Non c’è pace per Mancini
Di Matilde BerettaCriticato dal suo Presidente – al quale, per inciso e spalleggiato dalle solite domande dei giornalisti, ha voluto ricordare il peso che possono avere tre anni di contratto – Roberto Mancini non riesce a concedersi un momento di pace.
Sarà ricordato come l’allenatore che ha portato tre scudetti consecutivi all’Inter (uno in tribunale e senza meriti, ma gli albi d’oro non hanno memoria) dopo un digiuno durato 15 anni; ha appena raggiunto la quarta finale consecutiva in Coppa Italia, il suo trofeo prediletto; ha tra le mani la rosa più forte d’Europa e un presidente che non bada a spese.
Eppure è sempre nervoso e riesce a farsi espellere anche al termine di un match di Coppa Italia, quando ormai il risultato non era più in discussione.
Che succede a Mancini? Troppe vittorie lo hanno condotto nel tunnel della depressione?
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