucraina, con l’aggravante che questo “coup de théatre” del numero uno azzurro possa rivelarsi un boomerang controproducente. Di certo a Platini, giovedì avranno fischiato le orecchie, e sentirsi mettere sotto accusa in questa maniera di certo non lo avrà gradito.
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