Povero Eriksson: quando lo stile non conta
Di Matilde BerettaGentile, onesto, affabile, posato, misurato, cordiale. Un pezzo di pane.
Ovunque sia andato, Sven Goran Eriksson ha lasciato un’impronta di uomo vero, mai smodato e sopra le righe. Una mosca bianca in un panorama di allenatori urlatori, circensi, coloriti e un po’ maleducati.
Ha conosciuto la magica atmosfera della Capitale, Roma. Ha guidato i Leoni della nazionale Inglese. Ne ha viste tante Eriksson, e oggi è ad un passo dall’esonero. Chiamato alla guida del Manchester City, lo ha portato in alto e ora sta per ricevere il benservito.
Sì, lo avete pensato anche voi? Paese che vai, presidente di calcio che trovi…
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