Di Canio stupisce ancora: paga di tasca propria per trattenere i giocatori

Paolo Di Canio ci ha abituati a tutto e al contrario di tutto. Ma è sempre stato coerente con se stesso, pur risultando talvolta apparentemente incoerente. Come quando spintonò e fece cadere un arbitro ai tempi in cui vestiva la maglia del West Ham, per poi venire acclamato a seguito di un gesto di fair play quasi unico, dopo aver fermato un’azione d’attacco dei suoi per via di un infortunio occorso ad un avversario.

Sanguigno, buono e cattivo insieme. L’ex calciatore della Lazio, romano verace, oggi è allenatore dello Swindon Town, formazione che milita in League One (la nostra Serie C). Ed è proprio da tecnico che continua a far parlare di sé: dopo aver punito il suo gruppo con allenamenti all’alba – causa scarso impegno e distrazione – Di Canio ore corre in soccorso della società. Il club è in difficoltà dal punto di vista economico, non ha il denaro necessario per trattenere tre pedine importanti. Infatti John Bostock farà ritorno al Tottenham, il compagno di reparto Danny Hollands al Charlton e l’attaccante Chris Martin al Norwich. I tre sono a fine prestito e servono circa 30 mila sterline per poterli avere ancora a disposizione.

Di qui la proposta senza precedenti del manager italiano: ha dichiarato di voler metter di tasca propria i soldi che servono a non far partire i suoi giocatori. E’ convinto che con il gruppo che ha a disposizione arriverà a vincere il campionato, perciò vuole fare di tutto per giungere al traguardo. Ha sottolineato che quando morirà sarà sì meno ricco, ma  si sarà tolto la soddisfazione di conquistare qualcosa di importante con la squadra. Giù il cappello.