11° turno: prima frenata per la Roma, ultima chiamata per il Milan
Di Emanuele SaccardoPoco meno di un terzo di campionato è stato giocato, ma molto si è già delineato. La Roma, capolista ancora imbattuta, non è un fuoco di paglia e lo dimostra paradossalmente il pari di ieri sera contro il Torino. Paradossalmente perché è il primo mezzo stop stagionale, dopo le dieci vittorie consecutive da record; paradossalmente perché si è visto lo spirito di Garcia nella reazione giallorossa al pareggio di Cerci: venti minuti finali nei quali la banda orfana di Totti e Gervinho ha cercato con tutte le forze i tre punti, sfuggiti per la buona organizzazione difensiva degli uomini di Ventura.
Domenica la Roma affronterà il Sassuolo, reduce dalla rocambolesca vittoria di Genova sulla Samp, e la possibilità di allungare almeno su una tra Napoli e Juventus è concreta: è infatti in programma lo scontro diretto tra partenopei e bianconeri, che arriveranno alla super sfida carichi delle tossine europee dei rispettivi impegni con Marsiglia e Real Madrid. Conte sembra aver ritrovato il bandolo della matassa (tre vittorie consecutive e zero reti al passivo), Benitez continua a far sognare una città intera e si gode i gioielli di famiglia Mertens e Callejon.
Resta in mezzo alla bufera il Milan, che dopo l’ennesima battuta d’arresto con la Fiorentina (per giunta in casa) vede assottigliarsi le opportunità di riagganciare il gruppone di testa; è vero che manca molto alla fine del campionato e ai relativi verdetti, ma è altrettanto difficile immaginare una rimonta rossonera nello stile della stagione scorsa. I presupposti non sono gli stessi, la squadra sembra non seguire più Allegri, sempre più sulla graticola e atteso da due sfide, contro Barcellona e Chievo, per le quali stanno già suonando le trombe del giudizio. La società, dal canto suo, è in apparente moto di rivoluzione: si sprecano nomi illustri per indovinare il sostituto di Galliani, inviso a Barbara Berlusconi a dispetto di smentite frettolose, si puntano indici contro campagne acquisti non in linea con le necessità del tecnico e, soprattutto, si traballa per la mancanza di una concreta programmazione. Diciannove punti di ritardo dalla prima in classifica e soltanto otto di vantaggio sull’ultima, gettano nello sconforto più totale l’ambiente Milan, per il quale la luce in fondo al tunnel sembra ancora molto lontana.
Prosegue invece con il vento in poppa la navigazione di Inter e Verona, a braccetto in classifica alle spalle di Napoli e Juve: i nerazzurri sbancano Udine con un netto 0-3, mentre gli scaligeri piegano tra le mura amiche il Cagliari. Ancora in gol Toni, ancora determinante la mini bolgia del Bentegodi, tana dei gialloblu. La Fiorentina, grazie ai tre punti di San Siro ai danni di Balotelli e compagni, si fa vedere negli specchietti di Mazzarri e Mandorlini e stacca la Lazio, lontana ora sei punti dopo il tonfo interno patito dal redivivo Genoa targato Gilardino. Insomma, molto si è già delineato, ma il bello deve ancora venire.
RISULTATI 11° GIORNATA SERIE A:
Parma-Juventus 0-1, Milan-Fiorentina 0-2, Napoli-Catania 2-1 (giocate sabato), Livorno-Atalanta 1-0, Udinese-Inter 0-3, Lazio-Genoa 0-2, Verona-Cagliari 2-1, Sampdoria-Sassuolo 3-4, Torino-Roma 1-1, Bologna-Chievo questa sera, ore 20:45.
CLASSIFICA:
Roma 31, Juventus e Napoli 28, Inter e Verona 22, Fiorentina 21, Lazio 15, Genoa 14, Atalanta e Udinese 13, Torino, Milan, Parma e Livorno 12, Cagliari 10, Sampdoria, Bologna* e Sassuolo 9, Catania 6, Chievo* 4.
* Una gara in meno
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