Ronaldo in campo contro l’Ajax? Analisi e commenti.
Di Alessandro LugliCristiano Ronaldo ce l’ha fatta. L’attaccante della Juventus ha svolto l’allenamento con i compagni, e sarà convocato per la trasferta di Amsterdam, dove i bianconeri mercoledì sera affronteranno l’Ajax nella partita d’andata dei quarti di finale di Champions League. Si conclude così con successo l’operazione recupero di CR7, che si era infortunato lo scorso 25 marzo ad una coscia durante la partita del Portogallo contro la Serbia. Fin da subito il cinque volte Pallone d’Oro non si era detto preoccupato, e aveva stabilito in 15 giorni la data del suo rientro in campo. Detto fatto: l’infortunio al flessore della coscia destra è pienamente riassorbito, e il giocatore ha partecipato alla seduta di lunedì alla Continassa sembra problemi. Potrebbe quindi partire titolare contro gli olandesi. Insieme a Ronaldo verso il rientro in campo anche il lungodegente Douglas Costa: a oltre due mesi dall’ultima partita contro il Parma il brasiliano è pronto a dare una mano per il finale di stagione. La notizia amara dall’infermeria riguarda invece Emre Can, vittima di una distorsione alla caviglia nel primo tempo della gara contro il Milan. Il centrocampista tedesco darà forfait. Joao Cancelo, esterno della Juventus, ai microfoni di Sky Sport ha parlato in vista della gara di mercoledì ad Amsterdam contro l’Ajax: “Sto bene, ho avuto un affaticamento al polpaccio e per questo non ho giocato le ultime due partita. Ora però sto bene e sono pronto per tornare in campo già ad Amsterdam. Cristiano Ronaldo si sta allenando e farà tutto per essere pronto per mercoledì. Penso che sarà convocato, poi vedremo se sarà titolare. Deciderà il mister”. E’ stato deciso l’arbitro della partita contro i Lancieri: a dirigere la gara sarà lo spagnolo Carlos del Cerro Grande.Lo ha reso noto l’Uefa. Juan Carlos Yuste Jiménez e Roberto Alonso Fernández saranno gli assistenti, e spagnoli sono anche i due arbitri al Var, Alejandro Hernandez e Juan Martinez Munuera. Greco il quarto uomo Anastásios Sidirópoulos. Questi gli arbitri delle altre partite dell’andata dei quarti di Champions: Liverpool-Porto: Antonio Miguel Mateu Lahoz (Spagna) Tottenham-Manchester City: Bjorn Kuipers (Olanda) Manchester United-Barcellona: Gianluca Rocchi (Italia) SPORTAL.IT | 08-04-2019 17:20
Resta sempre in bilico il futuro di Gennaro Gattuso al Milan.Le ultime sette partite potrebbero decidere il destino dell’allenatore rossonero, che ha perso tre degli ultimi quattro match del Diavolo. La prestazione della squadra a Torino ha ridato un po’ di fiato ai sostenitori di Ringhio, nonostante l’aggancio dell’Atalanta e la Roma ad appena un punto. Come confermato da Leonardo, il tecnico calabrese a meno di crolli clamorosi non rischia nulla fino al termine della stagione e il Milan si giocherà le sue carte per la volata Champions con Gattuso in panchina. Ma la sua presenza in rossonero nella prossima stagione non è scontata, neanche se l’ex centrocampista riuscirà a centrare una qualificazione in Champions che manca da cinque anni. Tra Leonardo e Gattuso non ci sono ufficialmente attriti, ma sul mister pesano alcune rigidità tecniche e il fatto che sia stato scelto dalla gestione precedente: Rino potrebbe dimettersi anche nel caso di obiettivo acquisito. Lo riporta Sportmediaset. Così Leonardo sulla questione: “Il campo è quello che deve parlare, un dirigente non deve parlare troppo, sono loro quelli che devono parlare. Con Rino ne abbiamo parlato, è una conseguenza del nostro lavoro insieme. Ci conosciamo da vent’anni, sa tutto quello che succede. Non abbiamo contattato altri allenatori, tra di noi ci sono sempre stati dialoghi diretti”. “Ho due anni di contratto ancora – è invece il pensiero di Gattuso -. Il mio futuro è testa a quello che dobbiamo fare oggi. L’altro giorno non sono stato bravo a tenermi quella risposta, è venuto fuori un polverone. Il mio futuro è qui, per raggiungere gli obiettivi di questa società, che è quello di riportare il Milan in Champions League”.
