Napoli ok con De Guzman, Toro ko, pari per Inter e Fiorentina
Di Emanuele SaccardoTutto considerato, il bilancio del giovedì europeo delle italiane non è malvagio: escluso il Torino, uscito ridimensionato dalla trasferta in Finlandia, il tricolore ha tenuto dritta la barra. La Fiorentina ha già staccato il pass per i sedicesimi, Napoli e Inter ci sono più vicine, il Toro dovrà sudarsi invece la qualificazione fino in fondo – nonostante conservi il secondo posto nel Gruppo B.
Partiamo dai partenopei, chiamati a confermare la crescita mostrata in campionato nella vittoria contro la Roma. Benitez e i suoi necessitavano di un ulteriore segnale di fronte allo Young Boys, che soltanto due settimane fa aveva inflitto un doloroso 2-0 al Napoli facendo registrare il punto più basso della stagione azzurra. In un San Paolo tutt’altro che esaurito è arrivato un successo convincente maturato grazie alla vena dell’olandese De Guzman, autore di una tripletta da ricordare. Con l’aiuto del vento, il centrocampista della Nazionale Oranje ha sbloccato il risultato sul finire della prima frazione, ripetendosi altre due volte nella ripresa. Importante soprattutto la terza marcatura, perché mette il Napoli in una condizione di vantaggio in caso di arrivo a pari punti con lo Young Boys nel Gruppo I: dati i precedenti beffardi di Champions della passata stagione, è un motivo in più per sorridere dalle parti del Vesuvio.
Il Torino, al contrario, non può essere sereno: nel freddo polare di Helsinki è arrivata la prima doccia gelata della sua campagna europea. I padroni di casa, fanalino di coda nel girone B, hanno rifilato un cocente 2-1 ai granata cui non è bastata la tardiva reazione con il gol di Quagliarella al novantesimo. Ventura si è detto molto dispiaciuto, si è scusato con i tifosi e l’ambiente tutto: sa che lo stop di ieri significa aver rimescolato le carte rimettendo in gioco anche i finlandesi. Ma il Torino non è stato la sola vittima di serata: vento, temperatura vicino allo zero e neve hanno messo fuori causa l’arbitro del match, l’irlandese Raymond Crangle, uscito per infortunio muscolare al 40′ del primo tempo. Gioco interrotto per una manciata di minuti e sostituzione con uno dei giudice di porta.
Il segno “x” ha contraddistinto invece la trasferta dell’Inter e la gara casalinga della Fiorentina, rispettivamente impegnate con il Saint-Etienne e il Paok Salonicco. In Francia i nerazzurri impattano il risultato passando in vantaggio con Dodò e gestendo fino all’ennesimo errore difensivo di Vidic, costato il pari ad inizio ripresa. Nel complesso l’Inter ha offerto segni di ripresa dopo la dura caduta di Parma, soprattutto grazie alla verve della linea verde schierata da Mazzarri: Mbaye e Bonazzoli su tutti, giovani di sicuro avvenire che, forse, al tecnico toscano faranno molto comodo anche in campionato da qui in avanti. Il Gruppo F vede i nerazzurri sempre in testa, ora con 4 punti in più rispetto al terzetto che la segue: la qualificazione non è ipotecata ma poco ci manca.
La Fiorentina di Montella, con il medesimo risultato dell’Inter, stacca invece il pass per accedere ai sedicesimi con due giornate di anticipo (senza ancora la certezza del primo posto). Basta lo splendido gol su punizione di Pasqual – con dedica allo sfortunato Bernardeschi, fuori per qualche mese – per riacciuffare i greci e festeggiare il passaggio del turno. Per i gigliati la nota positiva, oltre alla qualificazione, è rappresentata sicuramente dal recupero di Mario Gomez. Il tedesco, schierato dal primo minuto, ha mostrato voglia e carattere, anche se la condizione non può certamente essere quella dei tempi migliori. Sicuramente utile il test europeo per lui: novanta minuti di benzina da mettere nei muscoli, fondamentali anche per la rincorsa della Fiorentina in Serie A.
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