Europa League: Siviglia e Shakhtar ipotecano, l’ex Klopp resiste
Di Emanuele SaccardoL’Europa League non avrà globalmente il fascino della sorella più attraente, la Champions, tuttavia alzi la mano chi si è annoiato ieri sera. Le gare di andata dei quarti di finale hanno regalato emozioni, incertezza e ritmi forsennati, specialmente per quello che riguarda gli scontri Borussia Dortmund-Liverpool e Athletic-Siviglia. Ed è qui, probabilmente, che casca il proverbiale asino: Braga-Shakhtar era un match con un appeal piuttosto basso (anche se i portoghesi, 5 anni fa, si giocarono il titolo con i connazionali del Porto) e Villareal-Sparta Praga poteva interessare quasi soltanto le tifoserie chiamate in causa. Ecco dove l’Europa League è meno attraente. Ma chi ama il calcio ci passa sopra.
Chi ama il calcio, però, non può non notare che Borussia e Liverpool sono in un certo senso nobili decadute, orfane della più avvezza, per loro, Coppa Campioni; non può non ricordare che il Siviglia, retrocesso dalla Champions, è bi-campione uscente in Europa League e vuole arrivare alla finale del 18 maggio; non può non farsi coinvolgere dalla gagliarda mentalità basca del Bilbao. Insomma: chiaro è che le due gare in grassetto tra queste 4 compagini fossero le più attese. E le aspettative non sono state tradite, anzi.
Il derby spagnolo è quello che ha riservato le emozioni più forti, in special modo andando a considerare una premessa: in questa stagione il Siviglia non aveva mai vinto una gara fuori casa, né in Liga né in Europa League o Champions. Un dato inusuale, una sorta di maledizione che stride guardando la recente bacheca continentale degli andalusi. Quale serata migliore se non quella di Bilbao per rompere il tabù?
Detto fatto, a dispetto del vantaggio dei padroni di casa firmato dal solito Aduriz, capo cannoniere della competizione (per lui, in stagione, 9 centri in Europa League); e nonostante il dominio basco della prima ora di gioco, una supremazia quasi imbarazzante che, dopo il vantaggio, sembrava poter portare alla goleada. Così non è stato: prima Kolodziejczak ringraziava un inaspettato regalo di Muniain, poi Iborra chiudeva il conto a pochi passi dal triplice fischio di chiusura. La squadra di Emery ha piazzato una seria ipoteca sul passaggio alla semifinale, esattamente come lo Shakhtar che, con lo stesso risultato, ha liquidato il Braga in casa propria.
La qualificazione alla Top Four di Europa League, invece, resta in bilico per Borussia e Liverpool. Ci si attendeva una serata elettrica, in particolare per il ritorno di Klopp nella casa che lo ha visto padrone dal 2008 al 2015. Il “mago” è stato accolto, 320 giorni dopo la sua ultima gara sulla panchina giallonera, come fosse il figliol prodigo. E non sono partiti fischi quando, al gol di Origi che ha dato il vantaggio ai Reds, Klopp ha esultato battendosi le mani sul petto come fosse nato e cresciuto dalle parti di Anfield Road.
Come accennato la gara tra il Borussia e il Liverpool è stata vibrante, intensa e divertente, con tante occasioni soprattutto per gli ospiti, murati a ripetizione dallo stato di grazia dell’estremo difensore giallonero Weidenfeller. Se il gruppo di Klopp ha rischiato più volte di trovare la via per il secondo gol, il Dortmund non è stato a guardare, specie nella ripresa: come spesso accade nei suoi secondi tempi di Bundesliga, il Borussia macina gioco e spinge sull’acceleratore sin da subito e, fatalmente, trova sovente la rete avversaria. Non fa eccezione la serata europea: dopo appena 3 minuti dalla ripresa del gioco, su azione di calcio d’angolo Hummels offriva il suo piatto forte, il colpo di testa, riequilibrando la gara. Tra una settimana ad Anfield sarà un’altra battaglia da gladiatori: vietato sbagliare. Vietato mancare.
RISULTATI QUARTI EUROPA LEAGUE (GARE DI ANDATA):
Borussia Dortmund – Liverpool 1-1
36′ Origi (L), 48′ Hummels (B)
Athletic Club – Siviglia 1-2
48′ Aduriz (A), 56′ Kolodziejczak (S), 83′ Iborra (S)
Villareal – Sparta Praga 2-1
3′ e 63′ Bakambu (V), 45′ + 4 Brabec (SP)
Braga – Shakhtar D. 1-2
45′ Rakitsky (S), 75′ Ferreyra (S), 89′ Wilson Eduardo (B)
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