Mezza festa Juve: ritrova Lichtsteiner, ringrazia Buffon

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LichtsteinerBorussia Moenchengladbach – Juventus 1-1 (1-1)

18′ Johnson (B), 45′ Lichtsteiner (J)

Lo spot della stagione bianconera è sintetizzato nei 90 minuti giocati al Borussia Park: partenza lenta, giocatori quasi spaesati, avversari padroni e in vantaggio; poi la reazione, la supremazia, il rimpianto e un po’ di paura nel finale. Un film già visto tante, troppe volte in questa stagione. Ma se in campionato Buffon e compagni arrancano lontano dalla vetta (nonostante la vittoria di domenica scorsa nel derby della Mole), in Champions League le cose vanno un filo meglio. Già, perché gli ottavi di finale non sono poi così lontani, al netto dei pareggi contro il Moenchegladbach tra andata e ritorno. Certo, se il Manchester City non avesse vinto contro il Siviglia, ieri sera, ora staremmo parlando di qualcos’altro; e, con tutta probabilità, il bicchiere di Max Allegri sarebbe mezzo vuoto e non mezzo pieno.

Invece, nonostante l’1-1 maturato in terra tedesca, la Juventus può in parte festeggiare: il Siviglia (che la Vecchia Signora andrà a trovare nell’ultimo turno del Gruppo D) è in ritardo di 5 punti rispetto a Buffon & C. e con il City – da affrontare tra le mura amiche dello Stradium – basterà anche un pari per vedere da vicino gli ottavi di finale. A parte i calcoli e l’ottimismo, tuttavia, Allegri deve fare i conti con una creatura che balbetta ancora e, qualche volta, pericolosamente.

Contro il Moenchengladbach l’avvio è di quelli shock: pallino in mano ai padroni di casa (con punte di possesso palla vicine al 75%), che arrivano da 6 successi consecutivi in Bundesliga e, quindi, con una condizione fisica e mentale di grande spessore. La Juventus si mette in campo con un 4-3-1-2 che va subito in bambola: in mezzo è solo Pogba a confermare la crescita dell’ultimo periodo, mentre Marchisio boccheggia, Sturaro non parla lo stesso linguaggio di Lichtsteiner ed Hernanes fatica a trovare la posizione – lasciando tra l’altro Dybala e Morata piuttosto isolati davanti. La squadra di Schubert, al contrario, padroneggia il suo 4-4-2 mostrando freschezza, buona qualità e tante sovrapposizioni che fanno sicuramente felice un intenditore come Arrigo Sacchi.

Dopo una serie di conclusioni dalla distanza (al 13′ Buffon è battuto ma la traversa gli strizza l’occhiolino), giunge come una tassa il gol dei tedeschi: un cross innocente dalla sinistra viene lisciato da Chiellini, Raffael ringrazia e apparecchia per Johnson che, con una rasoiata alla destra di Buffon, certifica l’1-0 M’Gladbach. Inizialmente la Juve pare non reagire ma, complice un calo degli avversari, pian piano salgono in cattedra Evra e Pogba. La coppia francese incrina le certezze difensive germaniche: prima il terzino ci prova di testa ma viene murato, poi il numero 10 pesca il jolly servendo sulla destra l’accorrente Lichtsteiner.

E qui il tempo di ferma e trova lo spazio per raccontare la favola dello svizzero: mentre carica il destro al volo che si spegnerà in rete nell’angolino basso di sinistra, forse gli saranno tornati alla mente, in un istante, i 40 giorni di stop obbligatori per un cuore che faceva i capricci e che, magari, avrebbe potuto sussurrargli che no, a calcio non si può più giocare. Ma il cuore di Lichtsteiner è forte, è d’atleta e, in fondo, la sua aritmia si riesce a risolvere con un intervento di ablazione. Un passaggio di routine, niente di trascendentale per la chirurgia del 2015. Così, in quel gesto tecnico e atletico del 45′ di una partita di Champions League giocata in Germania, c’è tutta la gioia di un ragazzo che scrive la parola fine sopra un periodo se non buio, perlomeno scricchiolante. Il tempo torna a scorrere a velocità normale e la Juve fa 1-1.

Nella ripresa i bianconeri partono a mille e sfiorano subito l’1-2 con Pogba. Ma è un fuocherello che viene spento dall’avventatezza di Hernanes che, ingenuamente, si fa espellere da Kuipers per una brutta entrata a piedi uniti su Dominguez. Allegri si copre, toglie Dybala e Morata inserendo Cuadrado, impostando un 5-3-1 a protezione della porta di Buffon e, quindi, del pari. Schubert però pungola i suoi e manca poco che ripassino in vantaggio. Ma la porta juventina è difesa da San Gigi, scusate tanto: al 32′ Buffon ipnotizza Stindl (respinta di piede da due passi), poi devia sulla traversa la conclusione di Hazard (fratello di Eden), quel tanto che basta per far tirare un sospiro di sollievo alla banda del tecnico toscano. Grazie a Lichtsteiner e Buffon, il bicchiere è davvero mezzo pieno.

RISULTATI GARE CHAMPIONS LEAGUE DEL 3 NOVEMBRE 2015:

GRUPPO A: Real M.-Psg 1-0, Shakhtar D.-Malmoe 4-0 CLASSIFICA: Real M. 10, Psg 7, Shakhtar e Malmoe 3

GRUPPO B: Manchester Utd.-Cska M. 1-0, Psv-Wolfsburg 2-0 CLASSIFICA: Manchester Utd. 7, Psv e Wolfsburg 6, Cska 4

GRUPPO C: Astana-Atletico M. 0-0, Benfica-Galatasaray 2-1 CLASSIFICA: Benfica 9, Atletico M. 7, Galatasaray 4, Astana 2

GRUPPO D: Borussia M.-Juventus 1-1, Siviglia-Manchester C. 1-3 CLASSIFICA: Manchester C. 9, Juventus 8, Siviglia 3, Borussia M. 2


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