Italia timorosa nel primo tempo, agguerrita nella ripresa. Con la Spagna termina 1-1
Di Lorenzo CristalloItalia double-face. È questa l’immagine fornita dalla nostra nazionale azzurra, nel match di qualificazione ai mondiali in Russia del 2018, al cospetto della Spagna. I ragazzi di Giampiero Ventura sono apparsi timorosi e rinunciatari in attacco nella prima frazione di gioco, quando gli iberici hanno messo alle corde gli azzurri relegandoli in difesa. Nella ripresa, dopo la rete del momentaneo vantaggio iberico firmato da Vitolo, favorita da un’uscita errata di piede da parte di Buffon, la nazionale italiana ha avuto la scossa giusta per sovvertire il leit-motiv della gara. Efficaci le sostituzioni effettuate dal c.t. Ventura con l’ingresso in campo di Immobile e Belotti che hanno donato maggiore verve e frizzantezza nel reparto avanzato. Il goal del pareggio dell’Italia è firmato da De Rossi su calcio di rigore, a seguito di un fallo in area di Sergio Ramos ai danni di Eder. Il big match del girone G termina 1-1 con entrambe le squadre che salgono in classifica a quota quattro punti, alle spalle dell’Albania, prima, con sei punti e reduce dalla vittoria esterna per 0-2 contro il Liechtenstein. A seguire l’Israele a quota tre dopo aver superato in trasferta la Macedonia con il punteggio di 1-2, Macedonia che sarà il prossimo avversario degli azzurri, domenica 9 ottobre alle ore 20:45 a Skopje.
In ottica formazioni, Giampiero Ventura si affida al “3-5-2” con Buffon tra i pali, linea di difesa a tre con Barzagli, Bonucci e Romagnoli, quest’ultimo al debutto dal primo minuto con la nazionale maggiore considerando la squalifica inflitta a Chiellini. De Rossi agisce nel ruolo di playmaker basso, mentre Montolivo e Parolo son gli interni di centrocampo. Lungo le corsie laterali spazio a De Sciglio sulla sinistra e Florenzi sulla destra. In avanti fiducia al tandem Eder-Pellè. Lopetegui risponde con il collaudato “4-3-3”: De Gea in porta, Carvajal e Jordi Alba esterni difensivi. La coppia centrale è formata da Sergio Ramos e Piqué. A centrocampo spazio al trio Koke, Busquets, Iniesta, mentre in avanti Vitolo e Silva agiscono ai lati della punta centrale Diego Costa.
La prima frazione di gioco è interamente di marca iberica, con le “furie rosse” che cingono d’assedio la metà campo azzurra e la nostra nazionale, alquanto impalpabile in attacco, è costretta solamente a difendersi,subendo il prolungato possesso palla ben orchestrato da un insuperabile Iniesta. La prima occasione del match è per il centrocampista in forza al Barcellona, che dall’interno dell’area, estrae dal cilindro un tiro che viene intercettato senza patemi da Buffon. A seguire è il turno di Silva, con un tiro indirizzato sul primo palo, ma in questa circostanza è abile De Rossi ad immolarsi, deviando la sfera in calcio d’angolo. Qualche minuto più tardi è ancora Iniesta a scodellare un cross in area su cui si fionda di testa Piqué ma la traiettoria della palla viene sporcata da un difensore azzurro per poi terminare la corsa sul fondo. L’ultima chance, degna di nota, dei primi quarantacinque minuti, è con Sergio Ramos che offre, di testa, un pallone invitante a ridosso dell’area piccola per Piqué, il quale a sua volta interviene con una capocciata sulla palla, ma Buffon è attento a non lasciarsi sorprendere. Il primo tempo termina così, con le “furie rosse” padroni del gioco e assoluti protagonisti in campo. Gli azzurri non pervenuti e in netta sofferenza dinnanzi ad un avversario di gran lunga più pimpante e con maggiore personalità. Da segnalare l’uscita dal terreno di gioco tra le fila azzurre di Montolivo, per un problema alla parte esterna del ginocchio, al suo posto ha fatto il suo ingresso in campo Bonaventura.
