Juventus: tre punti con il Benevento, ma quanta sofferenza!

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Si chiude positivamente il mini-ciclo dei bianconeri prima della sosta per le nazionali. Come prevedibile la Vecchia Signora conquista i tre punti in palio al cospetto del Benevento, ma la missione è stata tutt’altro che semplice. La banda di Allegri si impone per 2-1, trovandosi costretta a rimontare una situazione di inaspettato svantaggio. A seguito di questo trionfo, la Juventus sale al secondo posto a quota trentuno, scavalcando l’Inter e portandosi ad una sola lunghezza dal Napoli capolista. Per Higuain e compagni si tratta della quarta vittoria consecutiva in campionato, la sesta tra le proprie mura amiche. Inoltre i bianconeri consolidano il miglior attacco del torneo issandosi a quota trentacinque reti realizzate. Per quanto concerne il Benevento, invece, il compito atteso all’Allianz Stadium si prospettava, sin dalla vigilia, alquanto arduo e complicato. Le “Streghe” nonostante la buona volontà profusa in campo restano inchiodati all’ultimo posto in classifica, con zero punti, e lo score poco incoraggiante di peggior attacco del torneo con cinque goal all’attivo e lo scettro di difesa disastrosa con trentuno reti al passivo. Per i sanniti sarà fondamentale ripartire di slancio, dopo la sosta, in occasione della sfida interna con il Sassuolo, per non salutare anticipatamente qualsiasi tipo di velleità per quanto concerne la corsa salvezza. I bianconeri che per festeggiare il centoventesimo anno dalla nascita del club indossano una divisa inedita in stile anni ’50, iniziano pigiando il piede sull’acceleratore con Douglas Costa autore di un tiro-cross che Brignoli smanaccia sul palo. Al 19’, però, dagli sviluppi di un calcio di punizione dalla distanza è Ciciretti a spedire la palla al di là della linea di porta, complice anche un errato posizionamento di Szczesny. Gioisce lo spicchio di stadio destinato ai supporters delle “Streghe” e per il numero dieci del Benevento si tratta del suo secondo centro in questa stagione. La Juventus trovatasi inaspettatamente sotto nel punteggio reagisce prima con Douglas Costa, il cui fendente si stampa all’incrocio dei pali, poi con Dybala che non capitalizza al meglio una ghiotta occasione all’interno dell’area ed infine con Cuadrado la cui conclusione termina di poco alta sopra il montante. Nella ripresa il pressing dei bianconeri porta i suoi frutti al 57’ quando Matuidi, di testa, appoggia al centro dell’area per Higuain, il quale in semigirata non lascia scampo al fino ad allora impeccabile Brignoli. Festeggia il “pipita” che tocca quota sette reti in questo campionato. Al 65’ gli uomini guidati da Massimiliano Allegri mettono la freccia: Alex Sandro dal versante di sinistra scodella un cross invitante in area dove Cuadrado, di testa, trafigge l’estremo difensore dei sanniti. Sorpasso dei bianconeri grazie alla rete numero tre in questo torneo dell’esterno d’attacco colombiano. Nei restanti minuti occorre segnalare un tiro pericoloso da fuori area di Cataldi che mette i brividi a Szczesny e qualche tentativo da parte dei padroni di casa di triplicare le marcature. Al fischio finale decretato dall’arbitro Abisso tira un sospiro di sollievo la Juventus, che prosegue la marcia di avvicinamento al primo posto, pur rischiando una beffa clamorosa al cospetto della “cenerentola” di questo campionato. Ai microfoni dei giornalisti, mister Allegri ha così giudicato la prestazione sciorinata dai suoi calciatori: “Arrabbiato nel finale? Perché quando siamo andati in vantaggio ci siamo fermati di nuovo, abbiamo concesso quel tiro a Cataldi e il calcio d’angolo. A parte questo, faccio i complimenti ai ragazzi: abbiamo avuto tante palle goal che abbiamo sbagliato ed è stato bravo anche il loro portiere, ma siamo stati bravi a restare lucidi nel secondo tempo, con pazienza. Una vittoria importante che ci fa riavvicinare al Napoli, anche se il campionato è ancora lungo”. Queste, invece, le dichiarazioni rilasciate da Roberto De Zerbi a margine dell’ennesimo ko dei sanniti, anche se stavolta la dinamica del match lascia ben sperare in vista dell’immediato futuro: “Venire a giocare allo Stadium è proibitivo, la differenza di qualità, fisicità, personalità è troppo evidente tra noi e loro. Poi però c’è anche la dignità, che è un’altra cosa: io ci tenevo ad uscire dal campo con una partita dignitosa e ci siamo riusciti. Quando rientreranno gli infortunati, sono convinto che ce la giocheremo. Un esempio per noi deve essere il Crotone di Nicola: dobbiamo imparare da loro, io apprezzo molto il lavoro di Nicola”.


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