LEGA CALCIO A 8 – D’Amora: “D’Eugenio super, un’occasione ci ha premiato”, Benedetti: “Assenze? La rosa deve essere più forte”
Di SoloPallone Calcio a 8
Stretta di mano iniziale e complimenti agli avversari a fine partita: ma tra D’Amora e Benedetti emerge più che un ‘fair play’ di rito un sincero apprezzamento reciproco per il lavoro fatto con due squadre che effettivamente seguono i loro allenatori e mettono in pratica sul campo le idee di gioco che i due cercano di trasmettere. D’Amora dopo la vittoria firmata Flavio Campanella rimane imbattuto in stagione contro la Lazio Calcio a 8 ma riconosce il valore del collega che siede sulla panchina avversaria:
“Faccio i complimenti al mister più bravo della Serie A. Ho giocato contro tutti e al di là del risultato quello che mi mette più in difficoltà, al di là del risultato, perchè francamente la partita poteva finire in pareggio. L’abbiamo vinta perché abbiamo sfruttato l’occasione giusta, la partita è stata molto equilibrata, fisica, ci conosciamo e ho avuto la fortuna di trovare il varco giusto. La sfida è stata corretta, senza alcuna problematica. Faccio i complimenti agli arbitri, cosa che non si fa spesso”.
Un plauso D’Amora ce l’ha per tutti i componenti della sua squadra, anche per chi ha sofferto in panchina in una partita tiratissima. Stavolta però il mister del Peperino La Rustica ha un occhio di riguardo per il suo portiere.
“Il migliore in campo almeno per i nostri è Daniele D’Eugenio, un ragazzo che io striglio sempre, anche troppo, ma che secondo me è il portiere più forte della Lega, in assoluto ma soprattutto in prospettiva”.
Per Benedetti un’inaspettata battuta d’arresto in quella che è stata una settimana da sogno per i biancocelesti, iniziata con il 3 a 0 alla Roma capolista nel derby della Lega e conclusasi con la presentazione di César, l’ex della Lazio ‘dei grandi’ che vanta 13 reti in Serie A (tra cui quella storica nel derby del 6 gennaio 2005). Nessuna distrazione vuole Benedetti, entusiasmo e riflettori spettano alla società, a lui e alla squadra solo il lavoro sul campo:
“Faccio i complimenti al Peperino La Rustica, ci piace fare i complimenti ai vincitori. Ora mi brucia e sono nervoso, ma siamo usciti a testa alta. L’euforia post derby, la presentazione di Cèsar sono cose che competono alla società. La squadra deve rimanere ed è rimasta concentrata. Oggi abbiamo affrontato un avversario organizzato, abbiamo sofferto, ci conoscono ed hanno fatto molta densità. Credo che il pareggio alla fine lo meritavamo ma ci sta, non possiamo vincerle tutte. Ora ci rimbocchiamo alle mani e pensiamo alla prossima partita”.
Tante le assenze in campo per la Lazio, da Mariani a Pentassuglia fino a Mirante: per Benedetti anche queste non sono una scusa. Il messaggio è che la rosa deve essere capace di andare oltre i singoli:
“Le assenze non voglio neanche dirle, noi oggi non avevamo assenze. Siamo la Lazio, abbiamo una rosa forte: chi viene in campo deve dare il meglio. Abbiamo trovato un avversario bravo, astuto e intelligente. Abbiamo perso una battaglia ma, come dico sempre, saremo duri a morire”.
Commenta o partecipa alla discussione