La Roma inizia a carburare. Il metodo Di Francesco funziona

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Qualcuno a inizio stagione aveva accolto Di Francesco con un pizzico di scetticismo, altri esprimevano un sorriso malizioso verso un tecnico bravo e preparato ma messosi in luce solamente al Sassuolo e qualcun altro di spicco, come Massimo D’Alema, tifoso vip giallorosso, si fece scappare una battuta infelice sull’allenatore abruzzese, dichiarando che la Roma, dopo Spalletti, sia rimasta orfana di una guida tecnica affidabile e di valore. Tutti prontamente smentiti, con tanto di scuse in diretta tv da parte dell’ex Presidente del Consiglio, perché Eusebio Di Francesco non solo si sta dimostrando pienamente all’altezza di guidare una compagine ambiziosa come la Roma, ma di avere attorno a sé il consenso e la fiducia di tutti i suoi calciatori, pronti a mettersi al servizio per la causa della “Lupa”. I risultati dopo sei gare di campionato disputate, in quanto il match con la Samp vada recuperato, parla di una Roma al quinto posto, con quindici punti all’attivo e nettamente in crescendo dopo il ko rimediato alla seconda giornata contro l’Inter. In serie sono state superate brillantemente Verona, Benevento, Udinese ed infine, nel colpaccio di domenica scorsa a San Siro,il Milan, esame di maturità superato a pieni voti. Senza dimenticare un cammino più che soddisfacente in Champions League. Se lo 0-0 contro l’Atletico Madrid è apparso ai più una prova di resistenza del portiere Alisson al cospetto dei continui attacchi da parte dei “colchoneros”, la vittoria ottenuta a Baku contro il Qarabag, rappresenta un risultato prestigioso visto che i capitolini non ottenevano gloria in trasferta dal lontano 2010. Il calendario, dopo la sosta, prevede due incontri che testeranno il livello della compagine giallorossa contro la capolista Napoli, in campionato, e il Chelsea di Antonio Conte in Champions League, due sfide che faranno luce sul lavoro svolto dal tecnico Di Francesco e sulle reali potenzialità di una Roma che gradualmente sta smentendo ogni tipo di critica, giunta alquanto frettolosamente. Il dato che spicca maggiormente è la tenuta difensiva con i soli quattro goal subiti in serie A, che la posiziona al secondo posto tra i migliori reparti arretrati del nostro campionato, mentre in avanti Dzeko non ha affatto dismesso i panni da killer d’area di rigore, realizzando fino ad ora ben sette centri nel nostro torneo ed un goal in Champions League. Tra l’altro Eusebio Di Francesco stupisce nel non essere intransigente in base al suo mantra che prevede il 4-3-3. A San Siro, nell’ultima sfida contro il Milan, è apparso evidente il cambio tattico in corso d’opera passando ad un 4-2-3-1 che ricordava la Roma di Spalletti, e proprio nel momento in cui è avvenuta questa modifica in base ad esigenze sopraggiunte, i capitolini hanno siglato il raddoppio che ha mandato in soffitta qualsiasi intento rossonero di riagguantare il match. In vista della gara contro il Napoli, l’allenatore abruzzese ritroverà Schick e Karsdorp, entrambi in via di recupero dai rispettivi infortuni e quindi convocabili, così come sia Strootman che Pellegrini potranno lasciare l’infermeria per tornare a disposizione di Di Francesco. L’olandese sta guarendo da un ematoma muscolo/fasciale, mentre Pellegrini non ha risposto alla convocazione della nazionale azzurra in quanto bloccato da un edema al polpaccio destro in fase di guarigione. Il popolo giallorosso galvanizzato dalle ultime prestazioni dei propri beniamini non attende altro che la squadra dia seguito a questi prestigiosi risultati al fine di lottare ad armi pari con le prime della classe, inseguendo un sogno dal nome scudetto.


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