Verdi al Napoli: si può fare
Di Lorenzo CristalloIl mercato invernale ha aperto i battenti lo scorso 3 gennaio e in questi giorni di sosta per il campionato, le operazioni rischiano di farsi sempre più insistenti, con alcune squadre, specialmente quelle invischiate nelle zone basse di classifica, intenzionate a dare una scossa decisiva a quella che è, sino ad ora, la propria stagione. Anche le compagini di vertice, però, non restano guardare, con lo scopo di fornire ai propri allenatori i tasselli mancanti per competere affinché vengano raggiunti prestigiosi traguardi. In casa Napoli, il nome che sta monopolizzando l’opinione pubblica partenopea è quello di Simone Verdi, attaccante esterno attualmente in forza al Bologna.
Il numero nove felsineo è la prima scelta per quanto concerne il direttore sportivo Cristiano Giuntoli e mister Sarri, in quanto elemento prezioso in fase d’attacco, con la concreta possibilità di poter giocare sia a destra che a sinistra nel tridente avanzato, senza scartare l’ipotesi di indossare i panni da attaccante centrale. Questa sua versatilità ha catturato le attenzioni dei dirigenti azzurri, alla ricerca di un profilo che possa sostituire degnamente i tre tenori lì davanti, ossia Insigne, Mertens e Callejon. Con Milik ancora fuori causa e Inglese che molto probabilmente approderà sotto l’ombra del Vesuvio solamente nel prossimo mese di giugno, l’idea Verdi è quella più allettante che caratterizzerà tale sessione di mercato. Il Bologna chiede circa 25-30 milioni di euro per lasciarlo andare via, mentre per il giocatore sarebbe pronto un contratto da 1,5 milioni di euro a stagione più bonus.
La resistenza da parte di Verdi riguarda la probabilità che una volta giunto in azzurro veda scemare drasticamente il suo minutaggio in campo, come accadde nella passata stagione a Leonardo Pavoletti, il quale si trasferì dal Genoa al Napoli, contornato da ottimi auspici, per poi vedere il rettangolo di gioco raramente, ed essere ceduto nella finestra estiva di mercato al Cagliari. Il talento rossoblù, cresciuto nel Milan, vorrebbe delle rassicurazioni in tal senso, in quanto sino ad ora, tra le fila dei felsinei, ha collezionato in campionato venti presenze impreziosite da sei reti, a tal punto da entrare anche nel giro della Nazionale italiana. Al momento il calciatore è in vacanza a Dubai per qualche giorno, ma venerdì è in programma una telefonata con il d.s. Giuntoli al fine di comprendere meglio le richieste da parte del club partenopeo, ed avere, altresì, rassicurazioni sul proprio ruolo nello scacchiere tattico di Sarri, prima di dare l’ok definitivo a questa nuova avventura professionale, indubbiamente di primissimo piano.
In caso Verdi non dovesse accettare la proposta messa sul piatto dal club azzurro, difficilmente tale trattativa potrà riaprirsi in estate, mentre nell’immediato, la società di De Laurentiis virerà verso Gerard Deulofeu, vecchia conoscenza del calcio italiano, avendo militato nella scorsa stagione nel Milan, ed ora ai margini del progetto tattico di Valverde nel Barcellona. L’attaccante spagnolo ha necessità di giocare in quanto non vorrebbe perdere l’opportunità di disputare il prossimo Mondiale in Russia con la casacca delle “furie rosse”, ma tra il calciatore e il Napoli occorre superare la concorrenza dell’Inter. In questo duello incrociato, però, gli azzurri sembrano favoriti, in quanto il club nerazzurro, per questioni economiche imposte dalla dirigenza Suning, non potrà offrire la somma di 30 milioni di euro, né pare intenzionato ad accontentare il Barcellona sulla formula del prestito oneroso.
Aspetti, questi, che favoriscono di gran lunga il club partenopeo, che però al momento ha in cima alla propria lista di preferenza Simone Verdi, calciatore dalle caratteristiche che ben si adattano agli schemi di mister Sarri, il quale lo ha già allenato quando era alla guida dell’Empoli, dal 2013 al gennaio 2015. In attesa della telefonata che avverrà a ridosso del prossimo week-end è il numero nove rossoblù l’obiettivo di questa finestra di mercato da parte del d.s. Giuntoli e di tutta la dirigenza napoletana.
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