SPORTAL.IT | 08-04-2019 15:55
La questione arbitrale sta mandando in ebollizione, ancora una volta, il mondo del calcio. Dopo i disastri del weekend si sono incontrati a Milano in Lega i rappresentati degli arbitri e dei club. Durante l’incontro, a cui hanno partecipato diversi allenatori e giocatori, il designatore arbitrale Rizzoli ha assolto Abisso, che in Lazio-Sassuolo aveva assegnato un rigore ai biancocelesti molto dubbio. Poi non ha confermatolo stop di Fabbri, “che deve restare in squadra” nonostante il pessimo arbitraggio di Milan-Juve. Quindi ha presentato i numeri di questo campionato del VAR con 121 interventi: 89 correzioni e 32 conferme. “Non abbiamo niente da nascondere, vogliamo chiarezza – le sue parole -. Gli arbitri hanno le idee molto chiare, non c’è confusione. Abbiamo spiegato perché sono state prese alcune decisioni e abbiamo ammesso alcuni errori umani, non della tecnologia. Il 90% degli errori che abbiamo individuato è per falli di mano e da rigore. Serve più professionalità, degli uomini e della tecnologia, per ridurre gli errori”. Sul presunto stop a Fabbri. “E’ una questione di gestione della squadra, fa parte dell’allenatore. Le persone che io ho intenzione di mettere in campo devono essere in forma e nelle condizioni per poter fare il loro meglio. E’ solo una questione di gestione personale. Non ci sono stop o cose precise. Fabbri ha buone capacità e ottime potenzialità. Sicuramente deve crescere come tanti arbitri. Stiamo facendo un percorso di crescita e ricambio generazionale, nel giro di un paio d’anni perdiamo arbitri internazionali con oltre 1500 partite di esperienza. Dobbiamo far fare esperienza ai giovani, e l’esperienza passa attraverso gli errori: l’errore fortifica nel tempo e, per paradosso, dà piu’ sicurezza e serenità, lo dico per esperienza. Riuscendo a capire se stessi si riesce a maturare meglio. Fabbri sente la stima che l’Aia ha nei suoi confronti, per persona che deve maturare come altri. Il rigore alla Lazio? Il braccio è estremamente largo, e il corpo va nella direzione di intercettare il pallone. In questo caso conta meno che la sfera tocchi un’altra parte del corpo prima”. Beppe Marotta all’uscita chiede miglioramenti, soprattutto per la questione dei calci di rigore: “La Var riesce a debellare tantissimi errori, ma non può raggiungere la perfezione. Subiamo un po’ le indicazioni dell’Ifab. Sull’interpretazione del fallo di mano in area di rigore, anche con la Var è di grandissima difficoltà arrivare a una soluzione definitiva.Dobbiamo avere più chiarezza sui falli di mano“. “Forse il dialogo con l’Ifab, l’organismo che detta il regolamento, deve essere più proficuo: dal punto di vista politico dobbiamo farci sentire. Il Var, lo strumento tecnologico, è indispensabile, poi bisogna perfezionarlo. Siamo ancora in una fase di studio, di apprendimento. Il cammino, nonostante gli incidenti di percorso non può che essere positivo”, conclude l’amministratore delegato dell’Inter.
SPORTAL.IT | 08-04-2019 14:25
A gennaio stava per lasciare la Juventus, ora arriva il rinnovo da top player. Le ultime settimane hanno rivoluzionato il futuro di Moise Kean: l’attaccante di Vercelli, dopo i due gol in Nazionale, è andato a segno 5 volte nelle ultime cinque partite di campionato, con una media totale in serie A di una rete ogni 47 minuti giocati. La marcatura decisiva nel big match contro il Milan ha ulteriormente blindato il suo futuro alla Juventus, che si ritrova in casa un elemento dal grandissimo potenziale, non solo tecnico ma anche mediatico. In scadenza nel 2020, Kean potrebbe firmare a breve un accordo per il prolungamento del contratto per le prossime quattro stagioni, a circa due milioni di euro all’anno. Secondo la Gazzetta dello Sport, dopo il ritorno dei quarti di Champions League contro l’Ajax, in programma il 16 aprile, il direttore tecnico Fabio Paratici incontrerà Mino Raiola per discutere il rinnovo di contratto. L’agente italo-olandese vuole garanzie tecniche da parte del club sul ruolo che avrà il giocatore in futuro nella rosa: prima del boom, in questa stagione aveva giocato solo scampoli di partita e l’entourage del classe 2000 non era affatto soddisfatto, tanto che a gennaio si guardava con molto interesse alle offerte del Milan. Secondo il retroscena riportato dalla Gazzetta dello Sport, per tre volte Leonardo, su spinta di Gennaro Gattuso, ha provato ad arrivare al giocatore, anche dopo il mercato di gennaio, ma la Juve ha vanificato tutti i tentativi del Diavolo. E il tempo le ha dato ragione, ora Kean è inarrivabile. “E’ un contatto continuo, succede così. Kean adesso è esploso e sta andando lontano dalle nostre possibilità, ieri era una grande promessa e oggi è una grande realtà”, ha ammesso Leonardo.
