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Di Alessandro LugliDoppia seduta di allenamento per il Napoli a Castelvolturno.
Gli azzurri preparano il match contro la Lazio di sabato al San Paolo per l’anticipo della 24esima giornata di Serie A (ore 20,45).
Al mattino la squadra ha svolto attivazione e circuito di forza. Successivamente solo il gruppo di difensori è stato impegnato in lavoro tattico specifico.
Nel pomeriggio seconde sessione di allenamento. La squadra ha svolto attivazione col pallone e successivamente lavoro tecnico sullo sviluppo del gioco. Chiusura con serie di partitine a campo ridotto.
Seduta differenziata per Albiol e Mertens. Domani allenamento di pomeriggio.
Il portavoce della Lazio, Alfredo Diaconale, tramite il canale ufficiale del club biancoceleste, Lazio Style Channel, ha smentito la presunta rissa tra Simone Inzaghi e Felipe Anderson.
“Siamo ancora arrabbiati per domenica ma c’è la voglia di riscattarci rapidamente. Credo che sabato ci sia una grande partita, sono convinto che la Lazio la onorerà al massimo anche perché da qui a sabato tutte quelle pseudo tensioni su cui si è tanto favoleggiato in queste ore saranno state superate e non ci sarà più ragione di discussione.
Un confronto civile e naturale, al termine di una partita sfortunata come quella con il Genoa, avvenuto dentro lo spogliato è stato un po’ caricato, romanzato e trasformato in una rissa che non c’è mai stata. Era giusto che l’allenatore esprimesse il proprio rammarico per l’andamento della partita e indicasse quelle che erano state le carenze. Parlare di scontro quasi fisico è un’esagerazione che tengo assolutamente a smentire.
Se non ci fossero questi chiarimenti, soprattutto dopo partite finite male, sarebbe da preoccuparsi perché vorrebbe dire che non c’è reazione ma assuefazione al peggio, invece è un segno di vitalità e di attaccamento alla squadra e ai colori.
Tutto quanto va ricondotto nei termini reali che non sono termini drammatici, non sono da scontro epocale tra l’allenatore e Felipe Anderson ma che rientrano nelle logiche di spogliatoio. Giustamente Inzaghi ha espresso il proprio rammarico ma l’allenatore questo deve fare, se avesse fatto altrimenti non avrebbe fatto il suo mestiere ma siccome Inzaghi il suo mestiere lo conosce benissimo e lo svolge al meglio, ha fatto quello che doveva fare. Allo stesso tempo c’è stato un errore da parte dell’intera squadra che non ha saputo reagire adeguatamente al gioco del Genoa e adesso si deve recuperare
Bisogna sempre intenderci sulle cose e prenderle con le giuste proporzioni, il confronto è una cosa, lo scontro fisico è un’altra: non c’è stato scontro fisico ma un confronto dialettico. Niente di drammatico e niente di irreparabile e niente che non sia stato già ricomposto. Il segno dato da Inzaghi che ha concesso un giorno libero è un gesto di distensione per favorire appunto il recupero di quel clima di unità che ha caratterizzato la squadra per tutta la prima parte del campionato. Certo il risulto venuto così che ha dispiaciuto tutti, il dispiacere si manifesta in mille modi ma non certo con le mani alzate.
Il chiarimento riguarda la società che è assolutamente fiduciosa nei suoi giocatori, nel suo allenatore e anche negli atleti stessi che possono avere una giornata storta o un calo di rendimento, poi tutto quanto si supera. I drammi non servono. Certe volte si ha l’impressione che ci sia una ricerca disperata di spunti per poter alimentare un po’ di tensione, questi nervosismi li dobbiamo stemperare e non dobbiamo cadere nei tentativi di tensione sterili.
Volevo fare questo chiarimento anche nei confronti dei tifosi della Lazio che non devono pensare che ci sia un clima di rivolta o uno stadio di assedio nello spogliatoio perché non è vero”.
Arkadiusz Milik è vicino al rientro in campo, dopo l’infortunio al ginocchio rimediato a Ferrara contro la Spal, e nel frattempo continua ad allenarsi.
L’attaccante polacco ha postato su Instagram una foto che lo ritrae, sorridente, durante l’allenamento, accompagnata dalla frase: “Un’altra giornata di lavoro”.
Francesco Modugno, giornalista di Sky, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli in diretta da Castel Volturno.
