Azzurri: prosegue il toto-allenatore, in ballo anche Fabio Cannavaro (a sorpresa)

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Cannavaro_Fabio_Mondiali2006_Xin--400x300E’ tipico degli italiani fare i conti senza l’oste. E anche la Nazionale non sfugge a questo confermato luogo comune. Gli azzurri non si sono ancora qualificati per la fase finale del Mondiale brasiliano in programma il prossimo anno, eppure si fa già il toto-allenatore post spedizione.

Vero è che Cesare Prandelli, l’attuale commissario tecnico, ci ha messo del suo, non facendo mistero del fatto che a fine contratto voglia tornare a fare ciò gli si adatta meglio: l’allenatore. L’ex tecnico della Fiorentina desidera rituffarsi nel lavoro quotidiano, cosa che da selezionatore gli è impossibile. Sono mesi che si sussurra intorno all’argomento, è la scoperta dell’acqua calda; già dopo la Confederation Cup, Prandelli aveva tentennato, causa un offerta importante del Psg. Ma la professionalità che lo contraddistingue gli ha imposto di portare a termine il contratto quadriennale. Lui per primo ha sempre creduto nel progetto Italia, spesso divertendo e divertendosi.

Resta il fatto che tra dieci mesi andrà trovata una nuova guida per il gruppo azzurro. E non sarà una facile impresa, soprattutto prendendo in esame la situazione economica della Federazione. Causa crisi, è già prevista una riduzione allo stipendio del futuro tecnico della Nazionale: si passerà dagli attuali 1,5 milioni di euro a 600, massimo 700 mila annui. Cifre che allontanano i grossi nomi, ma che potrebbero avvicinare sane e suggestive novità.

Come Fabio Cannavaro. Il suo nome è spuntato dal cilindro un pò a sorpresa, più per i media che non per gli addetti ai lavori. La candidatura dell’ex juventino, infatti, circola negli ambienti azzurri da qualche tempo, in virtù degli ottimi risultati ottenuti al supercorso di Coverciano. Ipotesi assai affascinante, soprattutto perché Fabio rappresenta l’icona vivente del Mondiale vinto in Germania nel 2006. Di quella compagine era il capitano e, a fine stagione, fu Pallone d’Oro. Costerebbe poco e garantirebbe un cambio di rotta senza precedenti. E’ pur vero che non ha, di fatto, alcuna esperienza in panchina. Però l’ostacolo potrebbe essere aggirato con un sapiente innesto di collaboratori navigati al suo fianco.

Restano comunque in piedi i nomi già noti di Allegri e Mancini; entrambi si sono detti onorati di poter, un giorno, allenare la Nazionale azzurra. Ma un conto è dirlo a parole, un conto sarà capire cosa accadrà da qui a un anno. Forte anche la candidatura di Zaccheroni, attuale c.t. del Giappone, spinto da Arrigo Sacchi, che in Federazione conta e non poco.

Intanto c’è solo da concentrarsi sui due prossimi impegni dell’Italia, le insidiose sfide contro Bulgaria (domani sera a Palermo) e Repubblica Ceca (martedì 10 a Torino, Juventus Stadium). Sei punti fondamentali per centrare la qualificazione alla rassegna sudamericana.


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