La ripresa inizia con lo stesso canovaccio della prima frazione di gioco, ossia con la Spagna all’attacco e gli azzurri in affanno nel tentare di disinnescare i tentativi offensivi degli avversari. Al 55’ gli iberici si portano in vantaggio: lancio in profondità di Busquets per Vitolo, che supera in uscita Buffon, il quale maldestramente non colpisce la palla, e per l’attaccante del Siviglia è un gioco da ragazzi appoggiare in rete. Spagna in avanti nel punteggio e per il capitano azzurro si tratta di una di quelle rare topiche commesse nella sua lunga carriera. L’Italia dopo la rete subita si sveglia dal torpore ed inizia a creare qualche grattacapo dalle parti di De Gea. Il primo a provarci è De Sciglio con un cross dall’out di sinistra per Pellè, il quale dall’interno dell’area effettua una sponda area per Parolo che però manca il contatto con la palla. Qualche minuto più tardi Florenzi, dalla corsia di sinistra dell’area , scodella un cross radente ed invitante per il neo entrato Immobile che effettua una scivolata ma arriva con un attimo di ritardo all’impatto con la sfera. A seguire, errore di valutazione da parte dell’arbitro tedesco Brych, che non sanziona con un altro cartellino giallo, che avrebbe significato espulsione, Diego Costa, il quale a gioco fermo scaraventa la palla in curva. Atteggiamento punibile, quello mantenuto dall’attaccante in forza al Chelsea, che però se la scampa con un semplice richiamo verbale, prima di abbandonare il terreno di gioco per lasciare spazio a Morata. La Spagna torna a farsi vedere dalle parti di Buffon con Koke che serve in avanti Vitolo, il quale sfodera dal cilindro un tiro angolato che non inquadra lo specchio della porta. All’ 82’ il direttore di gara Brych decreta un penalty a favore degli azzurri a seguito di un intervento falloso di Sergio Ramos ai danni di Eder. Anche in questa occasione non è scattato il secondo cartellino giallo nei confronti del difensore del Real Madrid già gravato da un’ammonizione. Dagli undici metri si presenta De Rossi che con freddezza e precisione spiazza De Gea e sigla la rete dell’1-1. Nei minuti finali è un assedio da parte degli uomini guidati da Giampiero Ventura che cercano ostinatamente la rete del sorpasso. Il primo a provarci è Immobile che si gira in area e serve un assist a ridosso della linea di porta per Florenzi, il quale sopraggiunge con un attimo di ritardo all’impatto con la palla, mentre l’ultima chance è ancora griffata dagli azzurri con un imprendibile Immobile che serve in area Belotti, il quale scaraventa la sfera in rete ma il direttore di gara Brych ferma il gioco per posizione di fuorigioco da parte dell’attaccante granata. È questa l’ultima emozione di una gara dal doppio volto per l’Italia: prima timorosa e costretta alla difensiva, poi arrembante e irresistibile in attacco. Ai microfoni dei giornalisti, il c.t. Ventura, ha espresso parole positive nei confronti dei suoi uomini, abili ad addrizzare una gara che stava prendendo una piega preoccupante. Gli azzurri hanno sì sofferto le avanzate spagnole, soprattutto nella prima frazione di match, per poi riscattarsi mostrando maggior mordente e grinta. Secondo il commissario tecnico, occorrerà continuare a lavorare con grande impegno e umiltà, tenendosi stretto questo risultato confortante, per poi, fra due giorni, cercare di conquistare una vittoria in Macedonia per rilanciarsi ancor di più in classifica. De Rossi, autore del pareggio azzurro, ha apprezzato la reazione di tutta la squadra, che dopo il goal del momentaneo svantaggio non si è lasciata travolgere dallo sconforto ma ha iniziato a macinare gioco, pigiando il piede sull’acceleratore. Il centrocampista giallorosso conclude l’intervista con una battuta ironica su Gigi Buffon, autore di un’uscita maldestra in occasione del goal di Vitolo. Secondo De Rossi fosse stato meglio che il portierone azzurro avesse commesso tale topica con la maglia della Juventus, piuttosto che con quella della nazionale. Ironia a parte, De Rossi nemmeno commenta il goal subito, in quanto al miglior portiere al mondo è concesso un errore che avviene assai di rado nella sua carriera. Nota stonata della serata: l’atteggiamento di Pellè in occasione dell’ingresso in campo di Immobile, quando nell’uscire dal rettangolo di gioco si è rifiutato di salutare con una stretta di mano il c.t. Ventura.
Commenta o partecipa alla discussione