“Callejon sta bene, ieri ha avuto l’influenza. Mertens? La caviglia sta migliorando, non ha ancora recuperato totalmente ma sta meglio. Albiol? Ha un affaticamento, è da monitorare. C’è comunque fiducia ed ottimismo. Milik e Ghoulam? Credo che col Lipsia possano essere convocati, ma per farli recuperare del tutto ci vorrà ancora un po’ di tempo”.
Mattia Grassani, legale della SSC Napoli, ha fatto chiarezza sul caso Younes ai microfoni di “Si Gonfia La Rete”: “Innanzitutto quello che dice il giocatore non può prescindere dagli accordi formalizzati con la società del Napoli alla presenza dello stesso giocatore. Resta il fatto che il Napoli ha sottoscritto durante il mercato un accordo con decorrenza dal 1 luglio 2018; accordo depositato correttamente in Lega. Al di là delle sensazioni di Younes, il Napoli è l’unico club titolare del diritto alle sue prestazioni sportive. Se Younes deciderà di prendere strade diverse rispetto a questo accordo, si assumerà tutte le responsabilità sia economiche che disciplinari.
Firmare per un’altra squadra è uno scenario impercorribile. Se lo dovesse fare verrebbe squalificato e in più dovrebbe risarcire il danno al Napoli in termini economici. Anche il nuovo club sarebbe considerato a livello patrimoniale responsabile in solido. Oggi si sente dire che i contratti, anche firmati, hanno un valore relativo. Siamo però all’interno di un conteso altamente professionale. Non vi è dubbio che le firme di Younes sono arrivate su una serie di documenti. Credo che se il giocatore continuerà nella sua iniziativa, andrà a sbattere contro un muro a meno che tutto non avvenga alle condizioni del Napoli.
La percentuale del 70% non è stata raggiunta nel momento in cui il Napoli ha vincolato il giocatore. La condizione in esame è decaduta non potendo esplicare i suoi effetti in futuro. La cessione rientrerebbe in logiche di mercato che prescindono da aspetti legali”.
Luciano Spalletti chiarisce il senso dei suoi colloqui con i tifosi, riportati dal CorSera: “Ambiente depresso? Niente di nuovo. Suning ha dei paletti sul mercato, non è un segreto. Con la gente parlo liberamente, mettere le virgolette è un attacco nei miei confronti”. Dal campo, il tecnico nerazzurro pensa di cambiare la squadra per fare spazio a Rafinha.
Napoli e Juventus preparano le delicate sfide con Lazio al San Paolo e Fiorentina al Franchi. La preoccupazione di Sarri è recuperare Mertens – c´è ottimismo per la caviglia del belga – quella di Allegri è come sostituire Matuidi. Cambio modulo con ritorno all´antico o dentro Marchisio? Il Principino annuncia: “Resto e vinciamo ancora”.
Con il quinto risultato utile consecutivo il Milan spera di aver archiviato definitivamente la parola crisi. “Le aspettative di classifica erano altre, ma con Gattuso ora siamo una squadra, spero resti 10 anni”, l´elogio del ds Mirabelli. Bocciato André Silva, si riaccende il ballottaggio tra Cutrone e Kalinic in vista dell´anticipo di sabato con la Spal.
Problemi per le romane, arrivate nel momento decisivo della stagione con diverse difficoltà. La Lazio si è fermato sul più bello e adesso prepara la trasferta di Napoli con il serio rischio di scivolare dal terzo al quinto posto. La Roma, pur rilanciata dal successo di Verona, deve fare la conta dei disponibili: Di Francesco ha soltanto 16 giocatori di movimento a disposizione.
Antonio Conte ottiene fiducia a tempo dal board del Chelsea dopo una riunione d´urgenza in seguito al crollo col Watford. Decisiva la doppia sfida Champions col Barcellona. In serie A stangati con due giornate di squalifica Mazzarri (costretto a saltare anche il derby tra due settimane) e Pecchia, dopo le espulsione dell´ultimo week end.
Altro passo falso per Golden State e Cleveland. I campioni in carica battuti in casa da Oklahoma City, per la squadra di Lebron James arriva la sonora sconfitta ad Orlando. Senza Marco Belinelli, Atlanta torna al successo contro Memphis. In Europa, Reggio Emilia chiude con un successo la Top 16 e vola ai quarti di finale di Eurocup.
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