Pari, rimonte e regali: Roma e Napoli salve, Inter in lacrime
Di Emanuele SaccardoSi approssima il Natale e fioccano già i regali: tra chi purtroppo si svena sin dal mese di agosto (vedi: Parma), chi proprio si sente così buono da non poter aspettare il 25 dicembre (leggi: Empoli e Sassuolo) e il “duello del benefattore” firmato De Sanctis-arbitro Irrati, la quattordicesima giornata di Serie A è stata caratterizzata da rimonte e rimontoni, omaggi e omaggissimi.
Otto sfide – mancano all’appello ancora i posticipi dell’Immacolata- e 24 gol (media perfetta: 3 a partita); dai pareggi del sabato fino alla sconfitta casalinga dell’Inter contro l’Udinese, le renne e il vecchio dalla barba bianca hanno fatto visita anticipata. Sabato il Sassuolo ha prima ringraziato la vena umanitaria del portiere De Sanctis (disastroso su Zaza) e della difesa romanista tutta, poi ha dilapidato il doppio vantaggio facendosi rimontare due reti – anche se, a onor di cronaca, molti “carissimi auguri” giallorossi sarebbero da destinare alla buca postale del direttore di gara, particolarmente “allegro” in occasione delle segnature di Ljajic, e alla Juventus che non ha saputo allungare il passo raccogliendo solo un pari a Firenze.
Più o meno stessa solfa, eppure senza le sviste della cinquina arbitrale, al San Paolo di Napoli: l’Empoli scappa sul 2-0 per finire impallinato e agguantato da De Guzman. Medesimo risultato, 2-2, anche per Torino e Palermo (sempre sabato) ma con dinamiche differenti visto che il botta e risposta è sembrata la legge di serata tra rosanero e granata.
Fin qui i “regalissimi” da un punto. Atalanta, Lazio e Udinese hanno invece approfittato rispettivamente della bontà di Cesena, Parma e Inter per accaparrarsi il bottino pieno. Tre rimonte che fanno rima con vittoria, punti pesanti che muovono la classifica (delicata e bisognosa di spinte quella dei bergamaschi) e issano verso le zone nobili del campionato (i biancocelesti sono ora al quinto posto e i friulani interrompono il mal di trasferta stagionale).
Postilla doverosa su quanto accaduto a Milano: l’ex Stramaccioni, tutt’altro che avvelenato – almeno così, a occhio – dice che avrebbe preferito battere il Milan piuttosto che il club che lo ha lanciato e al quale è legato da eterno amore. Sarà: vuoi lo spirito natalizio, vuoi un successo che vale l’allungo sui nerazzurri e l’aggancio proprio al Diavolo, Strama è sembrato davvero soddisfatto e dispiaciuto al contempo. Vero, supponiamo, che gli avrebbe maggiormente garbato mandare al tappeto i rossoneri; c’è poco da recriminare per l’ex tecnico dell’Inter, comunque, perché a far inciampare ancora i cugini ci ha pensato il Genoa per mano (meglio: testa) di un ex di Milanello, Antonelli. La zuccata vincente del capitano rossoblu – al terzo gol consecutivo nemmeno fosse un bomber di razza – significa terzo posto assoluto per il Grifone, indipendentemente dal risultato di domani dei cugini doriani, ed ennesima dose di purgatorio per Inzaghi e compagnia bella.
Seconda doverosa postilla anche per la Roma di Garcia: d’accordo che in settimana sono in programma i titoli di coda del girone di Champions e che non si sa se racconteranno un lieto fine o un flop al botteghino; ma non è spiegabile il primo quarto d’ora giallorosso visto contro il sorprendente Sassuolo da alta quota, se non con il momentaccio attraversato da due uomini chiave dell’ossatura tecnica capitolina, De Rossi e De Sanctis. I due “De” suonano nobili eppure di aristocratico c’è poco in quest’ultimo periodo. Dallo strip club di Mosca alle intercettazioni telefoniche, passando per una ex moglie finita dietro le sbarre, per Capitan Futuro era forse logico attendersi una gara nervosa e il cartellino rosso è stata soltanto logica conseguenza. L’estremo difensore ex Napoli, pilastro semi insuperabile nella passata stagione, fatica invece a ritrovare il feeling con l’imbattibilità o, almeno, con una salutare impermeabilità.
Il Natale rende spesso tutti più buoni e più saggi. Garcia si augura certamente che bontà e sale in zucca giungano a Trigoria con largo anticipo.
RISULTATI 14° TURNO SERIE A:
Fiorentina-Juventus 0-0, Roma- Sassuolo 2-2, Torino-Palermo 2-2 (giocate sabato), Napoli-Empoli 2-2, Atalanta-Cesena 3-2, Genoa-Milan 1-0, Parma-Lazio 1-2, Inter-Udinese 1-2, Cagliari-Chievo lunedì 8/12 ore 19, Verona-Sampdoria lunedì 8/12 ore 21.
CLASSIFICA:
Juventus 35, Roma 32, Genoa 26, Napoli 24, Lazio 23, Sampdoria*22, Milan e Udinese 21, Fiorentina 20, Sassuolo 18, Palermo 18, Inter 17, Empoli 15, Verona* e Atalanta 14, Torino 13, Cagliari* 11, Chievo* 10, Cesena 8 e Parma 6.
*una gara in meno
PROSSIMO TURNO (13/14/15 dicembre):
Palermo-Sassuolo, Lazio-Atalanta, Juventus-Sampdoria, Genoa-Roma, Parma-Cagliari, Udinese-Verona, Cesena-Fiorentina, Milan-Napoli, Empoli-Torino, Chievo-Inter.
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