La Roma è pronta a tentare l’assalto al vertice
Di Lorenzo CristalloNel campionato delle cinque sorelle che lottano per conquistare il vertice della classifica, una menzione particolare la merita la Roma di Eusebio Di Francesco. I giallorossi che durante l’estate avevano perso Rudiger, Salah, Paredes, Szczesny, Mario Rui e soprattutto costretti a dare l’addio definitivo per quanto riguarda il calcio giocato a Francesco Totti, non partivano con i favori del pronostico. Inoltre il cambio in panchina tra Spalletti e l’attuale tecnico abruzzese era stato commentato con disapprovazione da molti supporters della “Lupa”. Per alcuni di loro Di Francesco non era ancora maturo per affrontare un’avventura professionale presso una piazza passionale ed ambiziosa come quella romana. La sua esperienza precedente al Sassuolo rappresentava un biglietto da visita non pienamente convincente, così come quel marchio di gioco basato sul “4-3-3” di stampo zemaniano che in molti credevano potesse essere inteso come un mantra irremovibile. Ed invece Di Francesco nel corso di questi mesi ha smentito tali benpensanti, dimostrando una elevata dinamicità tattica per nulla paragonabile al modus operandi del suo maestro Zeman. L’allenatore natio di Pescara sta riuscendo nel compito di amalgamare il gruppo giallorosso, facendo sentire tutti importanti. Questo clima di unione indissolubile sta portando in dote risultati prestigiosi e numeri confortanti che proiettano la Roma nell’olimpo del calcio italiano ed europeo. Parlando di campionato, Dzeko e compagni sono reduci da quattro vittorie consecutive, di cui l’ultima per nulla scontata, ottenuta sul “Franchi” di Firenze. I capitolini a seguito di ciò occupano il quinto posto in classifica, a quota ventisette, con una gara ancora da recuperare. Altro dato che balza all’occhio è l’eccellente tenuta difensiva, visto che la retroguardia giallorossa è la meno battuta del torneo con soli sette centri al passivo. Se spostiamo il focus in ambito europeo, per quanto concerne la Champions League, la Roma è al comando del girone C con otto punti all’attivo, davanti alle più blasonate Chelsea e Atletico Madrid. Il discorso qualificazione agli ottavi di finale è ormai a portata di mano e ciò che ha maggiormente colpito in positivo è stata la prestazione sfoderata sia all’andata che al ritorno al cospetto dei Blues di Antonio Conte. A Stamford Bridge il match è terminato 3-3 con i capitolini che hanno evidenziato grande coraggio e spiccata personalità in casa dei campioni d’Inghilterra in carica, così come al ritorno, in occasione del roboante 3-0, la banda di Di Francesco ha palesato maturità ed ordine tattico a tal punto da mettere alle corde i londinesi. La squadra, nel suo complesso, gira a meraviglia, sintomo di grande fiducia ed ottimismo. In porta Alisson si sta dimostrando un baluardo insuperabile, così come è alquanto affidabile il duo Fazio-Juan Jesus, i quali hanno sopperito in maniera adeguata all’assenza per infortunio di Manolas, con quest’ultimo che ha bagnato con il goal alla Fiorentina il suo rientro in campo. Imprescindibile l’apporto di Kolarov, senza dubbio il migliore innesto effettuato dal d.s. Monchi durante la campagna acquisti estiva. Il serbo ha sfoderato performance d’alto livello, coronate con una rete in Champions League e due in campionato, entrambe su calcio di punizione. A centrocampo giganteggia Nainggolan, abile sia in fase di copertura che d’attacco. Il belga lotta in mezzo al campo, mostrando il suo impegno sino all’ultimo minuto di ogni gara, così come si è visto a Firenze, quando ha fornito un assist pregevole per Perotti, in occasione del definitivo 2-4 a pochi istanti dal fischio finale. De Rossi è l’anima giallorossa, il faro d’esperienza di questa squadra, mentre Pellegrini rappresenta il nuovo che avanza, un centrocampista dal futuro raggiante, ben noto a Di Francesco avendolo allenato anche tra le fila del Sassuolo. In attacco nota di merito per Dzeko che oltre ai sette goal realizzati in campionato e i tre in Champions League, non lesina il massimo impegno quando vi è da recuperare palloni oppure quando è necessario compiere delle sponde per i suoi compagni. Il bosniaco non è solo un cecchino infallibile in area di rigore ma sta dimostrando di essere costantemente nel vivo della manovra. Stagione, sino ad ora, esaltante anche per il “faraone” El Shaarawy con i suoi tre centri in A e la doppietta monumentale con cui ha messo al tappeto il Chelsea all’Olimpico. Applausi anche per Diego Perotti, elemento prezioso a sostegno di Dzeko, lucido in zona goal e completamente rigenerato rispetto alle precedenti stagioni. Come detto, la caratteristica di Di Francesco è quella di far sentire tutti importanti , proprio come accaduto domenica scorsa, in occasione della doppietta siglata da Gerson nella vittoria ottenuta contro la Viola. Il brasiliano durante la gestione Spalletti era apparso un oggetto misterioso, un calciatore di cui disfarsi nella campagna acquisti estiva, ed invece il tecnico abruzzese ha creduto in questo giovane ragazzo, classe 1997, facendo tornare il sorriso al numero trenta carioca che rischiava di soffrire di “saudade”. La Roma vola, i segnali lanciati sono chiari ed emblematici: i giallorossi vorranno essere competitivi per quanto concerne il discorso scudetto e vorranno togliersi delle belle soddisfazioni anche in ambito internazionale. Le critiche sulla campagna acquisti e sulla scelta del nuovo allenatore si sono gradualmente dissolte, lasciando il passo a questo nuovo corso stimolante e proficuo.
Commenta o partecipa alla discussione