Higuita, il ritorno dello Scorpione
Di Daniele Grattieri
Ci sono avvenimenti – da buoni calciofili avvinghiati ad un modo antico di concepire il gioco del pallone – che prevaricano qualunque “ultima notizia” dai campi e dal mercato.
In questi giorni è stato reso ufficiale il ritorno di Josè Renè Higuita Zapata al calcio giocato. La sua nuova squadra è il Guaros de Lara, che milita nella serie A venezuelana.
Per i giovanissimi lettori – o per i più distratti – che si stanno chiedendo chi è Josè Renè Higuita Zapata – o più semplicemente Higuita – forse un’occhiata alla foto potrà essere utile.
Higuita è stato infatti l’inventore della mossa dello scorpione, un tipo di parata molto coreografica, della quale tutto il mondo ebbe efficacie dimostrazione nell’amichivole Inghilterra-Colombia (1995).
Oltre alla mossa dello scorpione, Higuita resterà nella storia come miglior portiere goleador (69 reti in nazionale) e per un’uscita pazza (si spinse palla al piede fino a centrocampo: non c’è altro termine per definirla!) che costò cara alla sua squadra durante i Italia ‘90 (il camerunense Milla ringrazia ancora).
L’altra faccia di Higuita si chiama cocaina: su Wikipedia è quasi imbarazzante la frase in cui lo si ricorda come “grande amico di Maradona”.
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