Serie A: Spezia-Napoli 0-3
Di Alessandro LugliUn Napoli sornione e pratico, ha avuto la meglio su uno Spezia poco incisivo e ha fatto sua la gara, che lo pone sempre più leader del campionato. Adesso dopo 21 giornate di campionato sono 56 i punti per la compagine di Spalletti, troppo bello per essere vero. Molto probabilmente, attualmente, il Napoli più bello della sua storia, sebbene nella gara con i liguri, dobbiamo affermare che non si è visto un grande Napoli, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa invece, auspice un rigore, ottenuto quasi subito, per un fallo di mano evidente, e realizzato da Kvaratskhelia, si è assistito poi, ad una gara dove gli azzurri, sono apparsi più lucidi in fase offensiva e hanno colpito due volte con Osimhen, sempre più bomber della serie A, con 16 reti. Un Napoli, che adesso a un +13 sulla seconda in classifica, che è l’Inter, e che sta ottenendo, la squadra campana, risultati positivi e vittorie a iosa, senza soluzioni di continuità.
Luciano Spalletti analizza la prestazione del Napoli contro lo Spezia ai microfoni di Sky: “Abbiamo giocato con la testa giusta, poco fluidi all’inizio, anche per come è stato in campo lo Spezia. Ma è importante essere entrati bene in campo. Abbiamo bisogno della qualità di Osimhen e Kvara, del loro estro, della loro fantasia. Quando le partite si appiattiscono sono quelli che fanno la differenza. Bisognava trovare la prima punta, giocare di sponda per pulire palla sulla trequarti ed entrare bene. A volte ci stava di giocare di appoggio su Osimhen, che è veramente forte dal punto di vista fisico. Questo Napoli come la mia Roma? Qui si va più nella coralità della squadra, nell’essere disponibili come ha fatto Kvaratskhelia che ha fatto calciare Osimhen sul terzo gol. Scudetto o Champions? Ci sono momenti nella vita in cui si raggiungono dei risultati e allora o ci si accontenta, o si prova a raddoppiare. Noi non abbiamo nessun dubbio: abbiamo deciso di raddoppiare. Andiamo a giocarci le partite cercando di andare a determinare qualcosa per l’amore dei tifosi. Ci amano e dobbiamo esserne orgogliosi”.
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