Il Chievo dei miracoli sorprende ancora
Di Daniele Grattieridi Lorenzo Cristallo
Se si osserva attentamente l’attuale classifica di serie A sembrerebbe che il panorama calcistico si sia capovolto. Juventus a zero punti, Napoli un punto, Milan solo tre e il piccolo e arrembante Chievo primo in classifica a punteggio pieno. Scherzi di fine agosto oppure programmazione oculata?. Beh di certo l’avvio di stagione dei clivensi ha sorpreso un po’ tutti gli addetti ai lavori, forse meno il tecnico Rolando Maran conscio degli uomini che ha a disposizione e del potenziale che i gialloblù possono fornire.
Nei primi centottanta minuti l’ex matricola terribile Chievo ha inanellato due vittorie consecutive ed entrambe dai connotati roboanti. Successo in rimonta per 1-3 contro l’Empoli e dominio totale ed incontrollato al “Bentegodi” contro la blasonata Lazio per un 4-0 sonoro e senza diritto di replica per i biancocelesti. I mattatori gialloblù prendono i nomi di Paloschi, Meggiorini e Birsa, goleador di questa squadra. Sono loro tre ad aver realizzato i sette goal messi a segno dai clivensi in questo avvio di campionato (tre per Paloschi e due a testa tra Meggiorini e Birsa). Il piccolo quartiere di Verona sembra esser tornata ai fasti di un tempo quando la compagine clivense era guidata da Gigi Del Neri e in campo muovevano i passi i vari Corradi, Eriberto, Pellissier, quest’ultimo tutt’ora tra le fila del Chievo e veterano della squadra, giocatori che fecero la storia di un piccolo club che si trovava ad affrontare corazzate e nobili avversari prima d’ora osservati in televisione.
La storia sembra ripetersi, la ricetta di Maran consiste in una fase difensiva molto affidabile con il portiere Bizzarri, elemento di spicco tra i pali che con parate prodigiose, ogni domenica risulta tra i migliori nel suo ruolo. L’exploit dell’estremo difensore argentino è da ricondurre ad una scelta ben preciso del tecnico trentino che nella passata stagione mise da parte il lanciatissimo portiere dell’under 21 Bardi per dare spazio ad uno che prima d’ora in Italia era stato un secondo di lusso e a volte anche un terzo nelle precedenti esperienze con la Lazio e il Genoa. Oltre a questa scelta indovinata, il reparto difensivo fa leva sull’esperienza di Dainelli, del nuovo acquisto Gobbi e sulla costanza di rendimento di Frey. Compattezza e solidità anche a centrocampo dove Hetemaj e Radovanovic sono veri e propri baluardi nella zona mediana e ottime prestazioni le sta fornendo l’argentino Castro che si è subito inserito negli schemi di Maran. A metà campo non bisogna dimenticare che il Chievo a breve potrà fare leva su Pepe che dopo cinque anni di Juventus costellati da gravi infortuni, vorrà ripartire dai gialloblù per dimostrare a tutti che c’è ancora tempo per appendere gli scarpini al chiodo.
In attacco si è dimostrato collaudato e irreprensibile il duo Meggiorni-Paloschi che a suon di goal e assist stupendi (colpo di tacco al volo di Meggiorini e colpo di testa in area piccola di Paloschi per il goal del provvisorio 2-0 alla Lazio), stanno mettendo in difficoltà e apprensione le retroguardie avversarie.
Sabato sera c’è grande attesa per un testa-coda inedito, la capolista Chievo andrà a far visita allo “Juventus Stadium” ai bianconeri ultimi in classifica. Una sfida particolare dalle premesse impreviste alla vigilia. I gialloblù sanno bene che da sabato inizierà un nuovo campionato, l’altro campionato, dove le squadre che fino ad ora hanno annaspato vorranno ristabilire i giusti equilibri, ma per la squadra di Allegri ci sarà sicuramente da soffrire nei novanta minuti perché i clivensi sono una compagine che difficilmente molla i remi in barca e non vorranno smettere di stupire come i vari Corradi, Eriberto e Pellissier fecero all’alba degli anni 2000.
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