Euro 2016: la finale sarà Portogallo-Francia
Di Emanuele SaccardoSarà una finale in qualche modo anomala, come anomalo si è dimostrato tutto l’Europeo francese, o almeno gli snodi chiave che lo hanno scandito. Sì, è stato ed è il torneo di quello che non ti aspetti: l’Italia che ha la meglio prima sul più quotato Belgio e poi sulla Spagna che non batteva da 24 anni; la Germania che sfata il tabù Azzurro e per la prima volta dal 1970 ci supera in una gara da dentro o fuori; la Francia che dopo 58 anni a sua volta ha la meglio sulla Germania in una grande manifestazione. Insomma, azzardare adesso un pronostico per la gara di domenica tra Francia e Portogallo è una cosa semi impossibile.
Potremmo aggrapparci alle consuetudini, alle statistiche, e dire che la Francia ha sempre vinto un torneo che ha organizzato (l’Europeo del 1984 e il Mondiale del 1998). Oppure potremmo far notare che i transalpini hanno la squadra che ha segnato mediamente più reti a partita (2,17) e il capocannoniere indiscusso della manifestazione, Antoine Griezmann (6 sigilli). Di contro, il Portogallo non è che sin qui sia rimasto a guardare, perché è la Nazionale che ha calciato di più verso i portieri avversari (112) centrando lo specchio in 36 occasioni. Sì, d’accordo, la Francia ha tirato meno (102) eppure la porta l’ha presa lo stesso numero di volte dei lusitani.
Cifre a parte, resta il fatto che non è il bel gioco a essere arrivato fino all’atto conclusivo di Euro 2016. Su questo sono più o meno tutti concordi. Francia e Portogallo sono ricche di talenti in ogni reparto, non ci piove, eppure sono state l’organizzazione e la compattezza ad aver avuto la meglio. Scordatevi il tiki-taka o il tiki-taken, la musica pare cambiata. E non da questo Europeo, che al massimo è la cartina tornasole di ciò che è accaduto in Champions League: non è infatti un caso che in finale siano arrivati il pragmatismo di Zidane e la grinta di Simeone, a scapito del solito Guardiola e della bellezza estetica del Barcellona.
Forse non è nemmeno un caso che proprio Cristiano Ronaldo e Griezmann, finalisti a San Siro in maggio con Real Madrid e Atletico, siano di nuovo faccia a faccia in un altro atto conclusivo. A contendersi un’Europa più ampia, per così dire. E, magari, a contendersi anche il Pallone d’Oro: archiviato Gareth Bale, ora CR7 vuole battere di nuovo il prolifico attaccante della Francia per volare verso il quarto titolo individuale e, soprattutto, per conquistare un trofeo storico con la maglia del Portogallo. Curiosamente, l’arbitro della finale sarà Clattenburg: il fischietto inglese aveva diretto, manco a dirlo, la partita tra Real e Atletico di San Siro. Da una Coppa all’altra, da un’emozione all’altra.
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