Napoli: Che senso ha?
Di Alessandro LugliPerdere uno scudetto contro una fortissima antagonista come la Juventus non è un peccato mortale. Ma perderlo raccogliendo un solo punto su sei in due partite contro squadre di medio livello come Fiorentina e Torino non è cosa abituale. E’ ciò che è successo al Napoli di Sarri, che mai come quest’anno è andato davvero molto vicino, alla conquista dell’agognato titolo italiano. Titolo che è stato, ormai vinto, per la settima volta, consecutiva, dalla Juventus.
Eppure se pensiamo a un paio di settimane orsono, ad un Napoli corsaro in quel dello “Stadium” di Torino, adesso sembra tutto cosi poco vero, pensare a una squadra azzurra a -6 dai bianconeri a due giornate dalla fine del torneo.
Eppure è la verità.
Si può parlare dell’arbitro Orsato e delle lamentele che sono scaturite dopo l’arbitraggio discusso di Inter-Juve oppure dell’espulsione patita da Koulibaly in quel di Fiorentina-Napoli, o dell’arbitraggio di Irrati in Juve-Bologna e della mancata espulsione dello juventino Rugani e del mancato annullamento della rete juventina di Khedira.
Ma se il Napoli, in questo arco di tempo perde 3-0 a Firenze e pareggia 2-2 in casa col Toro, che senso ha parlarne e discuterne?
De Laurentiis ha dichiarato che il campionato è falsato, che Sarri è meno bravo di quel che tutti dicono, e che molto probabilmente l’anno venturo lo sostituirà con qualcun altro….
Ma se, ripetiamo, si perde, nel clou del campionato, e della stagione, con la Fiorentina e si pareggia in casa col Toro, che senso ha parlare di arbitraggi filo-juventini e di altre cose del genere?
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