Una Fiorentina convincente mette in mostra il gioiellino Bernardeschi
Di francodi Lorenzo Cristallo
In questo caldo pre campionato estivo fatto di tornei internazionali ed amichevoli di lusso, una squadra che sta stupendo e convincendo gli addetti ai lavori è senza dubbio la nuova Fiorentina targata Paulo Sousa.
Il successo di domenica sera contro i campioni d’Europa del Barcellona, in occasione dell’International Champions Cup, ha messo in mostra una squadra vivace e in ottima forma dove è esploso il gioiello Bernardeschi autore di una doppietta storica. Il numero dieci viola sembra voler ricalcare le gesta di personaggi del passato che indossarono la maglia dei gigliati come Antognoni e Roberto Baggio. Bernardeschi è un giovane dal futuro assicurato e dalle ottime prospettive e il neo tecnico lusitano vorrà senza dubbio puntarci. Note positive sono giunte anche da altri uomini di grande carisma e personalità presenti nella rosa viola come Borja Valero e Joaquin, due elementi di garanzia e veri e propri veterani in casa Fiorentina. Dai loro piedi passeranno gran parte del gioco dei gigliati, il loro apporto sarà determinante e innegabilmente la loro esperienza sarà utile per compiere il definitivo salto di qualità.
Regna grande attesa anche per Giuseppe Rossi che è rientrato in campo dopo il lunghissimo infortunio che lo ha tenuto fuori dal rettangolo di gioco per tutta la passata stagione. Le sue apparizioni nelle amichevoli contro il Paris Saint Germain (in cui ha realizzato un goal su calcio di rigore) e Barcellona sono confortanti. Ha dimostrato di non aver perso il senso del goal e di essere un’attaccante rapace in area di rigore. Lui, Babacar e per l’appunto Bernardeschi sono per ora le frecce nell’arco dell’attacco di Paulo Sousa. In attesa di un nuovo attaccante che vada a rimpiazzare l’addio di Mario Gomez atterrato in Turchia tra le fila del Besiktas, i nomi che si susseguono sono quelli di Destro, Borini o addirittura di un ritorno in viola (l’ennesimo) di Alberto Gilardino rientrato in Cina nel Guangzhou dopo il prestito semestrale nella scorsa stagione.
Tra i nuovi arrivati in casa viola ha destato ottima impressione Mario Suarez, che ha evidenziato grande personalità e senso della posizione. L’ex Atletico Madrid sarà uno dei due che comporranno la coppia mediana di centrocampo nel modulo tattico che Paulo Sousa predilige particolarmente, ovvero sia il “4-2-3-1”. Sono invece appena arrivati Gilberto e Astori che da pochi giorni sono al servizio del nuovo tecnico. Il brasiliano rappresenta un valido elemento come terzino destro da cui si attendono scorribande lungo la fascia, invece Astori andrà a sostituire Savic e con Basanta darà vita ad una sana concorrenza su chi andrà ad affiancare il baluardo difensivo Gonzalo Rodriguez come pilastro nel pacchetto arretrato. Astori dopo un tira e molla con il Napoli e i problemi contrattuali legati ai diritti d’immagine ha scelto Firenze come tappa della sua carriera ed è giunto al club dei Della Valle con un prestito con diritto di riscatto, firmando un contratto quadriennale da quasi un milione di euro a stagione.
Questa sera i viola affronteranno il Chelsea, match valido per l’International Champions Cup e sarà l’occasione buona per i dirigenti del club londinese e i Della Valle per trovare una soluzione in merito al transfer riguardante Salah che è approdato alla Roma ma che per adesso la società giallorossa non può ancora ufficializzare e presentare alla stampa. Proprio il caso Salah, sommato all’esonero di Montella ad inizio giugno, avevano creato caos nell’ambiente viola e regnava un marcato scetticismo su ciò che sarebbe stata questa stagione.
Ed invece passo dopo passo, con il lavoro, la preparazione e la tattica, la squadra guidata da Paulo Sousa sta strappando applausi, ha messo in mostra talenti assoluti e c’è la volontà di togliersi di dosso l’etichetta di “bella e incompiuta” che ha caratterizzato la gestione Montella, casomai con la conquista di un titolo in Italia o in Europa che dia lustro e smalto ad una società che opera sempre dando grande risalto al fair play finanziario e mettendo in mostra un’organizzazione assai invidiabile.
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