SPORTAL.IT | 08-04-2019 12:35
Ha destato impressione in Spagna l’annuncio a sorpresa arrivato pochi minuti dopo Valladolid-Siviglia: il tecnico del club andaluso, Joaquín Caparros, in zona mista al termine del match ha rivelato di essere malato. “Sapete tutti che a me ribolle il sangue. C’è stato uno scontro tra sangue rosso e sangue bianco e mi hanno detto che soffro di leucemia cronica, mi è stata diagnosticata una settimana fa. Ringrazio la società per la vicinanza. Non ho bisogno di cure. Ho una leucemia cronica che non mi impedisce di esercitare la mia professione, sono stato preso in tempo, sto facendo la mia vita normale e devo ringraziare tutti i giocatori. Mi godo l’opportunità che mi sta dando il Siviglia”. Caparros, che nell’occasione era affiancato dal presidente Carmona e dal direttore sportivo Monchi, di ritorno a Siviglia dopo l’esperienza alla Roma, continuerà quindi ad allenare. La priorità va alla squadra, che non deve subire conseguenze: “Oggi ne parlo, ma non tornerò più sull’argomento, voglio che tutti mantengano la calma. E voglio dire alle persone che mi vogliono bene, che darò battaglia”. La voce sulle sue condizioni di salute si stava diffondendo rapidamente a Siviglia e l’allenatore iberico ha preferito affrontare pubblicamente la cosa. Sessantatré anni, Caparros ha guidato in carriera oltre al Siviglia anche Deportivo, Athletic Bilbao, Maiorca e Levante. Tornato a Siviglia da direttore sportivo, dopo l’esonero di Machin e il ritorno di Monchi si è riseduto in panchina conquistando tre vittorie su quattro partite.
SPORTAL.IT | 08-04-2019 11:30
Non si placa la rabbia in casaMilan due giorni dopo la partita con la Juventus. Lunedì in Lega Calcio a Milano il designatore degli arbitri Rizzoli e il presidente dell’Aia Nicchi incontreranno i rappresentanti dei club, e secondo il Corriere della Sera i vertici arbitrali riconosceranno gli errori dell’arbitro Fabbri durante il big match di sabato sera e si scuseranno con la società rossonera. Il direttore di gara di Ravenna, un emergente, è andato in tilt al suo primo big match e verrà fermato per alcune settimane. Non dirigerà più partite del Milan fino al termine della stagione. Rizzoli e Nicchi gli imputano soprattutto l’errore sul braccio di Alex Sandro: impensabile, dopo la revisione al Var, non assegnare il calcio di rigore in favore del Milan. Rizzoli ha invece approvato la scelta del Var Calvarese di non richiamare l’attenzione di Fabbri sul “calcetto” nel finale di gara di Mandzukic a Romagnoli, che avrebbe potuto portare al rigore per i rossoneri: la portata dell’accaduto, secondo gli arbitri, non è così grave da giustificare una revisione Var. Improbabile inoltre la prova tv nei confronti del croato. In Lega andranno Gattuso e Romagnoli, tra i più furenti per quanto successo, forse anche Leonardo che dopo la partita si era espresso così: “Il fallo da rigore mi sembra abbastanza chiaro… Siamo molto dispiaciuti, la squadra ha fatto una grande prestazione, poi va via con zero punti dopo questi episodi. Quando giocano così e vanno via con zero punti per errori arbitrali dispiace. Partita condizionata da un arbitraggio inadeguato nelle scelte e nel dialogo. Il comportamento generale dell’arbitro ha causato delle reazioni, l’ammonizione di Calhanoglu è incomprensibile. Ha condizionato abbastanza. Sono situazioni che dispiacciono molto, ma meglio evitare polemiche”. Il club meneghino vuole anche far pesare una statistica particolare: solo due rigori concessi ai rossoneri in tutta la stagione, l’ultimo contro il Parma a dicembre. E’ il record negativo in serie A.
SPORTAL.IT | 08-04-2019 09:36
Dopo 133 giorni Orestis Karnezis è tornato tra i pali della porta del Napoli. Un gol subito, il terzo in campionato in sette presente. L’estremo difensore greco nel post-partita ha rilasciato alcune dichiarazioni a Rai Sport: “Ringrazio il mister per la fiducia che mi dà. Io lavoro in allenamento per farmi trovare pronto quando lui ritiene sia giusto chiamarmi in causa. Sono felice di aver giocato stasera, un po’ meno per il risultato. Siamo riusciti a creare diverse occasioni buone, ma alla fine non siamo riusciti a buttarla dentro”. ARSENAL – “Abbiamo più volte dimostrato quest’anno di essere un’ottima squadra, dotata di gran qualità. A Londra sarà una partita diversa rispetto a quella di oggi”.
(tuttonapoli.net)
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