Amarcord: [Zdenek Zeman]
Di Alessandro Lugli“Solo chi ha giocato sui campi sterrati, duri, di quel marrone chiaro perché non piove mai, sentendo nelle narici l’odore forte e acre della terra secca, bruciata dal sole, che si alza a ogni contrasto, ti si appiccica addosso e ti porti dietro anche dopo la doccia…Solo chi conosce quell’odore che è sinonimo di fatica, sacrifici ma anche di voglia di giocare e sogni darealizzare, poi riesce ad apprezzare fino in fondo il profumo inconfondibile e fresco dell’erba. Nonostante quasi quarant’anni d’erba, io quell’odore acre lo sento ancora in fondo al naso e non l’ho mai dimenticato, perché mi ha fatto crescere come allenatore e come uomo.E spesso, nei momenti amari, mi ha ricordato la vera essenza di questo sport.
A chiunque piace essere al top, trovare una società super organizzata, ma io non ne ho mai fatto una condizione imprescindibile: ho sempre cercato prima di tutto un posto dove poter esprimere il mio calcio, le mie idee, i miei principi e i miei valori, facendo divertire la gente.
Ho avuto tutto e il suo contrario.
Sono entrato in stadi da sogno, con panchine più comode del divano di casa, e in impianti con le panche in legno, due sedie di plastica ai lati e una rete di recinzione alle spalle a proteggerti dai tifosi indiavolati. Ho lavorato in centri sportivi all’avanguardia e su campi spelacchiati con spogliatoi dove funzionava una doccia su due e l’acqua era pure fredda.
Ho sfruttato palestre con ogni macchinario e usato i gradoni degli spalti e i sacchi di sabbia sulle spalle.
Ho fatto tanti ritiri in hotel a 5 stelle e altrettanti in alberghi Miramare dove la padrona era pure la cuoca. Sono stato assunto da presidenti in doppiopetto, accolti con tutti gli onori nell’alta finanza, e da poveri diavoli di periferia, con cravatte improbabili, abituati a trovare una soluzione all’ultimo minuto.
Ho allenato campioni che guadagnavano miliardi e giovani a cui dovevo prestare i soldi per la benzina.
Ho ammirato coreografie in curva da premio Oscar e tifosi con fumogeni fatti in casa… Ho visto tutto. E a volte sono stato meglio nelle situazioni arrangiate che in quelle apparentemente perfette, trovando nelle prime più seguito, umanità, voglia e disponibilità che nelle seconde.
Ma dovunque mi sono portato dietro quell’odore dei campi in terra della mia Sicilia, dove tutto è cominciato…”
[Zdenek Zeman]
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