Moratti, ennesimo autogol
Di Daniele GrattieriSe parli ad un interista del 5 maggio 2002, non ti rivolgerà più la parola. I cugini rossoneri hanno dedicato sciarpe, cori e striscioni a questa data, in cui una squadra con lo scudetto già in tasca andò a giocare contro una storica gemellata (con uno stadio intero a favore) e riuscà a prendere 4 reti favorendo la rimonta bianconera all’ultimo soffio.
Una rimonta che Moratti ha recentemente attribuito alla “banda di truffatori” che maneggiava (dicono) in cui tempi (non certo lontani) le sorti del calcio italiano. Moratti forse ha dimenticato che quello scudetto scucito dal petto dei suoi fu uno scudetto certamente fortunoso – per chi lo vinse – ma frutto di una debacle fisica e psicologica tuttora inspiegabile. Fa bene Cobolli Gigli (nella foto) a ricordare a Moratti che la Juventus meritò ampiamente quello scudetto.
O forse vorremmo credere alla storiella di un campionato pilotato appositamente per creare i presupposti di un sorpasso all’ultima giornata? E volendo credere a questo, come si potrebbe pensare a dei perdenti totalmente estranei da intrallazzi?
Meditiamo gente, meditiamo…se sta nascendo un epoca di alternati gioie milanesi, non è certo perchè le pecore hanno avuto la meglio sui lupi…
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