Sassuolo in piena crisi di gioco e risultati
Di Lorenzo CristalloLa favola scritta nella passata stagione da parte del Sassuolo pare essere un lontano e pallido ricordo. Gli emiliani, attualmente, sono invischiati nelle zone basse della classifica. La banda di Di Francesco occupa mestamente il sedicesimo posto a quota tredici, a soli sei lunghezze dal Pescara terzultimo. Numeri non certo edificanti per una compagine, che nello scorso campionato, era balzata agli onori della cronaca per il suo gioco ben organizzato e collaudato. Finora il leit-motiv che accompagna gli emiliani è di tutt’altro registro. Il Sassuolo sta palesando molte difficoltà in campionato, dove l’ultima vittoria risale al 16 ottobre scorso, quando regolò il Crotone, in rimonta, per 2-1. Da lì in avanti i neroverdi hanno inanellato un pareggio e tre sconfitte consecutive al cospetto di Roma, Lazio ed Atalanta, un trend assai negativo in cui urgono concreti rimedi. Il doppio impegno “campionato-Europa League” sta mettendo in evidenza la mancanza di esperienza da parte dei ragazzi di Di Francesco nel disputare con scioltezza entrambe le competizioni, così come appare piuttosto evidente che la qualità della rosa non permetta di affrontare una stagione con numerose partite tra Italia ed estero. Altro aspetto principale, di questo crollo vertiginoso verso il basso, è da imputare alle prolungate assenze da parte di uomini fondamentali per lo scacchiere tattico del tecnico abruzzese. I vari Magnanelli, Missiroli, Duncan e Berardi sono fermi ai box e tutto ciò sta gravando pesantemente sul gioco degli emiliani. A centrocampo Biondini coadiuvato dai giovani Sensi e Mazzitelli non riescono a fornire le stesse garanzie dei compagni di squadra sopra citati, così come in attacco l’assenza del numero venticinque ha messo a nudo le difficoltà delle punte nell’andare a segno. Defrel è generoso e combattivo ma molto spesso impreciso sotto porta, Matri alterna prestazioni soddisfacenti ad altre nelle vesti di pura comparsa, l’unico dal rendimento costante è Politano che tra l’altro è stato convocato per la prima volta dalla nazionale azzurra del c.t. Giampiero Ventura. Eusebio Di Francesco, al termine della gara contro l’Atalanta, ha evidenziato tutto ciò, esaminando i motivi che sono alla base di questa situazione assai complicata in casa emiliana. Assenze di calciatori di spicco, il doppio impegno “campionato-Europa League” che ha tolto energie psico-fisiche ad una compagine non abituata a palcoscenici del genere ed infine, seppur senza soffermarsi in maniera specifica, gli errori arbitrali, specie in campionato, che hanno condizionato notevolmente il Sassuolo. Nel match contro la Lazio, il primo goal dei biancocelesti realizzato da Lulic, è viziato da una chiara posizione di fuorigioco da parte del centrocampista bosniaco, così come nella sfida con l’Atalanta, la rete del provvisorio 0-1 siglata dal “papu” Gomez, è propiziata da una posizione di offside del calciatore argentino. Episodi avversi al Sassuolo che hanno penalizzato ancor di più una squadra in chiara difficoltà. Inoltre, nelle ultime due giornate, proprio a seguito delle varie assenze presenti nella rosa neroverde, Di Francesco ha adottato un nuovo modulo tattico, affidandosi ad uno sperimentale “5-3-2” piuttosto che all’oramai collaudato “4-3-3”, segno, questo, del periodo di grave emergenza che attanaglia gli emiliani. Il Sassuolo che ben impressionò nella passata stagione, dovrà ritrovare le sue pedine imprescindibili, gettandosi alle spalle questo trend assolutamente negativo per ripartire con maggiore slancio e vitalità al fine di recuperare posizioni in classifica e tornare ad essere quella squadra ostica e pungente che riesce a mettere in difficoltà anche le prime della classe.
Commenta o partecipa alla discussione