Da Dzeko a Immobile, una poltrona per 6 bomber: mai così tanti in A

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La Serie A non sarà come un tempo il campionato più bello del Mondo, ma – diamine! – quanto segnano alcuni degli attaccanti più discussi, idolatrati, odiati, considerati bolliti o inadatti o ancora inesperti. Forse questi protagonisti segnano come mai negli ultimi 7 anni proprio perché la Serie A non è più il torneo migliore: la media di 32,8 reti per turno fatta registrare nelle ultime 6 giornate certifica impietosamente un dato: il mestiere del difensore all’italiana si è un po’ annacquato. Un certo tipo di scuola che, magari, avrebbe bisogno di nuova linfa o di essere un pelo messa a punto. Resta però il fatto che Dzeko e soci fanno il loro buttando la palla alle spalle dei portieri avversari. Istinto, mestiere e attitudine che, in una certa misura, possono scardinare anche una grande tradizione difensivista come la nostra.

A 3 turni dal termine del campionato i fuochi d’artificio non sono ancora finiti. Al di là dei verdetti – ancora quasi tutti da decifrare -, la banda capitanata da Dzeko miete nuove vittime domenica dopo domenica: il bosniaco, con la doppietta rifilata al Milan, ha toccato quota 27 in campionato riprendendosi lo scettro solitario di capocannoniere. Dietro di lui Belotti (25), Higuain (gol nel derby che lo ha portato a 24 e senza rigori), Icardi (24), Mertens (24 con doppietta al Cagliari) e Immobile (22 e anche per lui doppietta alla Samp). Un sestetto di bomber da urlo: mai nella storia recente della Serie A avevamo avuto 6 attaccanti oltre la soglia dei 20 gol stagionali. Il massimo venne toccato nelle stagioni 2010-’11 e 2011-’12 con 4. Persino lo scorso anno, con il record assoluto di Higuain (36 reti in un solo campionato), il secondo miglior marcatore si è fermato a quota 19 (Dybala).

Numeri da urlo che non finiscono qui: Dzeko, Higuain e Mertens hanno raggiunto la soglia dei 30 centri stagionali. Il centravanti della Roma ha mandato per ora a referto la sontuosa cifra totale di 37 (record personale), il Pipita si è portato a 32, mentre il belga ha festeggiato i 30 anni con 30 reti tonde sulla torta (il folletto del Napoli mai aveva segnato tanto in carriera). Icardi, che non vive certo un momento felice considerando l’andamento della sua Inter, può almeno rallegrarsi del considerevole bottino personale: 26 centri in tutto tra Serie A ed Europa League. Chi ci inorgoglisce particolarmente è la coppia azzurra del presente e del futuro: Belotti-Immobile. La punta del Torino è a 27 marcature (25 in campionato e 2 in Tim Cup), mentre il bomber laziale ha eguagliato il record personale in A del 2014 (22 sigilli che gli valsero il titolo di capocannoniere) che, includendo la Coppa Italia, fa un totale di 25.

Se per Icardi e Belotti si tratterà al massimo di rimpinguare i rispettivi numeri personali, per gli altri 4 ci sono ancora in ballo obiettivi più o meno sensibili: Dzeko vuole la Champions diretta così come Mertens, Higuain insegue il sogno Cardiff e Immobile vuole essere protagonista della finale di Coppa Italia contro la Juventus (obiettivo qualificazione alla prossima Europa League, comunque, già raggiunto con la sua Lazio). Le statistiche, scommettiamo, dovranno essere presto ritoccate.


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