De Laurentiis ha scelto, sarà Sarri il nuovo allenatore del Napoli
Di Daniele Grattieridi Lorenzo Cristallo
De Laurentiis ha risolto il rebus del nuovo allenatore del Napoli. Dopo l’addio di Benitez approdato alla corte del Real Madrid, il no di Emery, lo sbarco di Mihajlovic al Milan, la scelta del numero uno azzurro è ricaduta sull’ex tecnico dell’Empoli: Maurizio Sarri. La trattativa tra il vulcanico presidente partenopeo e l’allenatore ha avuto un’impennata nella giornata di venerdì scorso per poi concretizzarsi sabato con un pranzo tra i due per gettare le basi per l’accordo.
Il sì da parte di Sarri è avvenuto, per un contratto annuale con opzione di rinnovo a 1,4 milioni di euro a stagione. L’allenatore toscano dalle origini campane è stata la vera rivelazione del campionato appena trascorso. Molti club prestigiosi avevano puntato gli occhi su di lui. In primis il Milan non aveva nascosto un interessamento per Sarri che ha condotto l’Empoli verso una salvezza meritata e convincente, fornendo un gioco interessante e lanciando nel palcoscenico della serie A dei ragazzi dal futuro assicurato. Anche la Sampdoria di Massimo Ferrero lo ha corteggiato come possibile sostituto di Mihajlovic, ma alla fine è stato il Napoli a sferrare il colpo decisivo per accaparrarsi questo tecnico geniale.
Sarri proviene dalla gavetta, la sua storia è davvero particolare, da bancario e allenatore in seconda categoria al “San Paolo”. La scalata non è stata breve, ha allenato con successo in provincia, ha avuto parentesi meno esaltanti in quel di Verona, Perugia e Pescara per poi tornare in auge nel 2012 con la chiamata del presidente dell’Empoli Corsi. Dopo una salvezza conquistata sul filo di lana, ecco arrivare la tanto agognata promozione in serie A. Nella stagione appena trascorsa la compagine toscana ha tenuto testa a molte squadre di alta classifica, mettendo in evidenza un gioco spumeggiante con una cura maniacale dei dettagli. Quest’ultima caratteristica contraddistingue Sarri dagli altri allenatori. È molto attento alle dinamiche di gioco, studia meticolosamente lo sviluppo d delle palle inattive, cercando sempre una soluzione vincente dalle giocate da calcio d’angolo. Il credo tattico di Sarri è il “4-3-1-2”, marchio di fabbrica del suo gioco.
A Napoli quindi si prevedono stravolgimenti rispetto ai due anni precendenti sotto la guida di Benitez. Il tecnico toscano pare abbia già dato delle preferenze per quanto riguarda la campagna acquisti. In attesa di sapere cosa vorranno fare Higuain e Callejon sempre più tentati da altre avventure, casomai in squadre che parteciperanno alla prossima edizione della Champions League, Sarri non vorrà fare a meno sotto l’ombra del Vesuvio di suoi due pupilli che hanno ben figurato nell’Empoli, ovvero sia Mirko Valdifiori e Mario Rui.
Maurizio Sarri è un personaggio a tutto tondo, antidivo per natura, schierato politicamente, ironico e pungente come si rispetti nella miglior tradizione toscana e molto umile. Lui ribadisce sempre che i soldi non sono tutto nella vita e che si definisce un privilegiato, in quanto viene pagato per svolgere un qualcosa che avrebbe fatto ugualmente gratis nel dopolavoro.
Napoli è pronta a vivere questa nuova avventura sotto il segno di Sarri. Per l’allenatore sarà un banco di prova importante, dopo tanta provincia sarà il primo top club della sua carriera e siamo certi che non vorrà fallire. La piazza partenopea è esigente, spesso umorale, passa facilmente dal tanto amore incondizionato alla rabbia più estrema.
Per l’allenatore ci sarà tanto da lavorare per riconquistare una piazza delusa dall’ultimo quinto posto collezionato e dalla mancata partecipazione alla prossima edizione della Champions League, ma siamo certi che il lavoro, l’umiltà, lo spirito di sacrificio che Sarri porta in sé come dote, potrà essere la chiave di volta per riportare gli azzurri a competere con vigoria nelle zone alte della classifica che più le competono.
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