La sublimazione del calcio

Ieri sembrava quasi impossibile per il Napoli riuscire ad ottenere i tre punti. Sembrava una partita stregata. In più a peggiorare le cose, ci si era messo pure l’errore di Koulibaly che ha dato l’input per la rete del vantaggio clivense. Poi è successo tutto in 5 minuti. Prima ci ha pensato Milik, il redivivo Milik, a realizzare su splendido assist di Insigne, la rete del pareggio azzurro. Poi al 93mo ci ha pensato Diawara a far esplodere letteralmente di gioia il “San Paolo”

Molto probabilmente la Juventus vincerà lo scudetto. Però è altresì giusto dire che nessun scudetto dei bianconeri è stato mai scevro da polemiche e discussioni, processi vari, non solo quello del lunedì, del compianto Aldo Biscardi.

La Juve forse vincerà lo scudetto e sugli almanacchi ci sarà il suo nome, ma se vogliamo dire LA VERITA’ lo scudetto lo ha moralmente già vinto il Napoli di Sarri, che da tre anni gioca il calcio più bello in Italia. Sarri è l’espressione del calcio più pulito e più bello, senza mai eccessivi svarioni, dove la bellezza conta più della sostanza, senza peraltro privarsi nemmeno di quella.

Per gli almanacchi la Juve è campione o forse lo sarà (mai dire mai) ma lo scudetto vero quello fuori dagli almanacchi lo ha già vinto il Napoli di Sarri. Da tre anni a questa parte.

E per una volta lasciatemelo dire: ma chi se ne frega degli almanacchi!

Inoltre colgo l’occasione per salutare due giornalisti che hanno segnato la nostra epoca soprattutto calcistica. Sto parlando di Giorgio Bubba e di Ignazio Scardina. Il primo genovese doc, uno dei grandi cronisti di quella grandissima trasmissione che porta il nome di 90 minuto. L’altro vittima di Calciopoli, nel senso che fu processato senza aver commesso nessun illecito, indenne e pulito al 100per100. Oltre che grande giornalista sportivo e persona molto umana.

Il calcio è anche o forse soprattutto spettacolo. A volte si deve guardare più in la del mero gioco fine a se stesso per trovare poesia. Ossia la sublimazione del calcio.