Olanda avanti grazie a Krul, Argentina ok con Higuain
Di Emanuele Saccardo8′ Higuain
Olanda – Costa Rica 4-3 d.c.r. (0-0)
Che questo sia il Mondiale dei portieri è ormai un dato di fatto, confermato ampiamente dall’epilogo dei quarti andato in scena ieri sera a Salvador de Bahia tra Olanda e Costa Rica. Ci vuole coraggio nel prendere delle decisioni, ce ne vuole comunque altrettanto per subirle e mantenere il sangue freddo: al 119′ il c.t. olandese Van Gaal si prende sulle spalle il destino del match gettando nella mischia il secondo portiere Tim Krul, con lo scopo evidente di puntare su di lui per i calci di rigore. A quanto pare il tecnico gli sussurra un emblematico “Credi in te”, prima di avvicendarlo con l’ottimo Cillesen – autore di un miracolo che blinda lo 0-0 su Urena al 117′, tra l’altro.
Questa sorta di sliding doors porta i risultati sperati perché il neo entrato del Newcastle ne para due (su Ruiz e Umana, uno degli eroi contro la Grecia); ciò che non sappiamo è quali effetti potrà avere su Cillesen in prospettiva semifinale. Van Gaal ha ammesso candidamente che, nella preparazione alla sfida con la Costa Rica, Krul è stato ampiamente avvertito del diabolico e illuminato piano, mentre il titolare non ne ha saputo nulla per non subire turbamenti nella preparazione. Scelta forse discutibile, senza dubbio vincente. Ma chissà cosa sarebbe accaduto in caso contrario, e chissà cosa potrà accadere nella psiche del portiere titolare.
Nel mezzo di questo atto teatrale applicato al gioco del calcio, c’è stata una gara di chiaro stampo Orange sin dall’inizio: 20 tiri contro 6, 15 a 3 nello specchio della porta, 14 parate di Navas e 3 di Cillesen, 64% di possesso palla a favore dei tulipani; il tutto condito da un palo e due traverse colpite da Robben e Van Persie. Lecito pensare che la giustizia degli Dei pallonari abbia voluto premiare l’Olanda alla resa dei conti dagli undici metri. Alla Costa Rica resta la soddisfazione dei tanti complimenti ricevuti in virtù di un cammino straordinario: cinque partite, nessuna sconfitta sul campo, appena due reti subite. Pinto ha saputo interpretare al meglio ogni gara, sia dal punto di vista tecnico che tattico. Lui, in ogni caso, il suo campionato del Mondo lo ha già vinto.
L’altro quarto di finale ha visto trionfare l’Argentina con il minimo scarto: 1-0 sul Belgio grazie alla prima rete di Gonzalo Higuain in questo torneo, prestazione perfetta dal punto di vista tattico. Sabella centra la qualificazione al penultimo atto dopo la bellezza di 24 anni, disegnando una squadra in grado di irretire le velleità di Wilmots: i terribili ragazzi del Nord non sono stati incisivi come nelle gare precedenti e anche i cambi, solitamente decisivi (Mertens e Lukaku su tutti), non hanno scalfito la perfetta macchina da corsa Argentina. Messi ha fatto il suo a tratti, ciondolando in tutte le zone offensive del campo per poi accendersi improvvisamente e illuminare il pomeriggio di Brasilia. Nel complesso è giusto che la seconda semifinale di Brasile 2014 sia un altro scontro tra Sudamerica ed Europa: Olanda e Argentina meritano di essere fra le prime quattro del pianeta.
PROGRAMMA SEMIFINALI:
Germania – Brasile (08/07, ore 22, Belo Horizonte)
Argentina – Olanda (09/07, ore 22, San Paolo)
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